Vacanza a Taormina, Aci Castello e Aci Trezza dei Malavoglia

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Condividi Enrico Montanari

L'immagine a corredo di questo diario di viaggio parla da sola e riesce ad esprimere tutta la bellezza di Taormina, una delle località di villeggiatura italiane internazionalmente note. Sospesa tra rocce e mare su un breve terrazzo del Monte Tauro, in uno scenario di bellezze naturali unico per varietà e contrasti di motivi, Taormina è una cittadina di aspetto in gran parte medioevale. ricca di resti archeologici e di monumenti. La splendida posizione, il clima dolcissimo, la signorile attrezzatura turistica ne hanno fatto, come dicevamo, una stazione climatica di fama mondiale, e una delle principali mete di tutti coloro che si recano in Sicilia. Una necropoli dell'VIII secolo a.C. sulla strada per Mola, e varie tracce riconoscibili sotto le successive costruzioni greco-romane, attestano l'esistenza d'una sede di Siculi. La città antica aveva l'acropoli sulla vetta del Monte Tauro e il centro, probabilmente, sulla collina che sorge a nord-est, dove sono ancora adesso visibili i resti del Teatro Greco e del Teatrino Romano. La città moderna (alle spalle della nostra immagine) è sul posto di quella medioevale e ne conserva l'impronta coi molti resti architettonici che la rendono pittoresca. È costituita da un'unica via principale, il lungo corso Umberto I, tagliato da vicoletti; due altre vie, meno importanti, gli sono parallele. L'abitato si allarga verso sud-ovest intorno al Duomo o San Nicolò. Vi è, giustamente rinomata, l'industria casalinga del ricamo, d'antica tradizione. Da ricordare che nei giardini, rigogliosissimi, fioriscono piante subtropicali.

Tra le nostre foto troverete splendido primo piano di Aci Castello, un piccolo centro adagiato sulla spiaggia e dominato da una rupe basaltica che avanza in mare ed è sormontata da un castello merlato. Aci Castello è una frequentata località di villeggiatura estiva. Sulla destra, si possono vedere la piccola spiaggia e il molo, da cui salpano le barche per dirigersi verso le isole dei Cic1opi, raggiungibili in poco più di un quarto d'ora di navigazione. Alle spalle della spiaggia e del molo si vede il centro, che nulla ha perduto della sua caratteristica marinara. Ancora oggi, infatti, Aci Castello è un centro di pescatori. Alle spalle del «vecchio" agglomerato si vedono le nuove costruzioni, quelle sorte per favorire lo sviluppo turistico. Il castello di lava nera fu eretto nel 1076, appartenne a Ruggero di Lauria e fu espugnato nel 1297 da Federico Il d'Aragona; venne restaurato diverse volte; l'ultima fu nel 1935. La rupe sulla quale sorge è particolarmente interessante da un punto di vista geologico.

Questo centro, deve la notorietà al romanzo "I malavoglia", di Giovanni Verga. Si tratta di Aci Trezza, piccolo centro peschereccio, situato proprio di fronte alle isole dei Ciclopi. Dispone di un piccolo quanto caratteristico porticciolo e di una spiaggia (il Lido Galatea) molto frequentata dai turisti. La piccola punta che si vede sulla sinistra separa Aci Castello da Aci Trezza ed è formata da grandi blocchi che l'erosione del mare ha arrotondato e levigato. Come abbiamo detto, Aci Trezza si trova proprio di fronte alle isole (o scogli) dei Ciclopi, che la leggenda vuole lanciati da Polifemo accecato contro Ulisse che cercava di sfuggirgli.
Il più grande e imponente è alto settanta metri, è costituito da splendidi prismi basaltici ed è sormontato da un cappello d'argilla metamorfosata. Gli altri scogli (o faraglioni), anch'essi di basalto prismatico, presentano incrostazioni calcaree che dimostrano l'emersione recente.

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