I 10 posti più importanti da vedere a Firenze

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Condividi Monia Savioli

09/03/2021

Firenze è un condensato di storia, arte e cultura. È per tradizione la culla del Rinascimento italiano, è una delle colonne del circuito che riunisce le città d'arte, è un gustoso tassello, insieme al territorio che la circonda, del percorso enogastronomico che avvolge l'Italia intera.
Firenze ha dato i natali ai nomi più illustri del panorama culturale nazionale a partire dal sommo poeta, Dante Alighieri, padre della Divina Commedia e della lingua italiana, passando da Boccaccio, Brunelleschi, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti. Perdersi tra le attrazioni più belle di Firenze, inseguendo i continui richiami, è facile.

Anche grazie alla letteratura e all'arte Firenze è una destinazione che non passa mai di moda; già ambientazione di innumerevoli pellicole e serie televisive (negli ultimi anni è stata, tra le altre cose, location del film Inferno del regista Ron Howard, ma anche di alcune scene de La Casa di Carta), oggi è una meta da considerare per un city break in tempo di pandemia visto che le vacanze all'estero, per il momento, sono un grande punto intrerrogativo.
Eccovi allora una mini guida dei 10 luoghi da vedere a Firenze per catturare le sensazioni più importanti legate a scorci ed edifici simbolo di una delle città più belle del mondo.

Chiesa di Santa Maria Novella


La data di costruzione è del 1278, anno in cui i frati domenicani risposero ai fasti delle chiese di Santo Spirito e Santa Croce erette rispettivamente dai frati Agostiniani e Francescani, costruendo la "loro" chiesa.
La facciata realizzata nel 1350 in stile romanico toscano con l'utilizzo di marmo bianco, verde e nero, è uno dei simboli più belli del Rinascimento toscano. Al suo interno si possono ammirare, nella volta centrale, il Crocifisso di Giotto e nella Cappella Gondi, il Crocifisso di Brunelleschi, unica opera in legno realizzata dell’artista. L'opera più importante è però la Trinità firmata da Masaccio, situata nella terza campata della navata di sinistra, capolavoro di riferimento per la nuova interpretazione della prospettiva che da quel momento rivoluzionò il panorama artistico.
La chiesa si trova a pochi passi dalla stazione centrale della città. Costi e orari per visitare il museo annesso sono disponibili sul sito ufficiale.

Santa Maria del Fiore, il campanile di Giotto e la cupola del Brunelleschi


In Piazza del Duomo si trova la chiesa di Santa Maria del Fiore, che dedica il nome alla raffigurazione della Madonna ritratta sulla facciata con uno scettro fiorito.
L'edificio è il duomo della città e per le sue dimensioni è stato classificato come quarta chiesa d’Europa per grandezza, dopo San Pietro a Roma, Saint Paul a Londra e il Duomo di Milano.
Al suo interno si possono ammirare 3.600 metri quadrati di dipinti eseguiti da Giorgio Vasari e Federico Zuccari nel periodo compreso fra il 1572 e il 1579. Il duomo è famoso anche per altre due importanti opere, il campanile di Giotto e la cupola del Brunelleschi.
Il campanile, alto 84.70 metri e largo circa 15 offre una delle panoramiche più belle della città; fu Giotto a curare il progetto fino a quando, nel 1337, la morte gli impedì di proseguire la direzione del cantiere. L'opera venne proseguita da Andrea Pisano e terminata nel 1359 da Francesco Talenti.

La cupola che ricopre il Duomo è opera di un altro importante artista e architetto del '400, il Brunelleschi, che seguì il cantiere come capomastro fino al 1436, quando vennero chiusi ufficialmente i lavori.
Gli affreschi iniziati nel 1572 da Giorgio Vasari dovevano essere in origine realizzati in mosaico, mentre il Giudizio Universale che orna il le fasce concentriche della cupola ottagonale fu terminato da Federico Zuccari.
La visita ai monumenti si svolge in orari diversi passibili di cambiamenti. Per info su disponibilità e costi clicca qui.

