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Les Halles, il quartiere di Parigi e il suo Forum commerciale

Da vedere a Les Halles il quartiere di Parigi e il suo famoso centro commerciale Forum des Halles.

Il secondo quartiere amministrativo del primo arrondissement di Parigi è il prestigioso Les Halles, un’area intrisa di storia estesa sulla rive droite della capitale. Nella seconda metà del XIX secolo lo scrittore Emile Zola tratteggiò in maniera impeccabile il carattere della zona, descrivendola tra le pagine del romanzo Le ventre de Paris (Il ventre di Parigi). Qui è ambientata la maggior parte della sceneggiatura, che ha come protagonista il giovane ed operoso Florent, un ragazzo occupato presso una bottega di salumi all’interno del più grande mercato alimentare parigino: quello di Les Halles, naturalmente.

Il mercato di Les Halles è uno dei più longevi di Francia. La sua apertura risale addirittura all’inizio del XII secolo, quando i commercianti vi si radunavano per esporre le proprie merci due volte a settimana ed ogni mestiere aveva in dotazione una via dell’intricato dedalo di stradine che irroravano l’isolato. A testimoniare quest’ultima consuetudine sono rimasti i nomi di alcune di queste vie, come ad esempio Rue de la Ferronnerie, punto di riferimento per gli antichi maestri del ferro battuto nonché teatro, il 14 maggio 1610, della morte di Enrivo IV, commemorato da una targa raffigurante tre gigli apposta all’altezza del civico 11. Solo a partire dall’inizio del Cinquecento il mercato assunse l’esclusiva connotazione alimentare, mantenuta fino al 1969, anno dello spostamento della sede dei mercati generali a Rungis, nella parte meridionale della città.

Così, neanche dieci anni dopo il dislocamento del mercato, al posto delle storiche strutture in ghisa vide la luce il Forum des Halles (www.forum-des-halles.com), un enorme complesso commerciale in vetro e acciaio di oltre 40.000 mq su quattro livelli progettato dalla coppia di architetti francesi Georges Pencreac'h e Claude Vasconi. Al suo interno, in spazi che hanno ben poco in comune con le romantiche descrizioni di Zola, sono racchiusi bar, ristoranti, fast-food, negozi di ogni genere, banche, cinema e, dal 1987, i giardini agghindati dalle sculture di François-Xavier Lalanne. Ciò nonostante i lavori sono ancora lontani dal loro compimento ed il complesso è tutt’ora in evoluzione; a ridisegnarne lo skyline è stato Patrick Berger, promotore di un intervento che ha interessato il Viaduc des Artes, il Parc André Citroen ed altri elementi il cui stato di avanzamento è visibile quotidianamente collegandosi al sito www.projetleshalles.fr.

Uscendo dal Forum e recandosi a sud-est si giunge ai piedi della cinquecentesca Fontaine des Innocents (Fontana degli Innocenti), la sola ed l’unica fontana rinascimentale di Parigi. La forma è quella classica a edicola quadrata, collocata su un basamento di cinque gradini, delimitata sul perimetro da quattro archi e sovrastata da un timpano finemente decorato. Tra i bassorilievi che la ornano si distingue una grande varietà di allegorie marine, tra cui ninfe e tritoni, eseguiti dallo scultore e architetto Jean Goujon (1510-1566). Tutt’intorno si apre una bella piazza alberata ideale per godere di qualche attimo di tranquillità dopo il caotico viavai del Forum des Halles.

Dalla parte opposta rispetto alla fontana si trova la chiesa di Saint-Eustache, da molti ritenuta la più bella di Parigi dopo l’inarrivabile cattedrale di Notre-Dame. La fabbrica dell’edificio, come del resto quella di alcune delle più grandi chiese del pianeta, fu lunga e perigliosa, essendosi protratta per oltre cento anni dal 1532 al 1637. A progettarla fu Jacques Lemercier (1585-1684), fautore di una commistione stilistica in cui spiccano il gotico fiorito e lo slancio rinascimentale dei tre ordini di colonne sovrapposte. L’interno è monumentale: 100 m di lunghezza, 44 di larghezza e 33 di altezza suddivisi in cinque navate, transetto e coro. Quest’ultimo, all’interno di un’intima cappella, accoglie le spoglie mortali di Jean-Baptiste Colbert (1619-1683), celebre ministro delle finanze agli ordini di Luigi XIV, che qui consumò la sua Prima Comunione.

L’ultima grande attrattiva di Les Halles è La Bourse, ovvero la “Borsa del Commercio”, l’antico mercato del grano fatto erigere nel 1765. L’edifico appare oggi sotto forma di un monumentale complesso a pianta circolare scandito in facciata da un ordinato ripetersi di lesene binate, mentre al centro svetta imponente una grande cupola di vetro e acciaio. Da notare la colonna scanalata risalente al XVI secolo che si erge non lontano dall’edificio, ma che originariamente si trovava nel palazzo di Caterina de’ Medici a Firenze. Infine non resta che godere delle ecclettiche sculture che adornano gli spazi compresi tra la Borsa e la chiesa di Saint-Eustache, laddove sono state collocate sculture ultramoderne come l’Ecoute di Henri de Miller, l’enorme testa di pietra posata a terra che sembra porre l’orecchio all’ascolto di quando le avviene intorno.

 Pubblicato da il 30/05/2014 - 25.094 letture - ® Riproduzione vietata

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