Belluno, visitare la 'porta delle Dolomiti'

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Condividi Gianluca Galanti

La Porta delle Dolomiti, così si potrebbe definire Belluno, cittadina di 35.000 abitanti e capoluogo di provincia del settore alpino del Veneto, nonché importante centro della valle del Piave, che sorge alla confluenza dello stesso fiume con il torrente Ardo.

Città di Dino Buzzati, grande scrittore e giornalista del XX secolo, che la descrisse magistralmente nel testo “La mia Belluno”, la località sorge in posizione rialzata, su una sorta di terrazza che domina il corso del fiume e che ha reso questo paesone nel corso dei secoli un luogo strategico nei commerci tra le valli alpine e le signorie della pianura veneta – Treviso e Venezia in primis – oltre che a rivelarsi fondamentale per salvaguardare il centro abitato dalle alluvioni del Piave.

Storia

Alcune popolazioni celtiche si insediarono in questa zona già nel V secolo a.C., ma è soprattutto in epoca medievale che la città diventa un libero comune, prima che le signorie prendano il sopravvento.
Nel 1404, dopo secoli di scontri e violenze dovuti, passa sotto il dominio di Venezia, dove prospera e si sviluppa.

In epoca più recente, nel XX secolo, le montagne bellunesi ospitano loro malgrado le battaglie della Prima Guerra Mondiale, mentre durante il secondo conflitto mondiale Belluno si distingue per attività partigiana nella lotta contro il nazifascismo, ottenendo anche il riconoscimento della medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza.

Cosa vedere a Belluno

Il centro storico di Belluno è elegante e accoglie diversi punti d’interesse per i visitatori.
Di seguito riportiamo i principali.

Dintorni di Belluno

I dintorni di Belluno offrono spunti interessanti, specialmente per gli appassionati di natura: ai piedi del Col Visentin, ad esempio, troviamo il Nevegal, una stazione sciistica dove dedicarsi agli sport alpini.
Dirigendosi verso Ponte nelle Alpi e poi verso sud, in direzione di Conegliano, si può raggiunge il Lago di Santa Croce, uno spettacolare specchio d’acqua dolce incastonato tra le montagne, considerato tra i laghi più belli del Veneto.

Belluno non è solo la porta d’accesso alle Dolomiti, ma anche alla regione storica del Cadore, che occupa la porzione settentrionale della provincia bellunese, nella zona in cui si incontrano il Veneto, il Trentino-Alto Adige, il Friuli Venezia-Giulia e l’Austria.
Paesi come Auronzo di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Selva di Cadore, Sappada (dal 2017 passata alla provincia di Udine, in Friuli) e Cortina d’Ampezzo fanno infatti parte del Cadore geografico, un territorio che conserva peculiarità storiche, culturali e linguistiche ben definite.

Tra le montagne bellunesi si trovano anche alcuni delle principali località sciistiche del Veneto, che in estate si trasformano in una meta perfetta epr gli amanti delle passeggiate nei boschi alla ricerca di funghi, trekking, arrampicate e giri in mountain bike.

La provincia di Belluno è anche tristemente nota per il disastro del 9 ottobre 1963, quando una frana si staccò dal Monte Toc finendo nel lago contenuto dalla Diga del Vajont. Tracimando, l’acqua scese a valle travolgendo e distruggendo tutto ciò che incontrava lungo il suo tragitto a valle, radendo al suolo l’abitato di Longarone e uccidendo 1917 persone.
Ancora oggi a Erto, uno dei paesi compresi nel territorio del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, si trova la Diga del Vajont. A memoria di quella tragedia è stato allestito il museo del Vajont, visitabile presso il Centro Visite del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane di Erto e Casso. Oltre al museo, il pubblico può camminare sui primi 20 metri del coronamento della diga con visite guidate organizzate dal Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.

Eventi e manifestazioni

Ogni anno, due domeniche prima della Pasqua, si tiene a Belluno la Sagra dei Fisciòt, che accompagna la Festa della Madonna Addolorata, un evento religioso che ebbe origine nel 1716.
Per l’occasione la processione della statua della Madonna dei Sette Dolori, che è solitamente custodita presso la Chiesa di Santo Stefano, percorre le strade del centro.
Attualmente il significato religioso della festa ha lasciato molto spazio al carattere ludico e commerciale della Sagra dei Fisciòt, ma rimane sempre uno degli appuntamenti più attesi del calendario locale.

A novembre si celebra invece San Martino, patrono della città, con un mercatino dell’antiquariato e e degustazioni accompagnate da vino novello e, negli stessi giorni, anche l’Ex Tempore Internazionale di Scultura su Legno, con la partecipazione di artisti provenienti da tutta Italia.

Come arrivare

Si può raggiungere Belluno passando da Treviso grazie all'autostrada A27, che collega Venezia con l'alta valle del Piave, fino alla zona di Ponte delle Alpi, dove termina l’autostrada e comincia la SS51, da dove si seguono le indicazioni per Belluno sulla SP1.

A Belluno si trova anche una stazione ferroviaria, situata appena a nord del suo centro storico, accanto alla quale sorge anche la stazione degli autobus.
I principali aeroporti nelle vicinanze sono il “Canova “di Treviso (85 km) e il “Marco Polo” di Venezia (97 km)

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