Palazzo Vecchio


Il palazzo, noto anche come Palazzo della Signoria, è sede fin dalla sua costruzione del potere amministrativo della città - dai Priori delle Arti del 1300 all'attuale Comune - ed è considerato uno dei migliori esempi di architettura civile del '300 non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Il primo impatto all'ingresso di Piazza della Signoria, un tempo teatro della sfida fra guelfi e ghibellini e oggi cuore pulsante della città, è con la copia del David di Michelangelo custodita nella Galleria dell'Accademia. Le sue dimensioni sorprendono ancora di più quando lo sguardo si posa sulla “Torre di Arnolfo alta 94 metri che, dal 1310, sorregge con orgoglio l'emblema della città.
La visita al palazzo permette di ammirare le grandi sale affrescate fra cui emerge il Salone dei Cinquecento, voluto come sede del Consiglio Maggiore. Nella Sala di Ercole, così chiamata per Le dodici fatiche di Ercole rappresentate nel soffitto a cassettoni, è esposta la celebre Madonna dell’Ufo, che deve il nome alla presenza, sullo sfondo del dipinto, di un oggetto volante mai identificato.
La visita al museo e alla torre prevede il pagamento di un biglietto. Maggiori informazioni nel nostro articolo dedicato a Palazzo Vecchio di Firenze.

Ponte Vecchio


Chi non è abituato a vetrine illuminate dai riflessi sprigionati dall'oro dei gioielli avrà modo di recuperare il tempo perduto a Ponte Vecchio.
Le botteghe che un tempo appartenevano a verdurai e macellai si sono infatti trasformate in oreficerie prestigiose; l'esposizione dell'oro ai tempi in cui verso la fine del '500 venne costruito il Corridoio Vasariano che sovrasta il ponte era ritenuta infatti più dignitosa rispetto a quella di carne e verdure.
L'immagimne del Ponte Vecchio è quella classica da cartolina di Firenze. Al tramonto, inoltre, questo luogo regala la vista dei bellissimi colori del cielo riflesso sull'Arno e lo sfondi perfetto per il selfie di rito.
Agli innamorati sul ponte ricordiamo di stare attenti a quello che fanno: è vietato da una legge comunale legare i lucchetti alle ringhiere (come quella che protegge la statua di Benvenuto Cellini) e sono previste multe per le nuove apposizioni.

Corridoio Vasariano


Il percorso del corridoio costruito da Giorgio Vasari per Cosimo I De' Medici in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d'Austria risale al 1565. Il suo scopo era di unire due palazzi - Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti - passando dalla Galleria degli Uffizi e sovrastando le botteghe del Ponte Vecchio.
Il passaggio, lungo circa un chilometro, venne realizzato in appena sei mesi per dare modo ai Medici di potersi muovere in tutta sicurezza evitando di esporsi in strada. Oltre alla spettacoalre vista che offre, il corridoio è famoso per la collezioni di ritratti e autoritratti che spaziano dal XVII al XX secolo.
Le visite al Corridoio Vasariano sono state interrotte nel 2016 per ragioni di sicurezza; il corridoio è stato sottoposto ad ammodernamento e la struttura riaprirà al pubblico nel 2022. Maggiori informazioni sul sito ufficiale.

Galleria degli Uffizi


La Galleria degli Uffizi è uno dei musei più importanti di Firenze e del mondo intero, custode di veri capolavori dell'arte toscana e italiana in genere.
Al suo interno sono conservati capolavori come La Primavera e la Nascita di Venere del Botticelli, La Madonna col Bambino e angeli di Filippo Lippi, La Venere di Urbino del Tiziano oltre a dipinti di Cimabue, Giotto, Fra Angelico, Masaccio, Caravaggio, Rembrant, Leonardo da Vinci e Michelangelo. Ogni anno la galleria viene visitata da oltre due milioni di persone.
La Galleria degli Uffizi occupa il primo e secondo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 per ospitare la sede burocratica delle varie magistrature su progetto di Giorgio Vasari.
L'ingresso agli Uffizi è a pagamento e prevede di norma accessi contingentati ogni 15 minuti dalle 8:30 fino alle 18:30. Il museo è chiuso il lunedì e nelle giornate del 25 dicembre e 1° gennaio. Maggiori informazioni sul sito ufficiale della Galleria degli Uffizi.

Palazzo Pitti e Giardino di Boboli


La storia di Palazzo Pitti è intrecciata con quella dei Granduchi di Toscana e dei Re d'Italia, di cui fu residenza, ma ancora prima con quella dei Medici, nonostante a volerne la costruzione sia stato il mercante e banchiere (nonchè rivale) Luca Pitti.
Il mercante non badò a spese pur di surclassare i Medici, che riuscirono a entrare in possesso dell'opera nel 1472, dopo la morte di Pitti. Oggi il palazzo è stato trasformato in sede museale con diverse importanti collezioni di dipinti e sculture, oggetti d’arte, porcellane e una galleria del costume. Alle spalle del palazzo si estende il meraviglioso Giardino di Boboli, uno dei primi "giardini all'italiana" popolato di statue antiche e rinascimentali, fontane, architetture naturali e grotte artificiali.
Il palazzo si trova in Piazza Pitti. Per info su costi e accessi alle singole collezioni: sito ufficiale

