La Cattedrale di Palma di Maiorca, la Seu de Mallorca
La Seu de Mallorca, ristrutturata da Gaudì, le la Grande Cattedrale di Palma di Maiorca, isole Baleari.
La Basilica-Cattedrale di Santa Maria è il principale edificio religioso di Palma di Maiorca, uno dei punti di interesse della città più importante dell'omonima isola dell'arcipelago spagnolo delle Baleari dalla caratteristica forma a testa di toro.
A volte i locali la chiamano più semplicemente la Cattedrale di Maiorca oppure la Seu, l'antico nome usato durante il regno degli Aragona per indicare le cattedrali. Sorge nell'acropoli della città romana di Palma, tra il palazzo dell'Almudaina e il Palazzo del Vescovo, su cui svetta maestosa.
Attorno all'anno 1300 il frontale era stato eretto e, mentre si demoliva la moschea, contemporaneamente si erigevano parti del nuovo edificio, ma la costruzione della cattedrale era ancora ben lungi dall'essere terminata. Tra il 1314 e il 1327 venne realizzata la Cappella Reale, anche grazie al notevole impulso ai lavori dato dal re Giacomo III, del casato minore dei d'Aragona-Maiorca, che fece ampliare la Plaza del Mirador verso il mare, benché fosse ancora più giovane del suo avo, essendo diventato re di Maiorca ad appena nove anni d'età, sotto la tutela dello zio Filippo. Sotto il suo regno vennero completate le tre grandi navate e l'abside e la chiesa venne consacrata nel 1346 ma nemmeno questo re, benché morto tre anni più tardi, fece in tempo a vedere la moschea completamente smantellata, cosa che avvenne solo nel 1386. Si ritiene che parte del materiale di costruzione sia proveniente dalle scogliere di Portals Vells, che sorgono su un promontorio situato alcuni chilometri più a sud di Palma, trasportato via nave.
Nel 1430 venne completata la cupola settentrionale e, dopo oltre un secolo, non si era ancora a metà dell'opera. Nel 1498 venne realizzato il Portale dell'Almonia, attorno al 1530 vennero installati i pulpiti di Juan de Sales mentre il Portale Maggiore venne ultimato nel 1601, mettendo fine a oltre tre secoli di lavori. Alcune volte crollarono nel corso dei secoli successivi, a causa delle colonne troppo piccole rispetto all'enorme ampiezza degli archi, e vennero riparate. La storia dell'edificio ha continuato a regalare colpi di scena fino ai giorni nostri, l'ultimo quando tra il 1904 e il 1914, il celeberrimo Antonio Gaudì, incaricato dal vescovo Joan Campins, fece demolire alcuni elementi addossati all'edificio principale, non senza polemiche, come la Sala delle Candele in stile moresco, e introdusse elementi ornamentali modernisti.
Una meraviglia architettonica per l'epoca in cui furono costruiti, raggiungono la massima altezza consentita dal materiale utilizzato e contribuiscono al senso di ariosità del grande spazio riservato ai fedeli. A completare la sensazione di spaziosità contribuiscono il gigantesco rosone, realizzato sul vertiginoso cleristerio, e finestre volutamente strette, per contrastare il forte sole iberico. Tutta ciò ha costretto i progettisti a rinforzare a struttura con poderosi contrafforti esterni a parallelepipedo a doppia arcata, abbastanza inconsueti nell'area del Mediterraneo La sua cupola, alta 44 metri, è inferiore, tra le chiese gotiche, solo alla Cattedrale di Beauvais (48 m) e al Duomo di Milano (45 m), superando invece la Cattedrale di Colonia.
Il maestoso rosone, dal diametro di quasi 14 metri complessivi (oltre 11 la parte interna) per una superficie complessiva di quasi 150 mq, è uno dei più grandi del mondo e il più grande in assoluto per le chiese gotiche. Si trova sopra l'altare centrale, pertanto non sul frontale, come più spesso si verifica, ed è rivolto ad est. Si consigilia di visitare il sito al mattino, in particolare il 2 febbraio e l'11 novembre, se si vuole godere dello spettacolo dei riflessi sulla parete ovest. Anche la disposizione dei portali non segue i canoni classici. Il Portale Maggiore, realizzato quando oramai lo stile gotico aveva fatto il suo tempo, venne costruito in stile rinascimentale ma la facciata, gravemente danneggiata dal terremoto del 1851, venne ricostruito nel 1884 in stile neogotico. Ha una statua della Vergine protetta da un arco smerlato decorato a cassettoni e strutturato alla maniera di una pala d'altare, sorretto da colonne scanalate decorate con anelli e ghirlande.
