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Ficarolo (Veneto): cosa vedere nella cittadina sul fiume Po

Ficarolo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ficarolo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Ficarolo è un piccolo comune della provincia di Rovigo, situato sulla sponda del Po che segna il confine tra Veneto ed Emilia-Romagna. Siamo nel cuore della Pianura Padana, in un territorio prevalentemente agricolo dove fino al Novecento era fiorente l’attività di produzione dello zucchero.

Storia

Si hanno testimonianze scritte dell’esistenza di Ficarolo a partire dal X secolo, anche se alcuni storici lo fanno risalire addirittura al periodo romano. Il suo nome è indissolubilmente legato alla famosa rotta di Ficarolo, una terribile alluvione che nel 1152 cambiò il corso principale del Po portando alla creazione di un nuovo ramo (si suppone in realtà che si trattò di una serie di diverse rotte nell’arco di circa 20 anni).

In epoca tardomedievale e rinascimentale Ficarolo rimase sotto il controllo del Ducato di Ferrara nonostante battaglie e assedi, per finire in seguito nelle mani dello Stato Pontificio (1598). Nei secoli successivi cambiò ancora i propri riferimenti amministrativi, ma sempre rimanendo emiliana fino a quando nel 1815 il Congresso di Vienna cambiò i confini del Polesine di Rovigo: Ficarolo entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto e passò alla provincia di Rovigo. Nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza, il Veneto fu ceduto all'Italia, ma i confini tra Veneto ed Emilia non cambiarono più e Ficarolo rimase in provincia di Rovigo.

Nel Novecento, a partire dal secondo dopoguerra, Ficarolo ha visto una progressiva diminuzione del numero di abitanti, passando dagli oltre 4700 del periodo bellico agli attuali 2100.

Cosa vedere a Ficarolo

Nonostante le ridotte dimensioni del paese, a Ficarolo ci sono alcuni punti d’interesse da scoprire. È certamente il fiume il grande protagonista del territorio, ma una passeggiata nel borgo permette di conoscerne anche gli edifici più significativi.
  • Chiesa arcipretale di Sant'Antonino martire: costruita a partire dal 1773, rimase per lungo tempo incompiuta. La sua facciata neoclassica, infatti, fu ultimata solo nel 1913. La chiesa ospita alcune opere d’arte religiosa come una Madonna del Rosario del pittore ficarolese Ercole Sarti (XVII secolo) e il busto di monsignor Giovanni Pellegatti Ricci dello scultore Augusto Sanavio (1912). L’altissimo campanile (circa 75 metri, compresa la croce) fu costruito qualche anno dopo il corpo principale della chiesa: risale infatti al 1777 ed è noto anche con l’appellativo di "Torre di Pisa del Veneto" a causa della sua forte inclinazione (2,8°), visibile anche a occhio nudo. Per rapporto tra pendenza e altezza in Italia è secondo solamente alla Torre di Pisa.
  • Oratorio della Beata Vergine del Carmine: venne realizzato nel XIX secolo. Al suo interno custodisce le statue di alcuni santi e dipinti dei quattro evangelisti.
  • Villa Giglioli: questa villa cinquecentesca con annesso parco è stata in passato sede del Municipio, per poi diventare sede distaccata del Conservatorio "Venezze" di Rovigo, oltre a essere location di mostre ed eventi.
  • Ex zuccherificio: tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo venne costruito dai conti Giglioli e rimase in funzione per buona parte del Novecento, prima di essere chiuso negli anni Ottanta. Come per altre strutture analoghe sparse per la provincia (e più in generale nella Pianura Padana), è un suggestivo esempio di archeologia industriale nell’ambito degli zuccherifici abbandonati.
  • Quercia monumentale e Madonna di Bassantina: nei pressi dell’incrocio tra Via Roma e Via delle Regioni, questa grande quercia appartiene alla specie Quercus Robur, ovvero la Farnia. L’esemplare di Ficarolo è classificato come albero monumentale protetto dalla Regione Veneto, con un’età stimata in circa 200 anni e un diametro del fusto di oltre 2 metri per una circonferenza di 6,60 metri, e un’altezza complessiva dell’albero di 28 metri. Alcuni eventi meteorologici estremi nel 2018 hanno causato la rottura di uno dei due rami principali. In seguito, l'11 luglio 2020 un violento temporale ha spezzato anche il secondo ramo principale. Attualmente è presente il grande fusto con un piccolo ramo secondario. Sulla quercia si trova anche la cosiddetta Madonna di Bassantina, una copia della Madonna di San Luca, posizionata qui almeno dalla fine del XIX secolo come“ex voto” di ringraziamento voluto da un signorotto locale, che nel proprio testamento espresse la volontà che anche in futuro i padroni dei terreni adiacenti lasciassero si impegnassero a lasciare lì la statua. Nonostante ripetuti danni e furti compiuti periodicamente, dal 2002 una nuova statua è stata posizionata sull’albero. La statua della Madonna, opera del Maestro Renato Mazzali, è stata risparmiata dalla forza delle tempeste degli ultimi anni.
  • Monumento ai Caduti: nel giardino davanti alle ex scuole elementari sorge questo monumento che omaggia i ficarolesi militari e civili periti nel corso delle due guerre mondiali. Sulla sommità è adagiata una scultura che raffigura un soldato morente sostenuto dalla Patria, (rappresentata da una donna). Sui lati del monumento sono adagiate alcune lapidi che riportano i nomi di caduti e dispersi, sia militari che civili, delle due guerre mondiali. Due ulteriori lapidi omaggiano, rispettivamente, Bruno Levi (morto ad Auschwitz nel 1944) e tre giovani trucidati dal regime nazifascista nel settembre del ‘44.
  • Fiume Po: il fiume più lungo d’Italia scorre accanto all’abitato che da sempre vive uno stretto rapporto con esso. Oltre a modellare il territorio, il Po ha dato vita anche un prezioso ecosistema nel quale vivono numerose specie animali e vegetali. Il panorama offerto dal Po, soprattutto al tramonto e nei periodi di piena, lo rende una meta imperdibile per molti turisti, soprattutto per chi ama fare foto naturalistiche, o semplicemente per chi vuole fare una gita a piedi o in bicicletta lungo i suoi argini. Nel 2019 l’UNESCO ha proclamato il tratto mediano del Po Riserva MAB con la denominazione Po Grande. È un’area che include 85 comuni in tre regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto); il tratto ficarolese del fiume vede così riconosciuta a livello mondiale l’unicità della biosfera e dell’ecosistema.

Eventi e sagre a Ficarolo

La Fiera di Ficarolo, nota anche con il nome di Fiera della Beata Vergine del Carmine, è un appuntamento irrinunciabile dell’estate. In autunno, invece, la tradizionale castagnata del 1° novembre celebra uni dei sapori per eccellenza di questa stagione. Da non perdere, infine, il Carnevale di Ficarolo.

Come arrivare

La strada di riferimento per arrivare a Ficarolo è la SR6 Eridania, che collega il paese alle vicine località della provincia di Rovigo e di Mantova, ma anche allo stesso capoluogo e a Ferrara grazie all’intersezione con la SS16. Ficarolo è inoltre collegata a Bondeno (FE) da un ponte sul fiume Po (SP86).
Per chi si muove in treno, Ficarolo è servita dalla stazione di Stellata-Ficarolo, (linea Suzzara-Ferrara). La stazione si trova sulla riva destra del Po, nel territorio comunale di Bondeno.
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