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Viaggio Etico: le 10 destinazioni per il viaggiatore solidale

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Negli ultimi dieci anni, "Il Viaggio Etico" è diventato un valore sempre più importante. E 'un termine facile da definire. Viaggiare in modo etico vuol dire essere consapevoli del proprio viaggio: assumersi la a consapevolezza del nostro impatto e le responsabilità che abbiamo nell'esplorare il mondo. L'industria della vacanza è diventata una delle più grandi del pianeta, e il potere economico dei viaggiatori è ora davvero enorme. Il turismo etico però si pone delle domande e è obbligato a fare delle scelte: quali paesi è opportuno visitare? Dove dobbiamo spendere i nostri soldi quando ci rechiamo in questi luoghi? Come promuovere la comprensione interculturale?

Etichal Traveler (www.ethicaltraveler.org), un progetto dell'Earth Island Institute una associazione amricana “no profit”, ha recentemente pubblicato la sua lista dei migliori 10 paesi dal punto di vista del turismo etico per il 2010, per spronarci a viaggiare in modo diverso e scoprire mete alternative a quelle dei classici tour operator. La lista è specifica per quei paesi in via di Sviluppo, e non include quindi quelle nazioni che sono caratterizzate da economie e ricchezze già consolidate.

Chiaramente, l'idea di nominare 10 "migliori" dei paesi ha i suoi pericoli. Nessun paese del mondo è perfetto, alcuni sono forti in alcuni punti, e più deboli in altri. Comunque sia la scelta di Ethical Traveler ha cercato di premiare quei paesi in via di sviluppo che abbiano saputo distinguersi nelle loro politiche di protezione ambientale, previdenza sociale, e nei diritti umani.

I vincitori per il 2010, in ordine alfabetico, sono:
Argentina, Belize, Cile, Ghana, Lituania, Namibia, Polonia, Seychelles, Sudafrica e Suriname

Come sono state determinate le scelte?
Ogni anno Ethic Traveler effettua uno studio di tutte nazioni in via di sviluppo nel mondo, dall'Afghanistan allo Zimbabwe. Punto di partenza è selezionare quei paesi che si dimostrano attenti all'ambiente, alla sua protezione e alla sostenibilità degli investimenti. La Lituania ha ottenuto un punteggio particolarmente positivo, con un livello molto elevato di salute generale dell'ambiente, di qualità dell'aria e dell'acqua, e perseguendo pratiche forestali sostenibili. Degno di nota è stato sicuramente anche il Cile, con una ottima qualità dell'aria e con consolidate pratiche di conservazione e gestione sostenibile del territorio.

Misure di protezione ambientali notevoli sono anche state segnalate in Argentina, dove si è rilevato un tasso zero di deforestazione, un impegno di conservazione specifica per oltre un milione di ettari di Foresta Atlantica, ed in più il paese è uno dei leader mondiali nella definizione degli obiettivi di contenimento dei gas ad effetto serra, su base del tutto volontaria. Altri sforzi impressionanti si sono riscontrati alle isole Seychelles, oggi considerate uno dei leader mondiali nel campo del turismo sostenibile. L'arcipelago detiene un record per la più alta percentuale di superficie investita a conservazione naturale - quasi il 50% della superficie totale della Repubblica delle Seychelles.
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Un altro punto critico preso in considerazione è stato il benessere sociale dei cittadini e dei visitatori di ciascun paese. Quantificare questo punto non è mai un compito semplice. Un forte indicatore del vero benessere sociale di una nazione è il tasso di mortalità dei bambini piccoli. Per capire i tassi di mortalità passati e presente, sono state analizzate tutte le ricerche statistiche fornite dall'UNICEF. La Lituania e la Polonia hanno i tassi più bassi di mortalità infantile della Top 10 dei paesi. Per misurare le libertà civili dei cittadini di ciascun paese, è stato utilizzato il Freedom in the World 2009 Report emesso dalla Freedom House. Il Cile, la Lituania e la Polonia si sono distinte in questa classifica, come sono emerse nel campo della giustizia anche alcune nazioni africane come la Namibia ed il Ghana. In termini di diritti politici le analisi hanno indicato il Belize, il Cile, Ghana, Lituania e la Polonia con la valutazione più alta possibile in materia di diritti politici. Reporter Sans Frontieres ha segnalato la Lituania per il suo altissimo livello di libertà di stampa, con il Sud Africa che segue a ruota.