Il più bello però è il Portale del Belvedere, cosidetto perché a ridosso del lungomare, e non è ai piedi della chiesa, ma sulla facciata meridionale. Il tema rappresentatovi è decisamente inconsueto: l'Ultima Cena. Si ritiene che sia stata fatta questa scelta perché in città vi era all'epoca una nutrita comunità di ebrei convertiti: la volontà era quella di rappresentare un evento completamente estraneo alla tradizione del Vecchio Testamento. Il resto del portale è completato da finissime decorazioni geometriche e vegetali. Sul portale opposto, più semplice, vi è un angelo con le ali spiegati, opera di Sagrera, uno dei capolavori della scultura gotica.
La costruzione della cattedrale, oltre ad avere richiesto svariati secoli, ha fatto arrovellare il cervello degli architetti per cercare di capire se sia stata frutto di un piano organico o se sia stata modificata in corsa. Vi sono diverse teorie in merito. La prima, ormai ritenuta obsoleta, è che ciò che si vede è stata la fedele riproduzione del progetto originario. La seconda, formulata sulla base di indizi raccolti nell'edificio, ipotizza che il progetto iniziale prevedesse una sola navata ma che a metà del XIV secolo si decise di aggiungere le navate laterali. La terza ipotesi congettura che le navate, inizialmente più meno alte uguali, siano state modificate per volontà di Alfonso III d'Aragona, quando l'isola tornò sotto la Corona d'Aragona nel 1343.
Altri trovano similitudini con la cattedrale di Sant Joan Nou de Perpignan in Catalogna, i cui progetti sarebbero stati similari ma poi, nella realizzazione della chiesa isolana, il piano venne modificato. Non vi è concordanza nemmeno nel nome degli architetti a capo del progetto all'epoca: secondo alcuni erano Jaume Matas e Llorenç Sosquela, secondo altri era Berenguer da Montagut, la cui chiesa di Santa Maria del Mar a Barcellona ha molti elementi in comune. Per certo si sa che il Portale del Belvedere è opera degli scultori Pere Morei, Jean de Valenciennes, Enrico il Tedesco e Guillem Sagrera. Le pietre utilizzate sono principalmente arenarie, alcune provenineti da cave dell'isola ma in maggior parte dal continente, che danno alle pareti delicate sfumature ocra e rosate. Qui riposano le spoglia dei re Giacomo II e Giacomo III, all'interno della Cappella della Trinità.
L'ingresso è a pagamento, 2 € per i locali e 3 € per i visitatori – gratuito per i bambini di meno di 10 anni - è comprensivo di audioguida, anche in italiano. Per maggiori informazioni, come ad esempio l'orario delle messe, il sito ufficiale è il seguente: www.catedraldemallorca.org/ (sito in spagnolo, catalano, inglese e tedesco ma non in italiano).
A volte i locali la chiamano più semplicemente la Cattedrale di Maiorca oppure la Seu, l'antico nome usato durante il regno degli Aragona per indicare le cattedrali. Sorge nell'acropoli della città romana di Palma, tra il palazzo dell'Almudaina e il Palazzo del Vescovo, su cui svetta maestosa.
