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La Cascata delle Marmore: percorsi, come arrivare e gli orari

Centosessantacinque sono i metri di strapiombo che il fiume Velino compie, molto rumorosamente, quando si getta, in un abbraccio impetuoso e paesaggisticamente meraviglioso, nel sottostante fiume Nera e dà vita alla Cascata delle Marmore, una delle più gettonate del panorama nazionale ed europeo. Qualcuno sostiene che sia la cascata più alta d’Europa, ma questa affermazione non è del tutto corretta perché in realtà la Cascata delle Marmore è la cascata artificiale più alta d’Europa, se non di tutto il mondo, e, molto probabilmente, anche la più antica, visto che rappresenta una delle opere più imponenti di ingegneria idraulica tra quelle messe a punto dagli antichi Romani.
Tre sono i salti che la possente e bianchissima colonna d’acqua esegue per coprire tutto il dislivello, in un rincorrersi di salti d’acqua incantevoli, incorniciati dalla rigogliosa vegetazione che popola il Parco Fluviale del Nera, splendida area naturalistica che definire suggestiva è riduttivo.

Se vi state chiedendo dove si trova esattamente la Cascata delle Marmore, sappiate che non dovete fare molti chilometri per raggiungerla, perché è esattamente nel centro preciso del nostro Belpaese, nella mistica e verdissima Umbria e, più precisamente, nel territorio del comune di Terni.
La Cascata delle Marmore è, quindi, una meta obbligatoria se siete in vacanza da queste parti, alla scoperta delle meraviglie architettoniche che la regione più verde d’Italia nasconde e protegge o alla ricerca di qualche giorno di incantevole relax immersi nella Natura, tra escursioni, passeggiate e itinerari enogastronomici d’eccellenza.

Ho raccolto in questa piccola guida tutte le informazioni su cosa vedere e cosa fare alla Cascata delle Marmore: attività organizzate nel Parco, mappa dei sentieri, orari di visita, costo dei biglietti e una raccolta di consigli e suggerimenti per rendere perfetta la vostra gita.

La Cascata delle Marmore tra storia e leggenda


Poeticamente suggestiva è la leggenda secondo la quale Velino, giovane e bel pastore, e Nera, splendida ninfa figlia del dio Appennino, erano follemente innamorati uno dell’altra, al punto di sfidare il volere degli dei dell’Olimpo. La severa Giunone, però, una volta venuta a sapere di quell’amore tra la leggiadra divinità e il semplice mortale, si infuriò e trasformò la bella ninfa nel fiume che prese il suo nome; il giovane e disperato pastore, non trovando consolazione, dall’alto della rupe presso la quale si incontrava con la sua amata, si tuffò nel Nera rinunciando alla sua vita. Gli dèi, commossi per il sacrificio del giovane, lo trasformarono anch’esso in fiume proprio mentre stava cadendo nel vuoto, dando vita alla Cascata delle Marmore, ancor oggi simbolo del loro amore eterno.
La storia reale, decisamente più prosaica, inizia invece nel 271 a.C., anno in cui gli antichi Romani incanalarono, realizzando un’opera ingegneristica straordinaria, le acque del Velino e le dirottarono nel Nera per bonificare la pianura reatina, resa paludosa e insalubre dalle acque stagnanti del fiume soprastante. Altri interventi si sono resi necessari nel corso dei secoli e nuovi canali sono stati aggiunti per contenere le piene dei due fiumi e le conseguenti inondazioni che hanno minacciato gli abitanti fino ad un paio di secoli fa.

