A incorniciarla ci sono tre regni dalla storia ricca e di indiscutibile bellezza, quali la Toscana, l’Umbria e le Marche; tra di esse, viziata e coccolata dal panorama che si mostra splendido in ogni direzione, sorge la cittadina toscana di Sansepolcro, gioiello della provincia di Arezzo popolato da circa 16 mila abitanti. Anticamente noto come Borgo del Santo Sepolcro, il paese è il centro più popoloso della fetta toscana dell’Alta Valle del Tevere, e alla vivacità dei suoi abitanti unisce una cultura affascinante, tradizioni genuine e la propensione all’arte che caratterizza queste terre meravigliose.
Il borgo toscano è situato a 330 metri di altitudine, perfettamente fuso con l’ambiente naturale della zona, e si adagia su un tappeto morbido di colline. A ovest, a vegliare sulla sicurezza del borgo, si innalza maestosa la catena preappenninica, e a est si fanno ammirare gli ancora più affascinanti Appennini. Qui, tra rilievi dolci e picchi più aspri, a un passo dal letto placido del Tevere, Sansepolcro assorbe sornione le carezze di un sole generose, che insieme alla posizione geografica ottimale regala al paese un clima piacevolissimo.
Clima e quando andare
Solo il periodo invernale può diventare piuttosto freddo, spruzzando di neve le cime delle alture, mentre la primavera si rivela un po’ capricciosa, e prima di cedere il passo al sole estivo si diverte a sorprendere la campagna con dei temporali scroscianti. Le temperature medie, in generale, sono piuttosto miti: in gennaio, il mese più freddo, si va da 0°C a 9°C, mentre in luglio si passa dai 15°C ai 30°C. Le piogge, scarse nei mesi più caldi, raggiungono il picco massimo in febbraio, quando si presentano in media per 9 giorni sul totale. Il periodo migliore per un visita va da metà maggio ad inizio di ottobre.Cosa vedere a Sansepolcro
Sono questi gli effetti speciali che accarezzano uno scenario splendido, il palcoscenico curato ad arte del centro cittadino. Qui, come in una scenografia perfetta, si susseguono le dimore antiche e i palazzi dei nobili, le case in pietra e i monumenti intrisi di storie passate. Tra i luoghi imperdibili di Sansepolcro c’è senza dubbio la casa di Piero della Francesca, il celebre pittore umanista, che se la fece costruire in pieno Quattrocento secondo gli stilemi raffinati e leggeri dell’epoca. Simile per certi aspetti al Palazzo Ducale di Urbino, la casa è oggi sede della Fondazione Piero della Francesca, un centro di studi e ricerche sulla realtà rinascimentale italiana.Ben diverso è l’impatto della Fortezza Medicea, un’architettura militare massiccia che si presenta fiera e imponente, incutendo un po’m di soggezione. Opera dell’architetto Giuliano da Sangallo, la struttura ingloba al suo interno elementi architettonici militari di precedente realizzazione, e il punto di maggiore impatto è il puntone del Belvedere. Oggi il maniero è proprietà privata. Come in ogni antico borgo che si rispetti, anche a Sansepolcro non mancano le bellissime chiese, tra cui spicca la Cattedrale di Via Matteotti. L’immagine che possiamo ammirare ora è frutto dei rifacimenti attuati nella prima metà del Trecento, quando si decise di intervenire sull’abbazia camaldolese dell’XI secolo intitolata a San Giovanni Evangelista. Descritta dagli studiosi come “struttura romanica di proporzione gotica”, è lo scrigno maestoso di opere d’arte importanti, realizzate dal Perugino, da Bartolomeo della Gatta e da Santi di Tito, e in particolare c’è un crocifisso ligneo detto “del Volto Santo”, risalente al X secolo.
Un altro edificio di culto interessante è il complesso di San Francesco, composto da chiesa e convegno siti in Piazza San Francesco. Di fattura trecentesca, la struttura conserva la facciata originaria costituita da grossi blocchi di pietra, e il famoso campanile spesso raffigurato nei dipinti di Piero della Francesca. L’interno è invece completamente ristrutturato, ma rimane un altare in pietra del 1304. Nel convento annesso, anch’esso del Trecento, visse Luca Pacioli.
A Sansepolcro sono molto numeroso anche i musei, come se il patrimonio culturale locale fosse troppo consistente per essere abbandonato a sé stesso, ma meritasse al contrario una grande opera di valorizzazione. Vale dunque la pena di visitare il Museo Civico di San Sepolcro, con alcuni capolavori di Piero della Francesca come l’opera matura de La Resurrezione, definito da alcuni storici dell’arte “il miglior dipinto del mondo”. Qui sono anche esposti il Tesoro della Cattedrale, numerose opere scultoree e innumerevoli stampe di pregevoli artisti.
Da vedere anche il Museo della Resistenza, un centro di studi e documentazione sulla Resistenza al nazi-fascismo; il Museo della Vetrata, allestito nell’ex-chiesa di San Giovanni Battista, e l’Aboca Museum, con sede a Palazzo Bourbon del Monte.