La storia della Cattedrale
La storia di questa chiesa inizia nel Medio Evo, quando nel 1229, il re Giacomo I d'Aragona strappò l'isola ai mori che la abitavano da più di tre secoli, spinto dai mercanti catalani che offrirono al monarca le proprie navi per riconquistare l'isola che pullulava di pirati che comprometttevano i loro commerci. Preso controllo dell'isola, il giovane monarca iberico, all'epoca appena 21enne ma già navigato uomo d'armi e di stato, decise di far demolire la pre-esistente grande moschea di Medina Mayurca per erigere una grande chiesa dedicata a Santa Maria, a cui aveva fatto il voto di costruirla se fosse uscito vivo da una paurosa tempesta in cui le sue navi erano incappate proprio mentre stavano andando verso Maiorca. Il primo architetto a cui fu dato il compito di progettare l'edificio fu Ponç des Coll che cominciò a costruire la Cappella della Trinità nello stile gotico maiorchino. Gli succedette Jaime Fabre, lo stesso che aveva progettato la cattedrale di Barcellona e la chiesa di Santo Domingo di Palma.Attorno all'anno 1300 il frontale era stato eretto e, mentre si demoliva la moschea, contemporaneamente si erigevano parti del nuovo edificio, ma la costruzione della cattedrale era ancora ben lungi dall'essere terminata. Tra il 1314 e il 1327 venne realizzata la Cappella Reale, anche grazie al notevole impulso ai lavori dato dal re Giacomo III, del casato minore dei d'Aragona-Maiorca, che fece ampliare la Plaza del Mirador verso il mare, benché fosse ancora più giovane del suo avo, essendo diventato re di Maiorca ad appena nove anni d'età, sotto la tutela dello zio Filippo. Sotto il suo regno vennero completate le tre grandi navate e l'abside e la chiesa venne consacrata nel 1346 ma nemmeno questo re, benché morto tre anni più tardi, fece in tempo a vedere la moschea completamente smantellata, cosa che avvenne solo nel 1386. Si ritiene che parte del materiale di costruzione sia proveniente dalle scogliere di Portals Vells, che sorgono su un promontorio situato alcuni chilometri più a sud di Palma, trasportato via nave.
Nel 1430 venne completata la cupola settentrionale e, dopo oltre un secolo, non si era ancora a metà dell'opera. Nel 1498 venne realizzato il Portale dell'Almonia, attorno al 1530 vennero installati i pulpiti di Juan de Sales mentre il Portale Maggiore venne ultimato nel 1601, mettendo fine a oltre tre secoli di lavori. Alcune volte crollarono nel corso dei secoli successivi, a causa delle colonne troppo piccole rispetto all'enorme ampiezza degli archi, e vennero riparate. La storia dell'edificio ha continuato a regalare colpi di scena fino ai giorni nostri, l'ultimo quando tra il 1904 e il 1914, il celeberrimo Antonio Gaudì, incaricato dal vescovo Joan Campins, fece demolire alcuni elementi addossati all'edificio principale, non senza polemiche, come la Sala delle Candele in stile moresco, e introdusse elementi ornamentali modernisti.
La visita al Duomo di Palma di Maiorca
A dispetto della travagliatissima storia della sua costruzione, la Cattedrale è veramente imponente. Realizzata nel cosiddetto stile gotico mediterraneo ma con influenze nordiche, la chiesa è lunga 121 metri, larga 55, ha una superficie di circa 6.600 mq e un volume interno di 160.000 mc, misure che la rendono capace di accogliere 18.000 fedeli e uno dei maggiori edifici religiosi di tutta Europa. L'interno è caratterizzato da tre altissime navate – quella centrale alta 44 metri e quelle laterali poco meno di 30 m – ciascuna chiusa da un proprio abside e separate da 14 sottilissimi pilastri a sezione ottagonale, alti 21,5 m e dal diametro di poco più di 1,5 m.Una meraviglia architettonica per l'epoca in cui furono costruiti, raggiungono la massima altezza consentita dal materiale utilizzato e contribuiscono al senso di ariosità del grande spazio riservato ai fedeli. A completare la sensazione di spaziosità contribuiscono il gigantesco rosone, realizzato sul vertiginoso cleristerio, e finestre volutamente strette, per contrastare il forte sole iberico. Tutta ciò ha costretto i progettisti a rinforzare a struttura con poderosi contrafforti esterni a parallelepipedo a doppia arcata, abbastanza inconsueti nell'area del Mediterraneo La sua cupola, alta 44 metri, è inferiore, tra le chiese gotiche, solo alla Cattedrale di Beauvais (48 m) e al Duomo di Milano (45 m), superando invece la Cattedrale di Colonia.
