Itinerario in Nicaragua tra cittą coloniali, laghi e vulcani
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Un possibile itinerario inizia da Managua, capitale dal 1858 affacciata sul lago omonimo e circondata da vulcani, troppo squassata da ripetuti sismi per poter offrire qualcosa di interessante, e si punta subito al parco nazionale del vulcano Masaya, dove tra poderose colate laviche si può salire in auto fino al cratere attivo che erutta fumi e vapori, prima di giungere all’elegante Granada sul lago Nicaragua, antica capitale fondata nel 1524 con splendidi edifici coloniali barocchi e neoclassici di stile castigliano, e un suggestivo museo all’aperto che ospitò anche Giuseppe Garibaldi.
Escursioni d’obbligo alle Isletas, 360 isole vulcaniche ricche di piante tropicali e di uccelli, e all’isola di Ometepe, la maggior isola lacustre al mondo, sormontata da due vulcani gemelli e disseminata di petroglifi e statue monolitiche lasciati dagli Olmechi giunti fin qui dal Messico prima dell’anno 1000. Visita all’arcipelago di Solentiname, dove negli anni 60 un frate sandinista e poeta di fama internazionale (poi ministro della cultura) riuscì a valorizzare il talento artistico degli abitanti analfabeti, oggi apprezzati pittori naif, e poi alla riserva di Los Guatuzos, quasi al confine con il Costa Rica, una giungla di fiumi e paludi ideale per la crescita di coccodrilli, farfalle, tartarughe e orchidee.
Scendendo l’imponente Rio San Juan si raggiunge sul Caribe la maestosa fortezza seicentesca spagnola de El Castillo, circondata dalla maggior foresta vergine del tropico umido centroamericano, abitata da bradipi, caimani, scimmie, tucani e giaguari, e poi lungo il Rio Escondido, tra lussureggiante vegetazione e miriadi di uccelli, si arriva a Bluefields, porto fondato quattro secoli fa da pirati la cui popolazione attuale di neri afrocaraibici produce un’ottima musica reggae, e quindi Little Corn Island, dove approdò Colombo nel 1502, un gioiello ambientale con spiagge degne di Robinson Crusoe, dove fare bagni e snorkeling. Rientrati in volo a Managua ultima visita a Leon, centro culturale e città rivoluzionaria come attestano i pregevoli murales sandinisti tra i monumenti coloniali, la cui cattedrale (la maggiore del Centroamerica) è stata di recente riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
L’operatore milanese “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34 93 45 28, www.viaggilevi.com), specializzato in percorsi di scoperta a valenza culturale negli angoli meno conosciuti del pianeta, nel proprio catalogo propone questo originale itinerario di 16 giorni in Nicaragua, toccandone gli aspetti ambientali e etnografici più salienti. Partenze di gruppo con voli di linea da Milano per tutto l’anno (prossime partenze estive il 14 giugno, 19 luglio, 10 agosto e 4 ottobre 2014), pernottamenti in hotel e lodge di medio livello con pensione completa, accompagnatore italiano, quote da 3.680 euro in doppia.
Escursioni d’obbligo alle Isletas, 360 isole vulcaniche ricche di piante tropicali e di uccelli, e all’isola di Ometepe, la maggior isola lacustre al mondo, sormontata da due vulcani gemelli e disseminata di petroglifi e statue monolitiche lasciati dagli Olmechi giunti fin qui dal Messico prima dell’anno 1000. Visita all’arcipelago di Solentiname, dove negli anni 60 un frate sandinista e poeta di fama internazionale (poi ministro della cultura) riuscì a valorizzare il talento artistico degli abitanti analfabeti, oggi apprezzati pittori naif, e poi alla riserva di Los Guatuzos, quasi al confine con il Costa Rica, una giungla di fiumi e paludi ideale per la crescita di coccodrilli, farfalle, tartarughe e orchidee.
Scendendo l’imponente Rio San Juan si raggiunge sul Caribe la maestosa fortezza seicentesca spagnola de El Castillo, circondata dalla maggior foresta vergine del tropico umido centroamericano, abitata da bradipi, caimani, scimmie, tucani e giaguari, e poi lungo il Rio Escondido, tra lussureggiante vegetazione e miriadi di uccelli, si arriva a Bluefields, porto fondato quattro secoli fa da pirati la cui popolazione attuale di neri afrocaraibici produce un’ottima musica reggae, e quindi Little Corn Island, dove approdò Colombo nel 1502, un gioiello ambientale con spiagge degne di Robinson Crusoe, dove fare bagni e snorkeling. Rientrati in volo a Managua ultima visita a Leon, centro culturale e città rivoluzionaria come attestano i pregevoli murales sandinisti tra i monumenti coloniali, la cui cattedrale (la maggiore del Centroamerica) è stata di recente riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
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