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Tour della Giordania, da Amman a Petra, dal Wadi Rum al Mar Morto (7 pagine)

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La partenza, treno Frecciarossa, volo Royal Jordanian Milano Amman

Damasco, un nome antico, e che evoca magie orientali... frammenti di storia riaffiorano tra le mie riminiscenze scolastiche, oltre che ricordarmi dell'episodio di San Paolo, per l'appunto accaduto sulla via di Damasco. La città ora si trova, però, al di sotto di me, circa 11.000 m più in basso della mia posizione, un agglomerato di luci che s'appoggiano alla montagna, una specie di ragnatela luminescente che squarcia per qualche minuto il buio della notte. Sto volando in Giordania, meta della giornata la capitale, Amman, che raggiungerò fra 1 ora circa. E' stata fino adesso una giornata piuttosto tranquilla, ma comunque sia un volo stanca sempre... Non ho mai capito il motivo di questa cosa, in fondo si rimane sempre seduti, forse è quella sensazione di tempo che non passa mai, in aereo, a farci sentire sempre un po' provati, ed è così che mi sento adesso, mentre sbircio dal finestrino controllando stelle e luci che appaiono a grappoli come in un immenso presepe al di sotto di me.

La giornata era iniziata alle 8 di mattina di giovedì 14 aprile, quando mi sono fatto accompagnare da mia moglie Daniela in stazione a Lugo: qui alle 8.15 ho preso il treno per Bologna dove mi attendeva alle 10:20 il Frecciarossa per Milano Centrale. Da qui poi un altro treno mi aveva accompagnato a Malpensa dove mi aspettava il volo della Royal Jordanian che mi avrebbe condotto ad Amman assieme ad atri 3 giornalisti, invitati come me dall'Ente Turismo Giordano (JTB, Jordanian Tourist Bureau). Appuntamento ore 13, sono giunto per primo davanti al desk della Royal Jordanian, la compagnia di bandiera giordana, considerata una delle migliori compagnie aeree del medio oriente. I compagni di viaggio dovevano essere Davide, Gianmario e Ughetta, mentre Marilisa per conto dell'ente ci avrebbe fatto un rapido breefing prima della partenza. Tutti puntuali, comunque, e alle 13:15 il check in era già stato effettuato! Sbrigate le formalità di imbarco Marilisa ha avuto qualche minuto per spiegarci meglio gli obiettivi del viaggio. Come già avevamo intuito, il periodo contingente, che vede crescere le proteste di piazza in molte nazioni del mondo arabo, sta facendo riscontrare un calo generalizzato delle presenze turistiche, con i viaggiatori scoraggiati a progettare viaggi in queste regioni a causa delle continue notizie e servizi dei telegiornali, che tutto fanno tranne che tranquillizzare i turisti. Viene fornito inevitabilmente un quadro complessivo della situazione piuttosto fosco, certo in alcuni nazioni i problemi sono oggettivamente seri, ma nel caso giordano ogni timore è davvero fuori luogo: la Giordania è sicura! La Monarchia giordana è una delle più illuminate ed attente al suo popolo, almeno tra tutte quelle del medio oriente, oltre che essere amata e rispettata dall'ospitale popolo giordano, orgoglioso poi di far vedere al mondo il suo straordinario patrimonio storico, artistico e naturale.

Il volo è partito con circa 50 minuti di ritardo, l'aereo proveniente da Amman era decollato un'ora dopo il previsto, ma poi la navigazione in quota è stata fino adesso tranquilla, permettendomi di studiarmi le tappe del viaggio che in 5 giorni completi ci faranno scoprire alcuni angoli magnifici del territorio della Giordania. Ecco il programma: arrivati ad Amman ci attende subito un trasferimento nel nord del paese, per vedere due famose città romane, Gadara (Umm Qais) e Gerasa (Jerash). Ci concentreremo poi sui monumenti di Amman e alcuni siti importanti per il turismo religioso: Monte Nebo e Madaba. Il programma poi ci condurrà verso le zone desertiche del sud, dove scopriremo il fascino estremo di Petra, per poi addentrarci nel deserto Wadi Rum e poi fino alle spiagge di Aqaba. Poi di nuovo verso nord per l'ultima esperienza al Mar Morto, dove faremo il bagno nel luogo più basso del pianeta, a -400 m di profondità, prima di fare ritorno ad Amman e prendere il volo di ritorno per l'Italia.

Ore 21 locali, l'areo atterra ad Amman, con applauso finale, era un po' di tempo che non mi capitava... All'arrivo il cortese personale del JTB ci attendeva per aiutarci ad espletare le formalità di immigrazione: per entrare in Giordania occorre infatti il passaporto, con validità residua di 6 mesi, ed il visto, che viene effettuato direttamente in aeroporto. E' possibile pagarlo unicamente in valuta locale, in dinari, al costo di 40 dinari, circa 38 euro. Per chi non ha moneta locale si trova un cambio disponibile a fianco della zona visti in aeroporto. Ritirato il bagaglio ecco l'incontro con Abdullah: sarà la nostra guida per i prossimi 5 giorni: l'incontro è molto cordiale, inevitabile fare poi i complimenti alla guida, un italiano davvero fluente, e durante il trasferimento dall'aeroporto all'hotel Mariott Amman ci sommerge con un turbine di informazioni sulla Giordania: la nostra guida si rivela subito un miniera di notizie ed informazioni utili per capire meglio questa nuova nazione, che ci apprestiamo a visitare. Arrivati all'hotel Marriott 5 stelle vediamo comunque che il livello di sicurezza è piuttosto elevato: controlli alla sbarra d'ingresso, e controlli con metal detector all'ingresso dell'Hotel. La Giordania è sicura, ma gli hotel internazionali, in tutto il mondo, sono sempre obiettivi sensibili! E' tardi, alle 22 il ristorante, chiude giusto il tempo di sistemare la valigia in camera e scendere giù entro il limite massimo di tempo!

Alle 21:51 ci affacciamo nel ristorante, all'inizio qualche incomprensione, la cucina sembra già chiusa, ma alla fine veniamo accompagnati ad un tavolo circolare dove tutti e 4 possiamo avere la nostra prima cena giordana! La guida ci aveva già salutato dandoci appuntamento per la mattina dopo, puntuali alle 8.30 e quindi abbiamo affrontato il menu da soli... La prima ordinazione si è rilevata...colossale! Non rendendoci conto di ciò che stavamo ordinando abbiamo richiesto una quantità enorme di cibo, in grado di soddisfare almeno un numero doppio di commensali. Agli antipasti eravamo già satolli, poi sono arrivate le portate principali.... nel mio caso pollo alla libanese, praticamente un pollo intero con verdure e yogurt in abbondanza. Veramente una cena pantagruelica! C'è da sottolineare che il cibo sembra costare davvero poco in Giordania: il conto di fine cena è risultato di appena 18 dinari a testa, circa 17 euro, pochi considerando il luogo (un hotel a 5 stelle) e la quantità di cibo ordinata! Sono le 23, la stanchezza ha vinto, mentre riordino gli appunti della giornata la stanchezza prevale... il pensiero va alla giornata intensa di domani, faccio in tempo a puntare la sveglia che mi addormento come un sasso, con ancora tv e luci accese...

 Pubblicato da il 28/10/2011 - 56.831 letture - ® Riproduzione vietata

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