Nel corso del XIX secolo le acque del fiume Velino cominciarono ad essere sfruttate come forza motrice per alimentare le Nuove Acciaierie di Terni prima e le numerose centrali idroelettriche poi. Ciò succede anche oggi, attività che rende la Cascata delle Marmore una delle poche cascate a flusso controllato: solo ad orari prestabiliti, infatti, si può ammirare la colonna d’acqua in tutta la sua magnificenza perché nel resto della giornata un sistema di condotte forzate poste a monte del primo salto incanalano le acque del Velino verso le centrali. Certo c’è da dire che anche quando le acque non scorrono a pieno regime lo spettacolo è imperdibile, perché si possono ammirare la vegetazione sottostante e, soprattutto, le rocce scolpite dalla cascata, modellate a guisa di grotte fiabesche, a richiesta anche visitabili, e le bianchissime concrezioni calcaree, che fanno comprendere in modo immediato perché la nostra cascata è conosciuta anche con l’appellativo di ”cascata di marmo”.

Il Parco Fluviale del Nera


Con i suoi 2.000 ettari abbondanti, compresi nel territorio dei comuni di Terni, Montefranco, Arrone e Ferrentillo, l’estensione del Parco Fluviale del Nera è relativamente modesta, soprattutto se paragonata a quella di altri Parchi Nazionali; nonostante ciò la bellezza paesaggistica che propone ha un valore quasi inestimabile. Il core paesaggistico del parco è rappresentato dal tratto medio-inferiore del fiume Nera, proprio lì dove si congiunge con l’amato fiume Velino e dà vita alla Cascata delle Marmore.
Interessanti e di grande importanza naturalistica e storica sono, però, anche i territori circostanti, ricchi di testimonianze ambientali, archeologiche e monumentali.
Foreste secolari profumatissime, antiche fortezze - spettacolari quelle del piccolo borgo di Ferentillo -, spaventose forre scavate nei secoli - lascia senza fiato quella di Fosso di Salto del Cieco - e suggestive abbazie - come quella di San Pietro in Valle, oggi trasformata in struttura ricettiva - incorniciano il patrimonio idrico della zona e lo rendono ancor più incantevole.
Tutto il territorio del Parco è da sempre. fortemente antropizzato; significativa è, infatti, la presenza di aziende manifatturiere, che sfruttano la potenza idrica delle acque dei due fiumi, di attività ricreative e di strutture adibite ad accogliere i turisti che ogni anno giungono numerosi.

Cascata delle Marmore: rafting, itinerari ed escursioni


Per quanto riguarda gli itinerari turistici e le escursioni più interessanti che il Parco propone - oltre, ovviamente, a quella che porta alla Cascata delle Marmore che vi descriverò con dovizia di particolari nei paragrafi successivi - una menzione speciale la merita l’Itinerario, da fare a piedi o in mountain bike, sulla Via di Francesco. Non dobbiamo scordarci che siamo nella regione dove si contano i più importanti luoghi di pellegrinaggio di tutta Italia ed è, infatti, proprio poco più a sud della cascata, nel cuore del parco Fluviale, che prende il via una delle tappe, quella che da Arrone conduce a Terni, del lungo Cammino che ripropone il percorso fatto dal Poverello d’Assisi lungo i sentieri umbri su cui il Santo francescano ha vissuto e pregato.

A monte della cascata, infine, il fiume Nera si propone in tutta la sua selvaggia bellezza ed è proprio in questo tratto che si danno appuntamento ormai da anni gli appassionati di canoa, kayak, torrentismo e ogni tipo di sport acquatico, con alcuni dei siti migliori per il rafting in Umbria. Soddisfazioni anche per chi ama la pesca a mosca e a spinning, perché proprio nei tratti del fiume intorno a Ferentillo e Borgo Cerreto sono state istituite le “zone no-kill”, cui si accede con l’acquisto di apposito permesso, dove è possibile trovare la prelibata Trota Fario, uno dei migliori pesci d’acqua dolce italiani.

Cascata delle Marmore: percorsi e punti panoramici


Due sono i punti per ammirare i poderosi salti d’acqua della Cascata delle Marmore, il Belvedere Superiore e il Belvedere Inferiore; sei, invece, sono i percorsi che si snodano da monte a valle, collegano i due punti panoramici e accompagnano i visitatori all'interno del Parco Fluviale.

