La casa natale di Benito Mussolini a Predappio: visita al museo
A Predappio potete visitare il museo della casa natale di Benito Mussolini, dove il dittatore nacque il 29 luglio 1883. All'interno fotografie d'epoca, stampe e volantini.
La storia insegna che il più delle volte i grandi personaggi che l’hanno segnata nel bene o nel male presentano umili origini. Su alcuni di loro nessuno avrebbe scommesso nulla, e invece proprio loro la storia arrivarono a sconvolgerla. Ci pervengono questa e tantissime altre considerazioni davanti a quello che dovrebbe essere un edificio qualunque di Predappio (provincia di Forlì-Cesena, Emilia-Romagna), ma in verità non lo è per niente: la Casa natale di Benito Mussolini, tristemente noto per un lungo ventennio con il titolo politico-militare di "duce" (dux in latino), fondatore arrabbiato del partito fascista in Italia.
Il dittatore nacque tra le mura di quest’essenziale dimora il 29 luglio 1883. Suo padre Alessandro lavorava come fabbro nella bottega posta al piano terra, mentre al primo piano egli visse insieme ai figli e alla moglie Rosa Maltoni, insegnante elementare. La struttura, eretta con semplici sassi e pietra spungone scevra di intonaco esterno, non era tuttavia di proprietà della famiglia Mussolini, tant’è che dopo alcuni anni essa traslocò in quella ch’è divenuta poi il Municipio del Comune. Ricevuta in dono dai concittadini, Mussolini fece della sua casa dell’infanzia un museo da utilizzare a fini propagandistici e tutto venne ricreato come al tempo della nascita, con le camere da letto e l’officina.
L’edificio è stato chiuso nel 1944, poi ristrutturato e riaperto al pubblico nel 1999 per ospitarvi mostre storiche e artistiche nonché importanti esposizioni concernenti collezioni di cartoline e manifesti d’epoca, architettura razionalista e persino cinema dell’inizio del Novecento. Uno dei grandi cimeli dell’era Mussolini si trova all’interno della casa in pianta ormai stabile, si tratta della bandiera appartenente al tempo alla sezione socialista di Dovìa, creata nel 1913 con la roboante scritta “Fate largo che passa il lavoro” dettata dal Benito giornalista. Tale cimelio ha una storia di occultamento alle spalle: si racconta infatti che una squadra di fascisti la rubò nel 1922, salvo essere prontamente recuperata da un loro compagno estraneo all’iniziativa ma nascosta fino all’epoca della Liberazione, al termine della quale venne nuovamente restituita alla luce.
Chi entra nello storico domicilio può ammirare una fotografia di originale impressione prospettica concernente il progetto della Predappio Nuova realizzato dall’architetto Florestano Di Fausto, approvato da Mussolini includendo peraltro il disegno di Piazza Sant’Antonio.
Oggi la casa – che si trova ubicata in Via Varano Costa - non è né un luogo di “culto politico” né una testimonianza nostalgica del periodo buio della Nazione, ma un pezzo autentico di storia italiana che rappresenta in verità un valido spazio di riflessione e al contempo un polo culturale imbastito dall’Amministrazione comunale di Predappio, che in questo modo ha ritenuto opportuno distanziarsi dall’ideologia vigente nel tragico ventennio rivalutando nuove più utili funzioni.
Dove: Via Varano Costa, 16 – Predappio (FC)
Orari di apertura: sabato, domenica e giorni festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Contatti: Comune tel. 0543/921711 o mail informazioni.turistiche@comune.predappio.fc.it – urp@comune.predappio.fc.it, Ufficio IAT tel. 0543/921766-68
Prezzo biglietti: € 10.00 con visita guidata
Come arrivare
Il punto di interesse si trova in Via Varano Costa, posta a metà di Predappio Nuova, ergo arrivando da Forlì occorre entrare a Predappio e prendere la direzione che a destra conduce all’area sovrastante Piazza Garibaldi.
Il dittatore nacque tra le mura di quest’essenziale dimora il 29 luglio 1883. Suo padre Alessandro lavorava come fabbro nella bottega posta al piano terra, mentre al primo piano egli visse insieme ai figli e alla moglie Rosa Maltoni, insegnante elementare. La struttura, eretta con semplici sassi e pietra spungone scevra di intonaco esterno, non era tuttavia di proprietà della famiglia Mussolini, tant’è che dopo alcuni anni essa traslocò in quella ch’è divenuta poi il Municipio del Comune. Ricevuta in dono dai concittadini, Mussolini fece della sua casa dell’infanzia un museo da utilizzare a fini propagandistici e tutto venne ricreato come al tempo della nascita, con le camere da letto e l’officina.
L’edificio è stato chiuso nel 1944, poi ristrutturato e riaperto al pubblico nel 1999 per ospitarvi mostre storiche e artistiche nonché importanti esposizioni concernenti collezioni di cartoline e manifesti d’epoca, architettura razionalista e persino cinema dell’inizio del Novecento. Uno dei grandi cimeli dell’era Mussolini si trova all’interno della casa in pianta ormai stabile, si tratta della bandiera appartenente al tempo alla sezione socialista di Dovìa, creata nel 1913 con la roboante scritta “Fate largo che passa il lavoro” dettata dal Benito giornalista. Tale cimelio ha una storia di occultamento alle spalle: si racconta infatti che una squadra di fascisti la rubò nel 1922, salvo essere prontamente recuperata da un loro compagno estraneo all’iniziativa ma nascosta fino all’epoca della Liberazione, al termine della quale venne nuovamente restituita alla luce.
Chi entra nello storico domicilio può ammirare una fotografia di originale impressione prospettica concernente il progetto della Predappio Nuova realizzato dall’architetto Florestano Di Fausto, approvato da Mussolini includendo peraltro il disegno di Piazza Sant’Antonio.
Oggi la casa – che si trova ubicata in Via Varano Costa - non è né un luogo di “culto politico” né una testimonianza nostalgica del periodo buio della Nazione, ma un pezzo autentico di storia italiana che rappresenta in verità un valido spazio di riflessione e al contempo un polo culturale imbastito dall’Amministrazione comunale di Predappio, che in questo modo ha ritenuto opportuno distanziarsi dall’ideologia vigente nel tragico ventennio rivalutando nuove più utili funzioni.
Informazioni utili per la visita
Casa Natale di Benito MussoliniDove: Via Varano Costa, 16 – Predappio (FC)
Orari di apertura: sabato, domenica e giorni festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Contatti: Comune tel. 0543/921711 o mail informazioni.turistiche@comune.predappio.fc.it – urp@comune.predappio.fc.it, Ufficio IAT tel. 0543/921766-68
Prezzo biglietti: € 10.00 con visita guidata
Come arrivare
Il punto di interesse si trova in Via Varano Costa, posta a metà di Predappio Nuova, ergo arrivando da Forlì occorre entrare a Predappio e prendere la direzione che a destra conduce all’area sovrastante Piazza Garibaldi.