Tendenze generali
La recessione economica mondiale ha inevitabilmente ostacolato gli sforzi verso la sostenibilità, il turismo responsabile, e la gestione ambientale, anche nei paesi altamente sviluppati. I progressi in questi settori, così importanti, tendono purtroppo a diminuire in tempi di difficoltà economiche. Dato che i paesi in via di sviluppo sono stati particolarmente colpiti, si è purtroppo assistito ad un rallentamento generalizzato del progresso eco-sostenibile, su quasi tutta la linea. Ad esempio non compaiono paesi asiatici nella classifica, segno della forte incidenza che ha avuto la crisi su queste regioni. Sorprendentemente, però sono ben quattro i paesi africani, tre sul continente e una repubblica insulare, cosa che fa ben sperare per il futuro del continente nero. Da sottolineare l'ingresso del Ghana che è stato inserito nella lista 2010 per il suo impegno imponente ad una vera democrazia, così come una crescente cultura della sostenibilità e una determinata coscienza ambientale. Importante anche l'ingresso in classifica del Suriname, una piccola realtà sudamericana, inserito in elenco a causa della sua biodiversità nella sua incontaminata foresta pluviale e per il suo sincero sforzo verso l'ecoturismo e la conservazione dell'ambiente.

Non mancano però le retrocessioni: il Costa Rica considerato fino al 2008 come una delle mete più etiche è stato declassato per essere stato segnalato con un numero insolitamente elevato di episodi di turismo a sfondo sessuale, facendolo ora rivaleggiare con Thailandia e Filippine, come una delle destinazioni più ambite dal turismo del sesso. Anche Bolivia e Bulgaria, che erano state inserite nell'elenco precedente, sono state rimosse dalla lista a causa di livelli insolitamente elevati di traffico di minori e per segnalazioni di pratiche di corruzione. Il Nicaragua è stato rimosso dalla lista a causa delle elezioni del 2008, palesemente interessate da brogli, questo nonostante le numerose iniziative positive volte a promuovere il turismo per aiutare le comunità locali e le forti misure adottate per proteggere e ripristinare le sue foreste tropicali.

Due delle destinazioni presenti nella classifica scorsa, e cioè la Croazia e l'Estonia, non sono più considerate più paesi in via di sviluppo: la Banca mondiale le ha classificate come economie ad alto reddito, e come tali non sono state prese in considerazione per lista di quest'anno. I viaggiatori sono spesso sorpresi dal fatto che il Bhutan non viene mai inserito tra le migliori destinazioni etiche. Nonostante la sua sublime bellezza naturale e uno straordinario impegno a preservare l'ambiente, il regno fortemente nazionalista è ancora afflitto da problemi nei diritti umani. Queste preoccupazioni includono la sorte di oltre 100.000 bhutanesi di origine nepalese, che sono stati espulsi dal paese nei primi anni '90 e vivono ancora nei campi profughi lungo i confini tra Bhutan e West Bengala e con il Nepal.

Conclusioni
Nessuno dei paesi selezionati quest'anno per i motivi etici è da considerare perfetto, e per quattro di essi si devono includere avvertenze speciali: in Belize, Namibia e alle Seychelles, l'omosessualità resta criminalizzata. Merita una menzione a parte anche il Sudafrica: la nazione africana ha ricevuto un punteggio elevato per il suo sostegno al turismo eco-sostenibile, e per l'ottima gestione ambientale. Il paese, però, ha un enorme divario tra ricchi e poveri, e persiste nel suo interno un elevato tasso di criminalità. I viaggiatori devono quindi essere consapevoli dei pericoli, e si devono tenere informati su quali aree è meglio evitare, specie in vista dell'appuntamento dei mondiali di calcio che si svolgerà nell'estate 2010.

 Pubblicato da il 27/12/2009 - - ® Riproduzione vietata

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