Hotel des Invalides, il complesso monumentale e la tomba di Napoleone a Parigi
Hotel des Invalides grazie alla tomba di Napoleone Buonaparte è una delle visite classiche di Parigi. Ospit il Musee de l'Armee l o dei soldatia Chiesa di St Louis. La sua storia nasce con Luigi XiV che lo volle come ospedale e ricovero per invalidi di gu.
L'Hotel des Invalides racchiude il cuore e l'anima di una città intera, simbolo dell'orgoglio smodato della capitale francese, che custodisce monumenti perfetti per preservare intatto il suo prestigio e la sua grandezza. Les Invalides, sul settimo arrondisement, è un monumento pregno di storia, la storia di una nazione che ha perseguito valori comuni per secoli. E' uno di quei monumenti ammantati di significato, dove viene imposto un silenzio rigoroso, dove nemmeno la folla di turisti, che si ammassa per i giardini, sembra voler proferire parola. È un luogo che chiede e pretende rispetto, così fortemente legato a quel dissidio di guerra e pace che ha sempre contornato la storia della Francia.
Una cupola luccicante, ricoperta da un velo d'oro, serpeggia beata e superba nel panorama della città, ergendosi fiera, quale figura maestosa e gagliarda, in mezzo ai tetti ardesia del blu più intenso, che sono il marchio incontestabile di Parigi. Prorompente ed altissima, si impone su una città dalle tinte unite, dove domina l'elegante freddezza dei palazzi della città, puntellati di bianco panna. La sua armoniosa facciata classica è simbolo di una ricercatezza senza eguali e di una perfezione assolutamente incontestabile, che la rende una delle più belle perle dell'architettura parigina.
L'Hotel des Invalides riposa in una zona della città dove tutto, oggi, ha dimensioni monumentali.
Un tempo, all'epoca della costruzione dell'edificio, la piana di Grenelle era un luogo solitario, sito nella più vicina periferia parigina, ma lontana dalla smania di lusso e ricercatezza che oggi invece caratterizza il quartiere. Oggi Les Invalides è accerchiata da un ammasso ordinato ed elegante di monumenti e luoghi d'interesse. Lungo il prolungamento dell'Esplanade, la sontuosa piazza alberata dove Les Invalides prende vita, si trovano le Ambasciate d'Austria e Finlandia, la stazione d'Orsay ed il ministero degli Esteri. I cannoni, allineati ordinatamente sulla spianata, sono rivolti verso il non lontano Eliseo, il palazzo presidenziale, quasi a sottolineare l'assoluto dominio del popolo francese, pronto a riprendere in mano le armi per difendere la propria dignità e la propria libertà. Su un lato, le acque fredde della Senna la accarezzano dolcemente; mentre l'imponenza del ponte Alessandro III, che cerca di osteggiarla sfoggiando anche lui un dorato dai toni più accesi, la conduce alle porte del Petit e del Grand Palais.
Il complesso monumentale de Les Invalides, fu commissionato da Luigi XIV come ospedale e ricovero per veterani ed invalidi di guerra. Un luogo sicuro e caldo che ha tolto dalla strada uomini e soldati che avevano dato tutto per la patria, ma che per quella stessa patria, egoista e perseguitrice di ideali di grandezza e fasto, sono inevitabilmente capitolati, rimanendo vittime di quello sporco gioco chiamato guerra. L' Hotel ha saputo dare dignità a quegli eroi senza nome, a quei giovani soldati distrutti da un ideale forse illusorio.
Il lato Sud del monumento conduce alla Chiesa di St Louis, comunemente nota come Chiesa dei Soldati, una graziosa cappella monumentale che vuole commemorare la forza ed il prestigio della legione militare francese. La chiesa si presenta spoglia, lontana dagli eccessivi giochi decorativi degli esterni dell'edificio; a catturare l'attenzione del visitatore i colori vitali ed accesi, e le rifiniture aggraziate delle centinaia di antiche bandiere conquistate in battaglia e strappate al nemici, che troneggiano sui più lati della navata centrale. Allineate lungo tutto il perimetro del monumento, ancora portano i tragici segni della battaglia, rovinate dall'usura e dal tempo, memore di combattimenti estremi in cui i francesi sono riusciti a primeggiare.
Un organo risalente al XVII secolo incornicia la Chiesa, donandole un aspetto sontuoso e regale; le canne affusolate e sinuose sono quelle con cui è stato eseguito per la prima volta il requiem di Berliotz, nel 1837.
Les Invalides è anche un gioco di espressioni artistiche differenti, un connubio quasi avveniristico di stili e forme. La strabiliante facciata classica fa da contraltare allo sorprendente e frizzante stile barocco che caratterizza invece l'Eglise sur Dome. La Dome, che è il centro vitale di tutto il complesso, è un' imponente chiesa-museo, in cui riposano le spoglie di uomini ed eroi, il cui nome è legato alle sorti di una nazione intera. Abbandonato sin da subito il progetto originario, che, così come auspicato dal re, prevedeva che la Dome ospitasse le spoglie reali, il monumento perse presto fama e carisma. Sotto la guida di Napoleone Bonaparte divenne un Pantheon militare.