Basilica di Santa Croce


A dare il nome a Piazza Santa Croce è l'omonima basilica fatta erigere dai francescani e oggi presa come esempio di una delle massime realizzazioni dello stile gotico.
A renderla famosa è soprattutto la sua funzione di custode della memoria di importanti sepolture, tra le quali spicca quella di Michelangelo, “protetta” da tre sculture che rappresentano Pittura, Scultura e Architettura. A Santa Croce c'è anche la tomba di Galileo Galilei e il cenotafio di Dante, le cui spoglie riposano però nella Tomba di Dante a Ravenna, dove morì in esilio. Ancora, nella Basilica di Santa Croce troviamo le tombe di Vittorio Alfieri, Antonio Canova, Niccolò Machiavelli, Gioacchino Rossini e Ugo Foscolo, mentre in fondo alla basilica ci sono le cappelle affrescate da Giotto con le Storie della Vita di San Francesco.
La chiesa è stato anche un luogo cruciale nella storia della città: la Cappella dei Pazzi, ad esempio, è stata testimone dell'omicidio di Giuliano de Medici e del ferimento di Lorenzo il Magnifico, e ora è custode del Crocifisso di Cimabue.
Il complesso monumentale di Santa Croce comprende la basilica, la Cappella Pazzi, i chiostri, il Cenacolo e gli spazi del convento, visitabili secondo un percorso accessibile a pagamento (il biglietto intero costa 8 €, ridotto 6 €). Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Santa Croce.

Palazzo Medici Riccardi


II Palazzo Medici Riccardi fu costruito dal Michelozzo a partire dal 1444 su incarico di Cosimo Il Vecchio. È stato la prima residenza di rappresentanza della potente famiglia dei Medici e anche il primo palazzo privato in stile rinascimentale del capoluogo toscano.
Nei secoli ha ospitato appuntamenti importanti come le nozze di Lorenzo de’ Medici con Clarice Orsini (1469) e una parte dei festeggiamenti istituiti per le nozze di Cosimo I ed Eleonora di Toledo, nel 1539.
Qui non vissero solo i Medici (Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico, tra gli altri), ma vi lavorarono artisti del calibro di Donatello, Michelangelo e Botticelli. Nel 1659 il palazzo fu venduto al marchese Gabriello Riccardi, che lo ampliò e ne modificò gli interni.
Il percorso di visita consente oggi di esplorare l'edificio in tutto il suo splendore, ammirando i giardini interni, gli affreschi di Benozzo Gozzoli e la straordinara Galleria degli Specchi.
Palazzo Medici Riccardi si trova in via Cavour n°1, nel centro storico di Firenze, a pochi passi dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, ed è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Palazzo Medici Riccardi.

Loggia del Mercato Nuovo e Fontana del Porcellino


Il soprannome della Loggia del Mercato Nuovo è quello di Loggia del Porcellino. Il perchè è semplice: il punto più famoso della Loggia, costruita verso la metà del Cinquecento in via Calimala e via Porta Rossa per distinguerla dalla Loggia del Mercato Vecchio di Piazza della Repubblica è, dal 1640, la Fontana del Porcellino.
A dire il vero, il monumento riproduce un cinghiale, copia dell'opera secentesca di Pietro Tacca (oggi al Museo Stefano Bardini), che ne ha tratto il profilo da un'opera romana in marmo conservata agli Uffizi.
Leggenda vuole che toccare il naso del cinghiale porti fortuna; per questo la statua, in quel punto, brilla.
Un altro dettaglio legato alle tradizioni popolari è la pietra dello scandalo o dell'acculata, un cerchio di marmo bicolore posizionato nel centro della Loggia e visibile quando non ci sono le bancarelle. La pietra riproduce una delle ruote del Carroccio, simbolo della Repubblica fiorentina. Proprio in questo punto, durante il Rinascimento, venivano puniti i debitori insolventi buttandoli con le natiche al vento sulla pietra, da cui il nome l'acculata.

Abbiamo raccontato alcune storie dei principali punti d'interesse di Firenze, ma il percorso fra le meraviglie della città toscana non finisce certo qui. L'elenco è ancora lungo: il David di Michelangelo, ad esempio, aspetta i visitatori nella Galleria dell'Accademia, mentre Piazzale Michelangelo continua a offrire una delle visioni più suggestive di Firenze, da apprezzare ancora di più sorseggiando un buon calice di Brunello, Chianti o Rosso di Montalcino.
È incredibile come ad ogni angolo ci sia qualcosa da scoprire o, semplicemente, da vivere.  Per il prossimo viaggio, allora, tornare a considerare l'Italia è il modo migliore per ripartire tutti.

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