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Albano di Lucania (Basilicata): cosa vedere nel borgo del potentino

Albano di Lucania, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Albano di Lucania dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il piccolo e caratteristico borgo di Albano di Lucania sorge a 899 metri d’altezza sul Monte San Leonardo, tra le vette di riferimento delle Dolomiti Lucane entro la provincia di Potenza in Basilicata.

I suoi 1.486 abitanti perseguono da sempre una spiccata vocazione agricola, per cui si vive di semplicità e quotidianità, lontano da qualunque massiccio contesto industriale e nel vivo di una campagna ch’è in sostanza terra di sussistenza brulicante di boschi, pascoli, uliveti e alcuni vigneti.

Storia

Risalire alle origini reali del paese è quanto meno arduo, ma alcune tracce archeologiche ci offrono un barlume di filiera cronologica che parla di antichi popoli. Inoltrandosi nelle zone circostanti l’abitato, si possono rilevare archetipiche vestigia come Rocca Molaria, le particolari vasche scavate nella roccia chiamate palmenti, la Serra di Mezzo dove si narra sia stato registrato un insediamento di Pirro, le cinque grotte della Civita utilizzate in epoca remota come rifugi e le vecchie mura a secco poste a sud-ovest della località. Altri significativi monoliti antichi sono la Rocca del Cappello, il Basento e la Sedia del Diavolo.

Molto più facile ripercorrere le fasi che imposero Albano quale realtà feudale appartenuta nel 1449 ad Antonio Sanseverino e poi, passando da altri feudatari, alla famiglia Ruggiero. Borgo coniugante l’ossimorica coesistenza di eroi patrioti e briganti, cavalcò i moti rivoluzionari ottocenteschi, pervenne all’Unità d’Italia e inviò ai fronti delle due guerre mondiali molti giovani che seppero morire con onore e dignità.

Cosa vedere ad Albano di Lucania

La storia lineare di Albano di Lucania riflette in tutto e per tutto l’essenzialità del suo inserirsi armoniosamente nel contesto lucano, un’armonia gradita a quei turisti (non tantissimi) amanti della tranquillità e dell’arte che ne culla la docile permanenza. Il paese è principalmente legato al culto religioso e agli edifici che occupano parte del suo reticolo urbano, in primis la Parrocchiale di Maria Santissima Assunta (un tempo era intitolata alla Madonna della Neve).

La chiesa è duecentesca nonché romanica, possiede all’esterno un bel campanile in pietra viva con cuspide all’apice e un concerto di sei campane, all’interno tre navate lungo le quali si dispongono ben dodici altari cui si aggiunge il maggiore. Nel corredo artistico sono da annoverare tre dipinti, cioè l’Ultima Cena, la Madonna del Rosario e la Madonna della Neve. Nella Cappella dell’Annunziata è invece conservato un sontuoso quadro dell’Annunciazione, realizzato nel XVII secolo da Antonio Ferri da Tricarico. Altre due strutture aperte al culto sono il Santuario della Madonna delle Grazie (si colloca a ca. 4 km dal centro) e il Santuario della Madonna del Gesù.

Sagre, eventi e manifestazioni

La monotonia del quieto vivere cittadino è per fortuna intervallata nell’arco dell’anno da sentite feste religiose alquanto allegre e pittoresche, e tra di esse occorre ricordare quella di San Rocco (18 agosto), della Madonna delle Grazie (1 e 2 luglio con processione), la Festa di Sant’Antonio Abate (il 17 gennaio si accendono i tradizionali falò) e Sant’Antonio da Padova (il 13 giugno vengono coinvolti anche alcuni animali). In queste occasioni imperversano per le vie bande musicali, artisti di strada e tantissimi fornelli accesi per la cottura dei famosi gnummariedd, ovvero involtini di interiora di pecora e agnello considerati una vera bontà. In chiusura fuochi d’artificio e il lento ritorno a casa dei partecipanti, appagati dagli splendidi momenti trascorsi in convivialità e compagnia.

Un altro bacino di appuntamenti inscrive le attese Notti della Magia in estate e la Festa d’Autunno a fine ottobre. Infine, a dicembre e gennaio è consuetudine da parte delle famiglie del posto celebrare la Festa del Maiale, quindi ciascun nucleo famigliare uccide la bestia suina per ricavarne prosciutto, salsiccia e quant’altro essa ha da offrire in seguito al suo sacrificio. I riti ascritti a questa festa fanno parte della cultura regionale.

Nota a piè di testo: chi è appassionato di giocattoli troverà ad Albano il Museo interattivo del gioco di strada e del giocattolo povero, uno spazio espositivo assai innovativo mirato alla valorizzazione del patrimonio ludico basato sul recupero e la conservazione del giocattolo.

Come arrivare ad Albano di Lucania

Da Potenza occorre prendere in auto la SS 407 Basentana verso Metaponto fino all’uscita dello svincolo di Castelmezzano/Albano di Lucania, successivamente oltrepassare il passaggio a livello e percorrere per 7 chilometri la SP 16 che porta al paese; la stazione si trova sulla linea ferroviaria Battipaglia – Potenza – Metaponto; l’aeroporto di riferimento è quello di Napoli Capodichino, distante 151 km dalla località.

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