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Le Terme di Caracalla a Roma: storia e cosa vedere

Le Terme di Caracalla o Thermae Antoniniane erano le pił grandi di tutta Roma anche se oggi rimangono solo delle imponenti rovine. Qui si tengono eventi come concerti e rappresentazioni teatrali.

Parlando di antica Roma, ciò che subito salta alla mente sono le imponenti vestigia situate oggi nell’area compresa tra Colosseo e Campidoglio con i templi, le basiliche e i numerosi edifici che si affacciano sulla via Sacra, testimoni del glorioso passato della città. Ma i Romani non erano solo abili amministratori, valorosi condottieri o ingegnosi costruttori.

Amavano il divertimento, il relax, la compagnia e lo svago, esattamente come noi. E c’era un luogo su tutti in cui amavano trascorrere le proprie giornate, le terme, come dimostra questo stesso antico modo di dire: “I bagni, il vino e l’amore ci mandano alla malora ma fanno bella la vita”. E come dargli torto?

L’usanza dei bagni è molto antica e sembra risalire addirittura al III secolo a.C. anche se in realtà si trattava al tempo per lo più di servizi a pagamento per il pubblico, di impianti molto modesti quindi, che con una spesa irrisoria offrivano però un bel bagno caldo. Via via che passarono gli anni, questi impianti furono ampliati, migliorati e in breve tempo Roma iniziò a presentare bagni sempre più belli e comodi.

Tra gli stabilimenti più antichi di cui si ha menzione, vi sono le Terme di Agrippa alle spalle del Pantheon e quelle di Nerone nella zona di piazza Navona, ma in seguito molti imperatori ne fecero costruite altre sparse un po’ ovunque in tutta la città.

Tra queste, spiccano per importanza, le Thermae Antoninianae, uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità. Furono costruite nella parte meridionale della città, non lontane dal Circo Massimo, per iniziativa di Caracalla, il quale dedicò l’edificio centrale nel 216 d.C.

Visita alle Terme: storia e cosa vedere

Possenti, sontuose, ricche e talmente immense da poter contenere al loro interno circa 1.600 persone contemporaneamente: nel V secolo d.C. ancora venivano annoverate tra le sette meraviglie di Roma! Concepite come un unico grande edificio centrale suddiviso in più stanze e un grande spazio all’aperto, erano interamente protette da un vasto recinto con portici e colonne.

Sul fondo vi era un’esedra con gradinate che nascondeva le enormi cisterne che potevano contenere fino a 80.000 litri d’acqua; ai lati si aprivano due biblioteche per la cura della mente, mentre lo spazio tra recinto e corpo centrale era a giardini.

E proprio nel sottosuolo immaginiamo correre metri e metri di tubature che convogliavano le acque all’interno dell’edifico centrale. Negli ambienti sotterranei infatti si trovava quell’ingegnoso sistema di riscaldamento costituito da piccoli vani con forni e focolari che consentivano il riscaldamento dell’acqua per vasche e piscine e soprattutto, tra le intercapedini di pavimenti e muri, vi erano gli ipocausti, corti pilastrini che creavano un doppio muro o pavimento nel cui spazio, lasciato libero, poteva circolare aria calda, riscaldando così i vani superiori.

La pianta del corpo centrale delle Terme è a forma rettangolare con le sale più importanti disposte lungo l’asse centrale (calidarium, tepidarium, frigidarium) e le altre disposte simmetricamente a destra e a sinistra delle precedenti.

Il percorso interno era invece fisso e condiviso più o meno da tutti i frequentatori: comodi spogliatoi in cui cambiarsi, funzionali palestre in cui fare ginnastica e dedicarsi allo sport, caldissime saune in cui espellere tutte le impurità del corpo. E poi il primo ambiente termale vero e proprio, il calidarium, una grande sala circolare con al centro una vasca tonda piena di acqua caldissima e grandi finestre lungo i lati, in grado di accogliere tutta la luce e il calore solare proveniente dall’esterno.

Attraverso il tepidarium, un ambiente più piccolo e temperato, si poteva raggiungere il frigidarium, l’ambiente con vasche d’acqua fredda e ancora oltre la natatio, l’enorme piscina all’aperto che misurava ben 50 metri x 19 metri, davvero enorme!

Ciò che sconvolge non sono solo le dimensioni di queste Terme, ma soprattutto il loro apparato decorativo. Oggi rimane assai poco di ciò che invece doveva aver reso questo edificio una delle meraviglie della città: sappiamo infatti che pareti, vasche e piscine erano interamente rivestite di marmi preziosi e pregiati; i pavimenti realizzati a mosaico (e celebri sono quelli oggi esposti ai Musei Vaticani provenienti dalle palestre che raffigurano atleti e sportivi) e ancora le numerose statue che allietavano i visitatori durante i loro bagni.

Ma le terme erano molto altro ancora. I ricchi uomini amavano trascorrere il loro tempo discutendo dei propri affari, le matrone romane amavano rilassarsi e prendere il sole, così come godere di splendidi massaggi e profumare i propri corpi con olii rinomati. E i più piccoli potevano divertirsi sguazzando nelle piscine o giocando tutti insieme. Insomma una giornata intera alle Terme era proprio uno dei divertimenti preferiti degli antichi romani e visitando l’area archeologica non riuscirà certamente difficile crederlo!

Informazioni utili per visitare le Terme di Caracalla

Indirizzo:  Viale delle Terme di Caracalla 52
Orari: 09.00 - 16.30 dal  2 gennaio al 15 febbraio, 09.00 - 17.00 dal 16 febbraio al 15 marzo,  09.00 - 17.30 dal 16 marzo all'ultimo sabato di marzo, 09.00 - 19.15 dall'ultima domenica di marzo al 31 agosto, 09.00 - 19.00 dal 1 settembre al 30 settembre, 09.00 - 18.30 dal 1° ottobre all'ultimo sabato di ottobre, 09.00 - 16.30 dall'ultima domenica di ottobre al 31 dicembre 
Biglietti: Intero 8 euro, ridotto 4 euro, prevendita 2 euro. Gratutito sotto ai 18 anni, e ogni prima domenica del mese
Per prenotare: sito ufficiale





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 Pubblicato da il 13/10/2017 - 12.334 letture - ® Riproduzione vietata

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