Il prestigio della Dome oggi non sarebbe statolo stesso se, nel 1840, Luigi Filippo non avesse deciso di riportare in patria le spoglie di Napoleone, morto diciannove anni prima a Sant'Elena, come segno di riconciliazione tra bonapartisti e repubblicani. La figura di Napoleone ha dato popolarità e grandiosità al monumento, simbolo di quell'orgoglio nazionale così profondamente radicato nella cultura francese, una cultura però che osanna gli eroi illustri, e dimentica coloro che, per fato o volontà, hanno deciso di rimanere nell'ombra, appagati dall'idea di una patria libera ed unita. La Dome è un luogo profondamente solenne, per nulla intaccato dal pellegrinaggio continuo dei turisti che desiderano rendere omaggio alle spoglie di una figura leggendaria; la figura di un condottiero impavido e deciso che ha portato la Francia alla vittoria, consacrando come eroi della patria quei soldati che combattevano a suo fianco e che lui omaggiò con la costruzione dell'Arco di Trionfo.
La tomba di quarzite color porpora, collocata su un piedistallo di granito verde, è maestosa e solenne così come è sempre stata nei secoli l'immagine eroica del generale; ad avvolgere il simulacro una corona di alloro marmorea ed alcune iscrizioni che ricordano le grandi vittorie dell'impero. La tomba riposa sotto la cupola dorata ricamata da meravigliosi affreschi che, in un sobrio mix di colori pastello, investono di spiritualità e potenza il monumento. All'entrata del simulacro, come guardiani della tomba, sono state collocate due statue in marmo nero che incutono timone e riverenza. Niente è lasciato al caso: la figura di Napoleone, la sua dignità ed il suo eroico nome, devono essere custoditi dignitosamente, devono essere preservati.
Al lato della cripta imperiale è stata eretta una statua del generale ed imperatore di Francia, rivestita da una conturbante simbologia che ricorda quella augustea dell'antica Roma, quell'impero di Augusto al quale Napoleone ha sempre voluto ispirarsi.
Simbolo di un orgoglio smisurato, di un amor di patria quasi eccessivo che non condanna la guerra ma che anzi la osanna come pioniera di una grande nazione, il monumento ospita al suo interno anche il celebre Musée de l'Armée. Custoditi come cimeli preziosi, dall'immenso valore storico, sono conservati armamenti e trofei che ripercorrono la storia francese dal Medio Evo alla seconda guerra mondiale.
Informazioni utili
Indirizzo: 129 Rue de Grenelle
Sito web: www.invalides.org
E-mail: accueil-ma@invalides.org
Orari: ottobre-marzo: 10/17, aprile-settembre: 10/18, luglio-agosto: 10/19
Prezzo: 8,50 € (gratis sotto i 26 anni)
Metro/Bus : Metro : Latour-Maubourg, Invalides (linea 8) Varenne (linea 13)
Bus n°28, 63, 69, 80, 82, 83, 87, 92, 93
Una cupola luccicante, ricoperta da un velo d'oro, serpeggia beata e superba nel panorama della città, ergendosi fiera, quale figura maestosa e gagliarda, in mezzo ai tetti ardesia del blu più intenso, che sono il marchio incontestabile di Parigi. Prorompente ed altissima, si impone su una città dalle tinte unite, dove domina l'elegante freddezza dei palazzi della città, puntellati di bianco panna. La sua armoniosa facciata classica è simbolo di una ricercatezza senza eguali e di una perfezione assolutamente incontestabile, che la rende una delle più belle perle dell'architettura parigina.
L'Hotel des Invalides riposa in una zona della città dove tutto, oggi, ha dimensioni monumentali.
Un tempo, all'epoca della costruzione dell'edificio, la piana di Grenelle era un luogo solitario, sito nella più vicina periferia parigina, ma lontana dalla smania di lusso e ricercatezza che oggi invece caratterizza il quartiere. Oggi Les Invalides è accerchiata da un ammasso ordinato ed elegante di monumenti e luoghi d'interesse. Lungo il prolungamento dell'Esplanade, la sontuosa piazza alberata dove Les Invalides prende vita, si trovano le Ambasciate d'Austria e Finlandia, la stazione d'Orsay ed il ministero degli Esteri. I cannoni, allineati ordinatamente sulla spianata, sono rivolti verso il non lontano Eliseo, il palazzo presidenziale, quasi a sottolineare l'assoluto dominio del popolo francese, pronto a riprendere in mano le armi per difendere la propria dignità e la propria libertà. Su un lato, le acque fredde della Senna la accarezzano dolcemente; mentre l'imponenza del ponte Alessandro III, che cerca di osteggiarla sfoggiando anche lui un dorato dai toni più accesi, la conduce alle porte del Petit e del Grand Palais.
