Lubiana (Ljubljana): visita alla capitale della Slovenia
Ljubljana, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ljubljana dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Lubiana (in sloveno Ljubljana, in tedesco Laibach) è coi suoi 270.000 abitanti la capitale della Slovenia. Geograficamente la città sorge al centro dello stato, ad una settantina di chilometri di distanza da Trieste, all’interno di un conca a quasi 300 metri di altezza, schiacciata ad ovest dalle alture alpine, ad est dall’Altipiano Carsico, ed attraversata dal fiume Ljubljanica.
Le origini sono riscontrabili in epoca romana, precisamente nel 15 d.C., quando sorse il primo insediamento col nome di Emona, ribattezzato in lingua tedesca Laibach solo mille anni dopo. Il titolo di città le fu assegnato nel 1220, e circa un secolo dopo, nel 1335, fu annessa alle dominazioni asburgiche, sotto le quali rimase fino al 1918. Nell’arco di questo periodo Lubiana divenne capitale del ducato di Carniola, sede della più importante diocesi della regione nel 1461, e polo culturale ed artistico di primo piano all’interno dell’Impero. Prima del definitivo scioglimento della casata degli Asburgo, avvenuto al termine della I Guerra Mondiale, e della successiva annessione al Regno dei Serbi Croati e Sloveni, poi divenuto Regno di Jugoslavia, la città fu soggetta ad una breve parentesi di dominazione francese, in corrispondenza degli anni delle guerre napoleoniche tra il 1809 ed il 1813, durante i quali Lubiana ottenne il titolo di capitale delle Province illiriche del Primo Impero francese. Superato il duro periodo successivo alla fine del secondo conflitto mondiale, nel quale ai danni ed alle atrocità procurate dalla guerra si aggiunse l’imposizione del regime jugoslavo, la Slovenia arrivò ad ottenere l’indipendenza, proclamata ufficialmente il 25 giugno 1991.
La Lubiana del nuovo millennio è una città straordinaria, a misura d’uomo e contemporaneamente abbastanza grande da non far mancare niente, che ha conservato intatta l’anima barocca del centro, circondandola con edifici moderni dal design ricercato, baciata dalla natura del verdeggiante Colle del Castello, da cui ammirare la vallata scavata dal fiume Ljubljanica nella dura roccia carsica.
I principali luoghi di interesse turistico si rispecchiano sulle acque del fiume, come il Museo di Arte Moderna, situato nella parte meridionale della città e sede di una famosa Biennale Internazionale di Arti Grafiche, il Museo Municipale, poco distante dal primo, che conserva all’interno una riproduzione in scala dell’antico insediamento romano di Emona, ed il Museo Nazionale, dall’altra parte del centro, caratterizzato da collezioni riguardanti argomenti diversi, dalla preistoria all’etnografia, che raggiungono la loro massima espressione nella teca dedicata all’urna Situla Celtico. Uno dei luoghi più carichi di magia è il mercato, aperto tutti i giorni tranne la domenica in prossimità del fiume, ed incentrato sulla vendita di prodotti gastronomici tipici.
Il centro storico vero e proprio, coi suoi magnifici ed ottimamente conservati palazzi barocchi, le realizzazioni in stile Art Nouveau e le creazioni del geniale architetto Jože Plečnik si sviluppa a nord rispetto alla Ljubljanica, dove sorge anche il Municipio. Gli amanti del verde e degli animali troveranno di loro gradimento i giardini pubblici Tivoli, il polmone della città, l’Orto Botanico, caratterizzato da più di 4500 specie vegetali, e lo Zoo di Lubiana, senza contare che a pochi chilometri dal centro urbano si trovano paesaggi ideali per escursioni e passeggiate attraverso i brulli scenari dell’Altopiano Carsico.
La parte più glamour della capitale slovena è rappresentata dalle strette vie del centro su cui si affacciano decine di boutique delle più rinomate marche di abbigliamento internazionali, intervallate da antiquari, dove con un po’ di fortuna si possono concludere discreti affari, e gallerie d’arte, a testimonianza dell’elevato interesse culturale, evidenziato anche dai teatri, dai cinematografi, da una delle più antiche filarmoniche del mondo, e dalle migliaia di eventi e manifestazioni che si tengono durante l’anno. Tra queste spiccano ben 10 festival internazionali, come ad esempio il Festival Cinematografico LIFFE, il Festival Internazionale di jazz, il Festival Druga godba, ed il Festival estivo di Lubiana.
Il mezzo di trasporto ideale per raggiungere Lubiana provenendo dal nord Italia è indubbiamente l’automobile, con la quale non si impiega più di un’ora partendo da Trieste, incentivata ulteriormente dalla scarsità di collegamenti aerei dall’Italia, coi quali comunque è possibile atterrare direttamente all’Aeroporto Internazionale di Brnik, e dalla lentezza dei treni, tuttavia decisamente più confortevoli rispetto alle carrozze nostrane.
Il clima è continentale, solo parzialmente mitigato dalle vicinanza con il Mar Adriatico, con estati calde ma inverni decisamente lunghi e rigidi, caratterizzati da ingenti precipitazioni nevose. Le temperature medie vanno dagli 0° gradi invernali, ai 20°C che si registrano in luglio, anche se capita spesso che in estate le temperature massime superino i 30 gradi. Non c’è un periodo oggettivamente migliore per partire, così che sia il fine della visita a scegliere la data del viaggio, prediligendo i mesi tra dicembre e marzo per sciare, la primavera per le escursioni e l’estate per le visite culturali. Le piogge sono comunque distribuite lungo tutto il corso dell'anno, con una leggera prevalenza dell'estate e per la fine dell'autunno.
