Non è facile definire un cuore delle Dolomiti, i massicci sono così numerosi e talmente attraenti che è praticamente impossibile stabilire un primato. Di certo però le montagne comprese tra la zona della Marmolada ed il comprensorio di Arabba costituiscono uno dei luoghi più spettacolari dei cosiddetti Monti Pallidi: qui al suo interno si erge la montagna più alta in assoluto, Punta Penia posta a 3.343 m sul livello del mare, oltre che contenere parte del celebre percorso del Sella Ronda, uno degli anelli di sci alpino più celebri al mondo. In totale gli amanti della neve hanno a disposizione quasi 90 km di piste, tutte corredate da alcuni dei più suggestivi panorami dell'intera catena alpina. Il comprensorio fa comunque parte anche del Dolomiti Superski.
Arabba (Reba in ladino) si trova alla testata della valle del torrente Cordevole, ed è sorta a circa 1600 m di quota, all'incrocio delle strade che scendono dal Passo Pordoi e dal Passo di Campolongo. Fa parte del comune di Livinallongo ed attualmente conta una popolazione di poco meno di 300 abitanti, numero che lievita durante la stagione sciistisca, che va in genere da dicembre ad aprile. E' anche una cittadina famosa tra gli appassionati di cicloturismo che da qui transitano cercando di emulare i professionisti del Giro d'Italia che qui hanno duellato scendendo dai vicini tornanti durante i tapponi dolomitici.
Partendo da Arabba si possono utilizzare diversi impianti. Se si vuole provare il Sella Ronda, si può scegliere il percorso “antiorario”, utilizzando la seggiovia che sale al monte Burz, e da qui attraverso il Pian Boè si sale al Bec de roces a al Passo Campolongo. Oppure se si sceglie di compiere il loop in senso orario si deve salire al Portados con la seggiovia, o in funivia alla Porta Vescovo (da cui di domina in splendida vista la Marmolada e il Gruppo Sella) e poi scendere al Pont de Vauz dove salire con seggiovia al Passo Pordoi.
Per congiungersi alla parte meridionale del comprensorio e quindi con le piste della Marmolada, si può invece utilizzare la telecabina che sale al Pescoi, e poi i collegamenti successivi che culminano ai 2.370 m del Passo Padon. Da qui una pista rossa scende al passo Fedaia con impianti che salgono sulla parte basse della Marmolada, mentre se si vuole puntare alla vetta della Punta rocca (3.269 m), si deve scendere con pista blu fino a Malga Ciapela.
La Marmolada era un tempo anche luogo dove praticare lo sci estivo, ma le condizioni peggiorate del ghiacciaio (causa i cambiamenti climatici) hanno imposto una cessazione dell'attività estiva. E' una montagna splendida, detta anche la regina delle Dolomiti, anche se paradossalmente i suoi calcari non sono di tipo dolomitico. Resta comunque l'imponenza di questo massiccio dalla cui cima si gode di uno spettacolare panorama che abbraccia tutti i gruppi Dolomitici, fino al Brenta e i massicci di Ortles e Cevedale ad ovest. Sulla Punta Rocca si trova un cappella che costudisce la “Regina delle Dolomiti” una Madonna che venne consacrata da Papa Giovanni Paolo II, noto amante della montagna e dello sci. Da notare che dalla cima a Malga Ciapela ci sono oltre 1800 m di dislivello, una lunga discesa (12 km) lungo la pista Bellunese, capace di emozionare, specie nel primo tratto, anche gli sciatori più smaliziati.
Malga Ciapela si trova a 1.446 metri di altitudine, proprio al termine della “Bellunese”. Questa storica pista è considerata una delle più belle delle Alpi e di conseguenza del mondo. Per percorrerla si deve salire la funivia della Marmolada fino alla cima del terzo troncone. Il tempo perso nella salita dei 3 livelli viene poi ripagato da una discesa lunghissima, dapprima lungo il ghiacciaio più vasto delle Dolomiti, con i primi 1300 metri di dislivello davvero spettacolari. Tra l'altro la pista non è mai particolarmente affollata visto l'esigua portata oraria della funivia che sale a Punta Rocca (90 sciatori/ora). Poi da quota 2.000 circa la pista si allarga e riduce la pendenza, per una sciata più rilassata di ritorno a Malga Ciapela.