Sentiero n.1

Quella che si snoda lungo questo sentiero è la passeggiata “storica” che bene o male viene affrontata da tutti coloro i quali visitano la cascata delle Marmore: il percorso di circa un’ora di camminata collega, infatti, il Belvedere Superiore con quello Inferiore ed è sconsigliato nei mesi più freddi. Molto probabilmente è il più interessante sotto il profilo naturalistico e uno dei più suggestivi dal punto di vista panoramico, soprattutto per la presenza del Balcone degli Innamorati, ad un passo dal primo salto della cascata, da visitare assolutamente, possibilmente attrezzati con tuta da palombaro e stivali di gomma.

Sentiero n.2

A differenza del precedente, il Sentiero n.2 è facilissimo: circuito ad anello di appena 300 metri di lunghezza, per un dislivello di 40 e 20 minuti di passeggiata, si rivela particolarmente adatto i più piccoli. Scalette attrezzate e ponti di legno portano il visitatore fin sotto il secondo salto, dove il rumore è davvero assordante. Belle e suggestive anche le grotte che si incontrano durante il percorso, veri capolavori naturali.

Sentiero n.3

Altro sentiero che farà felici i piccoli di casa sia per la facilità di percorrenza - 150 metri di scalette e ponticelli di legno - sia per i scenografici scorci panoramici che propone: da una parte è possibile ammirare da un terrazzo naturale il punto in cui il Velino e il Nera si incontrano in quell’abbraccio eterno cui ho accennato all’inizio, dall’altra si può assistere alle peripezie dei canoisti che sfidano la potenza delle rapide.

Sentiero n.4

Questo è il celebre Sentiero “Pennarossa”, trovandosi sul versante meridionale del monte omonimo, il più amato dagli appassionati di fotografia e l’unico dal quale è possibile ammirare la Cascata nella sua interezza. Sono circa 500 i metri che possono essere percorsi in poco più di mezz’ora, tra gradoni di cemento, scalette e tracciate su sterrato, per arrivare a due punti panoramici da cui sono visibili tutti e tre i salti in successione. Vista l’esposizione a sud, il percorso può essere affrontato anche nei mesi di dicembre e gennaio.

Sentiero n.5

Completamente diverso dagli altri, questo è un percorso, il più recente fra tutti, che si snoda in pianura per circa un chilometro sul ciglio della Rupe di Marmore. Scenografico il panorama di cui si può godere da qualsiasi punto del sentiero e interessanti anche i reperti di archeologia industriale che si trovano lungo il cammino, come i pozzi artificiali che sono stati realizzati per consolidare il franoso terreno della Rupe.

Sentiero n.6

Senza ombra di dubbio questo è il sentiero più impegnativo di tutti: circa un chilometro di camminata, a tratti decisamente ripida e difficoltosa, che comincia dal Belvedere Inferiore e termina a quello Superiore. Percorso consigliato agli escursionisti esperti, più interessati alla spettacolare Natura circostante e alle preziose testimonianze architettoniche locali - come le condotte della centrale idroelettrica - che alle colonne d’acqua della cascata, che da qui non si vedono.

C’è qualche cuore delicato fra di voi? Sono certa di sì e allora, proprio voi, avventurieri romanticoni, prestatemi orecchio. Dovete sapere che nei pressi del Belvedere Superiore è stata edificata, nell'ormai lontano 1781, la Specola, una deliziosa torretta di osservazione dalla quale è possibile vedere non solo il fragoroso primo salto dell’acqua, ma anche, se siete fortunati, il bellissimo arcobaleno perfettamente disegnato dalle particelle d’acqua polverizzate che incontrano i raggi solari e li rifrangono e li riflettono. Quindi nello zaino, oltre alle pinne e alla maschera da sub, ricordatevi di mettere anche una pala e una piccozza, di modo che, se doveste essere proprio voi a trovare la pentola di monete d’oro che si trova alla fine di ogni arcobaleno, almeno sarete attrezzati per scavare. E non poi dite che non vi ho avvertito!