Le origini sono riscontrabili in epoca romana, precisamente nel 15 d.C., quando sorse il primo insediamento col nome di Emona, ribattezzato in lingua tedesca Laibach solo mille anni dopo. Il titolo di città le fu assegnato nel 1220, e circa un secolo dopo, nel 1335, fu annessa alle dominazioni asburgiche, sotto le quali rimase fino al 1918. Nell’arco di questo periodo Lubiana divenne capitale del ducato di Carniola, sede della più importante diocesi della regione nel 1461, e polo culturale ed artistico di primo piano all’interno dell’Impero. Prima del definitivo scioglimento della casata degli Asburgo, avvenuto al termine della I Guerra Mondiale, e della successiva annessione al Regno dei Serbi Croati e Sloveni, poi divenuto Regno di Jugoslavia, la città fu soggetta ad una breve parentesi di dominazione francese, in corrispondenza degli anni delle guerre napoleoniche tra il 1809 ed il 1813, durante i quali Lubiana ottenne il titolo di capitale delle Province illiriche del Primo Impero francese. Superato il duro periodo successivo alla fine del secondo conflitto mondiale, nel quale ai danni ed alle atrocità procurate dalla guerra si aggiunse l’imposizione del regime jugoslavo, la Slovenia arrivò ad ottenere l’indipendenza, proclamata ufficialmente il 25 giugno 1991.
La Lubiana del nuovo millennio è una città straordinaria, a misura d’uomo e contemporaneamente abbastanza grande da non far mancare niente, che ha conservato intatta l’anima barocca del centro, circondandola con edifici moderni dal design ricercato, baciata dalla natura del verdeggiante Colle del Castello, da cui ammirare la vallata scavata dal fiume Ljubljanica nella dura roccia carsica.
I principali luoghi di interesse turistico si rispecchiano sulle acque del fiume, come il Museo di Arte Moderna, situato nella parte meridionale della città e sede di una famosa Biennale Internazionale di Arti Grafiche, il Museo Municipale, poco distante dal primo, che conserva all’interno una riproduzione in scala dell’antico insediamento romano di Emona, ed il Museo Nazionale, dall’altra parte del centro, caratterizzato da collezioni riguardanti argomenti diversi, dalla preistoria all’etnografia, che raggiungono la loro massima espressione nella teca dedicata all’urna Situla Celtico. Uno dei luoghi più carichi di magia è il mercato, aperto tutti i giorni tranne la domenica in prossimità del fiume, ed incentrato sulla vendita di prodotti gastronomici tipici.
Il centro storico vero e proprio, coi suoi magnifici ed ottimamente conservati palazzi barocchi, le realizzazioni in stile Art Nouveau e le creazioni del geniale architetto Jože Plečnik si sviluppa a nord rispetto alla Ljubljanica, dove sorge anche il Municipio. Gli amanti del verde e degli animali troveranno di loro gradimento i giardini pubblici Tivoli, il polmone della città, l’Orto Botanico, caratterizzato da più di 4500 specie vegetali, e lo Zoo di Lubiana, senza contare che a pochi chilometri dal centro urbano si trovano paesaggi ideali per escursioni e passeggiate attraverso i brulli scenari dell’Altopiano Carsico.
La parte più glamour della capitale slovena è rappresentata dalle strette vie del centro su cui si affacciano decine di boutique delle più rinomate marche di abbigliamento internazionali, intervallate da antiquari, dove con un po’ di fortuna si possono concludere discreti affari, e gallerie d’arte, a testimonianza dell’elevato interesse culturale, evidenziato anche dai teatri, dai cinematografi, da una delle più antiche filarmoniche del mondo, e dalle migliaia di eventi e manifestazioni che si tengono durante l’anno. Tra queste spiccano ben 10 festival internazionali, come ad esempio il Festival Cinematografico LIFFE, il Festival Internazionale di jazz, il Festival Druga godba, ed il Festival estivo di Lubiana.
Il mezzo di trasporto ideale per raggiungere Lubiana provenendo dal nord Italia è indubbiamente l’automobile, con la quale non si impiega più di un’ora partendo da Trieste, incentivata ulteriormente dalla scarsità di collegamenti aerei dall’Italia, coi quali comunque è possibile atterrare direttamente all’Aeroporto Internazionale di Brnik, e dalla lentezza dei treni, tuttavia decisamente più confortevoli rispetto alle carrozze nostrane.
Il clima è continentale, solo parzialmente mitigato dalle vicinanza con il Mar Adriatico, con estati calde ma inverni decisamente lunghi e rigidi, caratterizzati da ingenti precipitazioni nevose. Le temperature medie vanno dagli 0° gradi invernali, ai 20°C che si registrano in luglio, anche se capita spesso che in estate le temperature massime superino i 30 gradi. Non c’è un periodo oggettivamente migliore per partire, così che sia il fine della visita a scegliere la data del viaggio, prediligendo i mesi tra dicembre e marzo per sciare, la primavera per le escursioni e l’estate per le visite culturali. Le piogge sono comunque distribuite lungo tutto il corso dell'anno, con una leggera prevalenza dell'estate e per la fine dell'autunno.