La Sardegna è piena di posti meravigliosi, dalla Costa Smeralda all’incantevole capo meridionale. Nel mezzo c'è anche un luogo che negli anni ha saputo velocemente trasformarsi da esiguo borgo di pescatori a suggestiva località balneare. Parliamo di San Giovanni di Sinis, appendice marina del Comune di Cabras, in provincia di Oristano, sulla costa centro-orientale sarda, che è un ventaglio aperto di paesaggi onirici e coste frastagliate.
La Penisola del Sinis è area tutelata e nei pressi di San Giovanni il comprensorio naturalistico offre dune sabbiose e panorami marini che convivono ormai da secoli con alcune costruzioni storiche, come la torre spagnola in arenaria voluta da Filippo II di Spagna nel periodo compreso fra il 1580 e il 1610 a difesa delle incursioni dei pirati saraceni o l'eterna città di Tharros. Ma andiamo con ordine.
La chiesa di San Giovanni
È la splendida chiesa di San Giovanni il principale punto di riferimento che identifica il villaggio.L'antico edificio sorge su un’area cimiteriale in origine pagana e successivamente cristiana. Il nucleo centrale della chiesa si è sviluppato da un originario edificio a croce greca iscritta in un quadrato e risale probabilmente al VI secolo d.C.; in seguito, tra il IX e l’XI secolo, la struttura subì una radicale trasformazione e il riusultato di quegli interventi è visibile nelle forme odierne.
Durante recenti lavori di restauro è emerso al di sotto della chiesa e a sud della stessa un preesistente edificio con abside orientata a est. Per la presenza nell’area di numerose sepolture - tra cui diversi sarcofagi ancora presenti sotto al pavimento - si ritiene che quei resti murari si riferiscano a una basilica funeraria paleocristiana.
Le spiagge
Per i turisti è soprattutto il mare a catturare l’attenzione: a disposizione ci sono ben 2 km di spiaggia sabbiosa fra Funtana Meiga e l’antica Tharros, quest'ultima già sulla lingua di terra del promontorio di Capo San Marco.Più in generale, nei 30 km di litorale protetto del Sinis, si susseguono una dopo l'altra località e spiagge da sogno: c'è l’isola di Mal di Ventre circondata dalle tonalità turchesi del Mediterraneo, e ancora le spiagge di Is Arutas, Mari Ermi e Maimoni. Ne parliamo più approfonditamente nel nostro articolo sulle spiagge più belle della Penisola del Sinis.
Siamo nel paradiso dei subacquei e degli appassionati di snorkeling, diving e pesca. Qui gli amanti dello sport praticano anche il surf, visto che le acque si presentano a volte turbolente, spumeggianti quanto basta per solcarne il movimento causato da venti di maestrale.
L'area archeologica di Tharros
Il Sinis è ua terra abitata da millenni, dove molte civiltà hanno lasciato tracce del loro passaggio fin dal Neolitico e dall'Età Nuragica. A San Giovanni di Sinis, in particolare, appena a sud dall'abitato, sul promontorio che trermina con Capo San Marco, i Fenici fondarono la città di Tharros a l’VIII e il VII secolo a.C. nel luogo in cui già sorgeva un precedente insediamento nuragico.Affacciata sul mare, l'area archeologica è oggi uno di quei luoghi che meriterebbe da solo un viaggio in Sardegna. Oltre al paesaggio indiscutibilmente spettacolare, una visita completa permette di scoprirne la storia a partire dai primi abitanti dei nuraghi fino all'XI secolo d.C., quando fu abbandonata. Ne parliamo più approfonditamente nel nostro articolo sul sito archeologico di Tharros.
Nei dintorni
La storia e l'antichità sono ovviamente anche il pretesto per qualche suggestiva escursione: sullo stesso promontorio dove sorge Tharros svettano due antiche torri spagnole, rispettivamente la Torre di San Giovanni e la Torre Vecchia, costruite tra il XV e il XVII secolo, da dove si può godere di un panorama impagabile sul mare aperto, sulla costa e sul Golfo di Oristano.Nei pressi di San Giovanni ci sono molti luoghi che ben si prestano a una visita: uno di questi è il villaggio abbandonato di San Salvatore di Sinis, già location cinematografica per produzioni western, mentre per chi ama la natura ci sono gli stagni di Cabras e Mistras, veri paradisi del birdwatching.
Per gli appassionati della storia è doverosa una visita al Museo Civico di Cabras, che accoglie reperti provenienti dagli scavi di tutto il Sinis (tra cui alcuni oggetti rinvenuti a Tharros) e soprattutto le emblematiche statue in pietra dei celeberrimi Giganti di Mont’e Prama.
Come arrivare a San Giovanni di Sinis
L’aeroporto di riferimento si trova a Cagliari e da qui ci si muove in auto lungo la SS 131 in direzione Sassari, si esce a Oristano Sud/Santa Giusta e si prende la SP 56 fino a Cabras, dove sono presenti le indicazioni per San Giovanni di Sinis.Per raggiungere San Giovanni di Sinis conviene avere a disposizione un’auto per muoversi liberamente tra le campagne fino a raggiungere la costa.