Il maestoso rosone, dal diametro di quasi 14 metri complessivi (oltre 11 la parte interna) per una superficie complessiva di quasi 150 mq, è uno dei più grandi del mondo e il più grande in assoluto per le chiese gotiche. Si trova sopra l'altare centrale, pertanto non sul frontale, come più spesso si verifica, ed è rivolto ad est. Si consigilia di visitare il sito al mattino, in particolare il 2 febbraio e l'11 novembre, se si vuole godere dello spettacolo dei riflessi sulla parete ovest. Anche la disposizione dei portali non segue i canoni classici. Il Portale Maggiore, realizzato quando oramai lo stile gotico aveva fatto il suo tempo, venne costruito in stile rinascimentale ma la facciata, gravemente danneggiata dal terremoto del 1851, venne ricostruito nel 1884 in stile neogotico. Ha una statua della Vergine protetta da un arco smerlato decorato a cassettoni e strutturato alla maniera di una pala d'altare, sorretto da colonne scanalate decorate con anelli e ghirlande.
Il più bello però è il Portale del Belvedere, cosidetto perché a ridosso del lungomare, e non è ai piedi della chiesa, ma sulla facciata meridionale. Il tema rappresentatovi è decisamente inconsueto: l'Ultima Cena. Si ritiene che sia stata fatta questa scelta perché in città vi era all'epoca una nutrita comunità di ebrei convertiti: la volontà era quella di rappresentare un evento completamente estraneo alla tradizione del Vecchio Testamento. Il resto del portale è completato da finissime decorazioni geometriche e vegetali. Sul portale opposto, più semplice, vi è un angelo con le ali spiegati, opera di Sagrera, uno dei capolavori della scultura gotica.
La costruzione della cattedrale, oltre ad avere richiesto svariati secoli, ha fatto arrovellare il cervello degli architetti per cercare di capire se sia stata frutto di un piano organico o se sia stata modificata in corsa. Vi sono diverse teorie in merito. La prima, ormai ritenuta obsoleta, è che ciò che si vede è stata la fedele riproduzione del progetto originario. La seconda, formulata sulla base di indizi raccolti nell'edificio, ipotizza che il progetto iniziale prevedesse una sola navata ma che a metà del XIV secolo si decise di aggiungere le navate laterali. La terza ipotesi congettura che le navate, inizialmente più meno alte uguali, siano state modificate per volontà di Alfonso III d'Aragona, quando l'isola tornò sotto la Corona d'Aragona nel 1343.
Altri trovano similitudini con la cattedrale di Sant Joan Nou de Perpignan in Catalogna, i cui progetti sarebbero stati similari ma poi, nella realizzazione della chiesa isolana, il piano venne modificato. Non vi è concordanza nemmeno nel nome degli architetti a capo del progetto all'epoca: secondo alcuni erano Jaume Matas e Llorenç Sosquela, secondo altri era Berenguer da Montagut, la cui chiesa di Santa Maria del Mar a Barcellona ha molti elementi in comune. Per certo si sa che il Portale del Belvedere è opera degli scultori Pere Morei, Jean de Valenciennes, Enrico il Tedesco e Guillem Sagrera. Le pietre utilizzate sono principalmente arenarie, alcune provenineti da cave dell'isola ma in maggior parte dal continente, che danno alle pareti delicate sfumature ocra e rosate. Qui riposano le spoglia dei re Giacomo II e Giacomo III, all'interno della Cappella della Trinità.
Informazioni utili per visitare la Cattedrale di Palma di Maiorca
L'edificio, ben illuminato di notte, è spettacolare anche di notte ma non è accessibile di sera. Gli orari di apertura sono, dal lunedì al venerdì: aprile, maggio e ottobre dalle 10:00 alle 17:15; da giugno a settembre dalle 10:00 alle 18:15. Il sabato è sempre aperta dalle 10:00 alle 14:15. I giovedì del periodo estivo (da metà luglio alla fine di settembre), l'apertura è prolungata fino alle 22:30. È chiusa in molte festività religiose, quindi informatevi prima della visita.L'ingresso è a pagamento, 2 € per i locali e 3 € per i visitatori – gratuito per i bambini di meno di 10 anni - è comprensivo di audioguida, anche in italiano. Per maggiori informazioni, come ad esempio l'orario delle messe, il sito ufficiale è il seguente: www.catedraldemallorca.org/ (sito in spagnolo, catalano, inglese e tedesco ma non in italiano).
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