Cascata delle Marmore: orari, biglietti e qualche consiglio


Abbiamo detto che la Cascata delle Marmore è a flusso controllato e ciò significa che per buona parte della giornata la portata d’acqua non è al suo massimo, ragion per cui i salti non si presentano sempre in tutta la loro possenza.
Diversi sono gli orari di apertura del Parco Fluviale e del rilascio delle acque, a seconda della stagione. Vi consiglio di consultare la sezione dedicata del sito ufficiale - trovate i riferimenti nello specchietto riassuntivo in fondo all'articolo - prima di organizzare il vostro viaggio, al fine non correre il rischio di trovare il cancello d’ingresso chiuso.
Particolarmente affascinante lo spettacolo notturno offerto dalla cascata in estate, quando viene illuminata con fasci di luci a LED che disegnano con suggestiva sapienza il movimento delle acque in caduta. Emozione davvero imperdibile.

Il biglietto di ingresso dà accesso al Parco, alle sue meraviglie e ai percorsi escursionistici segnalati che portano alla cascata. A richiesta è possibile acquistare anche visite guidate a tema ed eventi didattici dedicati alle scolaresche e, più in generale, a chi ha la curiosità di scoprire tutto ciò che ruota intorno il fantastico mondo della Cascata delle Marmore. I biglietti online sono acquistabili 24h/24h direttamente sul sito.
Sappiate, infine, che se volete vedere la Cascata delle Marmore senza biglietto, il Sentiero n.6 è percorribili gratuitamente.

Ovviamente i periodi più caldi sono i più indicati per visitare la cascata, sia perché i giorni di visita sono più numerosi, sia perché il Parco è aperto più a lungo Che ne dite, dunque, di organizzare il vostro prossimo Ferragosto alla Cascata delle Marmore? Perfetti si rivelano anche il periodo pasquale e la fine dell'estate, quando la temperatura è ancora mite, senza essere troppo afosa, e le giornate ancora abbastanza lunghe.
Tuttavia i viaggiatori più wild potranno avventurarsi anche in inverno, quando la possibilità di ammirare la cascata gelata - spettacolo che vi assicuro essere mozzafiato - è concreta,

In ultimo non posso esimermi dal consigliarvi di portarvi, in qualsiasi periodo decidiate di andare, una mantellina di plastica o un K-Way per affrontare in scioltezza i punti più panoramici, e un paio di scarpe da trekking con suola consistente per affrontare le discese ardite e le risalite dei sentieri più impervi.

Cosa vedere nei dintorni


Non solo acqua e percorsi escursionistici, però, perché numerosi sono anche gli appuntamenti nei pressi della Cascata delle Marmore per quei viaggiatori che amano l’arte, i borghi antichi e sapori tradizionali.
Non posso che partire da Terni, la meravigliosa città di San Valentino, conosciuta anche con l’appellativo di “Città dell’Acciaio”, nel cuore della quale svetta la Grande Pressa, potente e imponente esempio di archeologia industriale, e si trova la Basilica dedicata al Santo protettore degli innamorati.
Altra gita imperdibile è quella che ci porta a Piediluco, fiabesco borgo, uno dei più belli dell'Umbria e non solo, visto che è stato inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia, adagiato sulle rive dell'omonimo lago

Gli appassionati di musei, invece, potranno ammirare il Centro di Documentazione dell’Area Naturale Protetta di Collestatte, superbo esempio di museo naturalistico, nelle sale del quale sono custoditi esemplari di uccelli imbalsamati e sculture in gesso raffiguranti i più importanti e caratteristici funghi di cui la Valnerina è ricca.
Per gli amanti del macabro storico, infine, è d’obbligo mettere in programma una visita al Museo delle Mummie di Ferentillo, ubicato nella Cripta della Chiesa di Santo Stefano, dove sono conservate 24 mummie e un bel numero di teschi, appartenenti tutti agli abitanti della frazione di Pecetto che qui vennero inumati dal XVI secolo in poi.

