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Veroli (Lazio): cosa vedere nella cittą della Ciociaria sui Monti Ernici

Veroli, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Veroli dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Fra i monti Ernici – di cui sono titani Monte Scalambra e Monte San Giacomo - splende come un gioiello qual è, connubio felice di storia, arte e cultura intrecciate insieme in un sogno urbano chiamato Veroli, città di oltre 20.000 abitanti fra le più ricche realtà della Ciociaria e, in particolare, della provincia di Frosinone.

Storia

Il subappennino laziale, comprensorio che si pavoneggia fra mille attrazioni naturalistiche, su tutte le Grotte di Collepardo, può dunque contare su una perla che riluccica sin dalla sua fondazione avvenuta nel primo millennio a.C. sotto il segno degli Ernici, popolo che non mancò di fortificare l’insediamento per mezzo di una spessa cinta muraria poligonale cui si aggiunsero torri merlate e tre accessi costituiti da Porta Romana, Porta Napoletana (è un’opera del Settecento) e Porta Santa Croce (XII secolo). La neonata urbs beneficiò dei favori di Roma essendosi alleata con la Città Eterna nella lotta contro Equi e Volsci, tanto che si guadagnò presto il titolo amministrativo di Municipium.

Il legame con l’istituzione ecclesiastica prese corpo progressivamente, fino a che nel Medioevo Veroli fu scelta come sede vescovile, essendo stata molto prima cristianizzata, almeno secondo quanto ci dice la tradizione, da Santa Salome. Si spiega allora la presenza attuale del Palazzo Episcopale (o Episcopio) in Via del Vescovado, fregiatosi della stupenda Sala del Trono in cui sono ritratti in successione i diversi vescovi della città. Si racconta poi che nel 529 d.C. passò da qui San Benedetto, a ulteriore conferma della crescente importanza di Veroli come epicentro urbano dell’evangelizzazione nel Lazio e di cui presero atto papi e imperatori, compreso papa Alessandro III che vi trovò rifugio fra le mura della Rocca di San Leucio, perno del sistema difensivo urbano.

A fronte di questo funzionale sodalizio, ecco che iniziarono a fioccare i luoghi di culto destinati a divenire i più rappresentativi dell’area ciociara, ergo la romanica Chiesa di Sant’Erasmo (custode della tela di Sebastiano Conca raffigurante l’incontro fra il Barbarossa e papa Alessandro III per stipulare la Pace di Costanza) e, soprattutto, l’Abbazia di Casamari eretta nel 1035 per introdurvi l’Ordine Cistercense.

La magnifica Abbazia di Casamari

Sorge a 9 km dal centro, conta un monastero e la chiesa realizzata fra il 1204 e il 1217 con posa della prima pietra da parte del pontefice Onorio III. Ne è derivato un vero monumento che onora materialmente il concetto cristiano, composto da ornamenti d’incredibile armonia, a cominciare dal rosone in alabastro e dal portico a tre arcate, tre come le navate coperte con volte a crociera sostenute da eleganti pilastri cruciformi. Conducono all’altare sopra il quale presiede un fine baldacchino settecentesco donato da papa Clemente XI.

Gli ambienti vivono di una sinergia raramente eguagliabile, collante fra il chiostro a pianta quadrata, la Sala Capitolare, il Refettorio (vi è installato il Museo archeologico), la Pinacoteca e la Biblioteca Statale con i suoi 80.000 volumi (nel Seminario di rione Castello si trova la Biblioteca Giovardiana fondata nel 1773 da Monsignor Vittorio Giovardi, fervente collezionista di manoscritti, incunaboli e libri stampati che oggi costituiscono uno dei più forniti patrimoni librari esistenti nella regione). Chi visita l’abbazia potrà incontrare i monaci che ancora producono liquori e medicamenti naturali.

Cosa vedere a Veroli

Veroli è lo specchio limpido di un’evoluzione storica che non ha avuto fretta di realizzarsi, impiegando secoli in uno sviluppo dall’interno, da un antico abitato espansosi pian piano tramite il moltiplicarsi dei propri rioni e delle proprie attività inerenti gli ambiti commerciale, artigianale, culturale e religioso. Il borgo acquisì fama grazie all’abilità dei suoi abitanti nella lavorazione del rame, del ferro, della ceramica e dei tessuti, e poi non si deve dimenticare l’istituzione della prima scuola pubblica di lettere e retorica da parte dei fratelli Franchi. Nel 1870, ormai pienamente formata e pronta a mostrarsi al mondo in tutta la sua folgorante bellezza, Veroli divenne parte integrante del Regno d’Italia.