Il complesso monumentale de Les Invalides, fu commissionato da Luigi XIV come ospedale e ricovero per veterani ed invalidi di guerra. Un luogo sicuro e caldo che ha tolto dalla strada uomini e soldati che avevano dato tutto per la patria, ma che per quella stessa patria, egoista e perseguitrice di ideali di grandezza e fasto, sono inevitabilmente capitolati, rimanendo vittime di quello sporco gioco chiamato guerra. L' Hotel ha saputo dare dignità a quegli eroi senza nome, a quei giovani soldati distrutti da un ideale forse illusorio.
Il lato Sud del monumento conduce alla Chiesa di St Louis, comunemente nota come Chiesa dei Soldati, una graziosa cappella monumentale che vuole commemorare la forza ed il prestigio della legione militare francese. La chiesa si presenta spoglia, lontana dagli eccessivi giochi decorativi degli esterni dell'edificio; a catturare l'attenzione del visitatore i colori vitali ed accesi, e le rifiniture aggraziate delle centinaia di antiche bandiere conquistate in battaglia e strappate al nemici, che troneggiano sui più lati della navata centrale. Allineate lungo tutto il perimetro del monumento, ancora portano i tragici segni della battaglia, rovinate dall'usura e dal tempo, memore di combattimenti estremi in cui i francesi sono riusciti a primeggiare.
Un organo risalente al XVII secolo incornicia la Chiesa, donandole un aspetto sontuoso e regale; le canne affusolate e sinuose sono quelle con cui è stato eseguito per la prima volta il requiem di Berliotz, nel 1837.
Les Invalides è anche un gioco di espressioni artistiche differenti, un connubio quasi avveniristico di stili e forme. La strabiliante facciata classica fa da contraltare allo sorprendente e frizzante stile barocco che caratterizza invece l'Eglise sur Dome. La Dome, che è il centro vitale di tutto il complesso, è un' imponente chiesa-museo, in cui riposano le spoglie di uomini ed eroi, il cui nome è legato alle sorti di una nazione intera. Abbandonato sin da subito il progetto originario, che, così come auspicato dal re, prevedeva che la Dome ospitasse le spoglie reali, il monumento perse presto fama e carisma. Sotto la guida di Napoleone Bonaparte divenne un Pantheon militare.
Il prestigio della Dome oggi non sarebbe statolo stesso se, nel 1840, Luigi Filippo non avesse deciso di riportare in patria le spoglie di Napoleone, morto diciannove anni prima a Sant'Elena, come segno di riconciliazione tra bonapartisti e repubblicani. La figura di Napoleone ha dato popolarità e grandiosità al monumento, simbolo di quell'orgoglio nazionale così profondamente radicato nella cultura francese, una cultura però che osanna gli eroi illustri, e dimentica coloro che, per fato o volontà, hanno deciso di rimanere nell'ombra, appagati dall'idea di una patria libera ed unita. La Dome è un luogo profondamente solenne, per nulla intaccato dal pellegrinaggio continuo dei turisti che desiderano rendere omaggio alle spoglie di una figura leggendaria; la figura di un condottiero impavido e deciso che ha portato la Francia alla vittoria, consacrando come eroi della patria quei soldati che combattevano a suo fianco e che lui omaggiò con la costruzione dell'Arco di Trionfo.
La tomba di quarzite color porpora, collocata su un piedistallo di granito verde, è maestosa e solenne così come è sempre stata nei secoli l'immagine eroica del generale; ad avvolgere il simulacro una corona di alloro marmorea ed alcune iscrizioni che ricordano le grandi vittorie dell'impero. La tomba riposa sotto la cupola dorata ricamata da meravigliosi affreschi che, in un sobrio mix di colori pastello, investono di spiritualità e potenza il monumento. All'entrata del simulacro, come guardiani della tomba, sono state collocate due statue in marmo nero che incutono timone e riverenza. Niente è lasciato al caso: la figura di Napoleone, la sua dignità ed il suo eroico nome, devono essere custoditi dignitosamente, devono essere preservati.
Al lato della cripta imperiale è stata eretta una statua del generale ed imperatore di Francia, rivestita da una conturbante simbologia che ricorda quella augustea dell'antica Roma, quell'impero di Augusto al quale Napoleone ha sempre voluto ispirarsi.
Simbolo di un orgoglio smisurato, di un amor di patria quasi eccessivo che non condanna la guerra ma che anzi la osanna come pioniera di una grande nazione, il monumento ospita al suo interno anche il celebre Musée de l'Armée. Custoditi come cimeli preziosi, dall'immenso valore storico, sono conservati armamenti e trofei che ripercorrono la storia francese dal Medio Evo alla seconda guerra mondiale.
Informazioni utili
Indirizzo: 129 Rue de Grenelle
Sito web: www.invalides.org
E-mail: accueil-ma@invalides.org
Orari: ottobre-marzo: 10/17, aprile-settembre: 10/18, luglio-agosto: 10/19
Prezzo: 8,50 € (gratis sotto i 26 anni)
Metro/Bus : Metro : Latour-Maubourg, Invalides (linea 8) Varenne (linea 13)
Bus n°28, 63, 69, 80, 82, 83, 87, 92, 93