Concludo i consigli sul tour archeo-turistico con due chicche dedicate agli amanti dei ruderi che portano sulle spalle almeno un millennio: sul Monte Arrone si trovano i resti di un antichissimo santuario di altura, luogo di culto e di aggregazione delle popolazioni autoctone, risalente a prima che i Romani arrivassero da queste parti nel III secolo a.C.; non molto lontano, a Tripozzo, per l’esattezza, si trovano, infine un antico Mulino e un edificio rurale in cui sono conservati i resti di un Torchio a Trave, risalenti entrambi all’epoca romana, che testimoniano come la coltivazione dell’olivo fosse un’attività proficua già allora.

Non mi resta che cercare di soddisfare chi fra voi viaggia con la forchetta nel taschino e non può tirarsi indietro di fronte ad un fumante piatto cucinato secondo tradizione e accompagnato da qualche calice di corposo e profumato nettare degli dei.
Insomma, che si mangia?
Beh, se la stagione è quella giusta non posso che mandarvi a fare assaggi per i frantoi della zona visto che da queste parti c’è l’Olio Umbro Dop, perfetto, insieme a qualche lamella di Tartufo Nero, sui Fegatelli di Maiale allo Spiedo, sulla Porchetta, sulla Coratella o, se preferite mantenervi più leggeri, sulla saporitissima Panzanella locale. Un Torgiano Rosso Riserva DOCG, una Vernaccia di Cannara o una qualsiasi altra delle numerose etichette che vengono prodotte lungo la Strada dei Vini del Cantico, qualche manciata di chilometri più a nord, sono ideale per darvi il colpo di grazie finale e farvi raggiungere la meritata e definitiva pace dei sensi.

Cose sapere per visitare la Cascata delle Marmore


Periodo di apertura:
tutto l’anno
Orari di apertura Parco: scheda orari
Orari di rilascio acqua: scheda orari
Biglietti: 10,00 € (intero), 7,00 € (ridotto: 5/9 anni), 8,00 € (over 70), 6,00 € (gruppi scuola/università/gruppi parrocchiali), gratis (residenti comune di Terni). Acquistabili online.
Ulteriori informazioni: sito ufficiale della Cascata delle Marmore
Come arrivare alla Cascata delle Marmore
In auto: Autostrada A1, uscita casello di Orte, o Autostrada A14, uscendo a Cesena-Nord e percorrendo la E45 in direzione Orte. Imboccare il raccordo autostradale verso Terni e uscire a Terni-Est. Seguire quindi le indicazioni per la SS 209 Valnerina in direzione Visso-Norcia-Cassia per raggiungere il Belvedere Inferiore, mentre per raggiungere il Belvedere Superiore imboccare la SS 79 in direzione di Rieti fino a che non si incontra l’ingresso e la biglietteria.
In treno: La stazione più vicina è quella di Terni, situata sulla tratta ferroviaria Roma-Ancona
In autobus: Per gli orari degli autobus che collegano la stazione di Terni consultare il sito di Umbria Mobilità.
In aereo: Gli aeroporti più vicini sono l’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci (circa 150 km) e l'Aeroporto Internazionale dell’Umbria - Francesco d’Assisi (circa 95 km).
Coordinate GPS per navigatore satellitare:
  • Belvedere Superiore - > 42°32’59.99’’N-12°43’00.87’’E
  • Belvedere Inferiore -> 42°33’23.90’’N-12°43’09.23’’E
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 Pubblicato da il 06/02/2020 - - ® Riproduzione vietata

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