Siffatto Comune erge a simbolo della propria centralità il magnifico Palazzo Municipale che spicca in Piazza Mazzoli laddove si dilatava un tempo il foro romano. Quel che si può vedere è una ricostruzione del più vetusto edificio d’epoca medievale, andato distrutto nel XVI secolo a causa di un incendio. All’interno sono da ammirare la Sala Consiliare, il Museo della Civiltà ernica e romana nonché il criptoportico. Nel rione Santa Croce accediamo invece a Palazzo Quinones, insieme di elementi tipici dell’architettura medievale, basta citare il grosso arco a sesto acuto posto all’ingresso principale e una coppia di feritoie che assumono la forma evocativa di un giglio. La struttura prende il nome del cardinale Francisco Quinones, così come la fontana collocata lungo la Passeggiata San Giuseppe.

Palazzo Franchi, sito in Piazza Bisleti, sfoggia un valente portale in marmo e in facciata un balcone in ferro battuto unito a un ampio finestrone. La parte certamente più interessante è il piano nobile, i cui affreschi esprimono il sublime gusto pittorico di Giacomo Manco, Agostino Rinaldi e Luigi Favoriti. Procedendo per via Umberto I si giunge dinanzi a Palazzo Campanari, ampliato nel corso del tempo fino all’ultimo colpo di genio costruttivo, ovvero l’ala a quattro piani presentata da una facciata contraddistinta da ben sei ordini di finestre, alcune delle quali permettono l’illuminazione naturale del salone monumentale ogni modo valorizzato da un grandioso lampadario in vetro di Murano.

Riguardo al novero ecclesiastico ci si è finora limitati a menzionare solo alcuni significativi tasselli. Molti altri rinfrancano l’orgoglio cittadino, per esempio la Basilica di Santa Maria Salome con la sua Scala Santa a 12 gradini in pietra nostrana. La chiesa è piena zeppa di tesori per i quali si sprecano commenti e davanti ai quali si rimane puntualmente estasiati. Difficile non notare la Santa Salome del Cavalier d’Arpino, la cupola affrescata da Giacinto Brandi e il monumento funebre di Francesca Atonia Leni risalente al 1665. Sulla parete di fondo della piccola cappella centrale appare la Deposizione firmata da Antonio Cavallucci di Sermoneta, opera al di sotto della quale è conservata la reliquia della Santa Croce. La Cattedrale di Sant’Andrea custodisce un vero tesoro fatto di oreficeria sacra, reliquie, reliquiari e un gran numero di oggetti liturgici. Architetture minori ma degne di nota la Chiesa di San Paolo e la Chiesa di Santa Maria dell'Olivella.

I dintorni di Veroli

Gite ed escursioni sono vivamente consigliate al Prato di Campoli, pianoro a 1.200 metri di altitudine tappezzato di verdi boschi che offrono frescura e riparo intorno ad apposite aree adibite al ristoro. In alternativa potete recarvi al Park Club, parco acquatico che nella non lontana Alatri attira ogni anno migliaia di persone.

A pochi chilometri da Veroli si ha la possibilità unica di visitare la duecentesca Certosa di Trisulti, originale struttura che dimostra come si possono splendidamente conciliare il gotico e il barocco. Il suo museo serba oggetti di sommo valore, libri antichi e gli affreschi di Filippo Balbi.

Eventi, sagre e manifestazioni

Fra gli eventi culturali organizzati a Veroli sono preminenti i Fasti Verolani, reunion spettacolare di artisti di strada che si danno appuntamento nel centro cittadino durante la prima settimana di luglio. A invadere piazze e strade giocolieri, acrobati, musicisti e funamboli impegnati a intrattenere i turisti. I Fasti Verulani sono invece un raro esempio di calendario romano marmoreo conservato nel cortile di Casa Reali.

Altri appuntamenti irrinunciabili, le fiere del Giglio e Santa Maria Salome a maggio, San Matteo a settembre e Sant’Andrea nel mese di novembre. C’è spazio poi per il suggestivo Carnevale Verolano, la coinvolgente processione del Venerdì Santo, la goliardica Pantasema, l’Infiorata del Corpus Domini presso l’Abbazia di Casamari e un ciclo di rassegne gastronomiche da non perdere, ci riferiamo alla Sagra delle Crespelle, alla Sagra della Moricola e alla Sagra della Ciammella.

Come arrivare a Veroli

Dall’Autostrada A1 MilanoNapoli uscire a Frosinone, imboccare prima la SS dei Monti Lepini, successivamente la SS 155 per Fiuggi fino al bivio per Veroli da cui prosegue la SP Verolana Seconda; dalla stazione ferroviaria di Frosinone si procede per Veroli a bordo degli autobus Co.Tra.L; l’aeroporto di Roma Fiumicino è quello di riferimento.
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