San Vigilio di Marebbe (Alto Adige): sci e natura nelle Dolomiti

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Condividi Samuele Pasquino

La prima grande curiosità eclatante che la piccola San Vigilio – frazione del comune altoatesino di Marebbe in provincia di Bolzano – sfoggia con fierezza è legata al territorio esclusivo in cui sorge, ovvero la Val Badia, area compresa nella cosiddetta Ladinia ch’è la principale e unica roccaforte dell’idioma ladino, lingua d’estrazione romanza parlata ormai da una manciata di persone.

Tale particolarità distintiva rende questo paesino estraneo a qualunque logica legata al caos, nonostante si segnali il fatto che la frazione è divenuta nel tempo un’importante e gettonata stazione sciistica grazie alla sua posizione privilegiata, forte di 100 km di piste, 200 cannoni sparaneve e 12 impianti di risalita utilizzati soprattutto nel 1998, anno di competizioni di sci alpino a livello europeo.

San Vigilio si colloca infatti a un’altitudine di ben 1.200 metri entro una conca delimitata dal Plan de Corones, dal Pizzo delle Pietre e dal Paraccia a destra, mentre sul versante sinistro dominano il monte Pares e il Piz de Plaies.

Le montagne intorno a St. Vigil

Una simile corona montana sorride apertamente agli amanti delle scalate o delle semplici escursioni a piedi prevedendo stimolanti dislivelli, pendici ad alto tasso floristico e cornici davvero esuberanti per bellezza e fascino, tra le quali si snoda la celeberrima “Via della Pace”, un lunghissimo sentiero percorribile in ca. 6 ore a un dislivello di oltre 1.000 m che attraversa zone pullulanti di avamposti bellici creati da austriaci e italiani nel corso della Prima Guerra Mondiale.

Un panorama dolomitico del genere fa proprio accapponare la pelle e rizzare i peli per l’emozione di trovarsi in un eden alpino di notevole impatto visivo, aggraziato da un silenzio sacro che accarezza sacche di docile vuoto e latente meditazione. Locus miliare in questo contesto di naturalistico avviluppamento è rappresentato fieramente dal Parco Fanes-Sennes-Braies, fondato nel 1980 e oggi occupante una superficie complessiva di 25.680 ettari, estensione tale da renderlo uno dei parchi certamente più vasti del Trentino Alto Adige.

Qui le montagne, recanti immense porzioni di roccia d’origine giurassica e cretacea, arrivano quasi a sfiorare il cielo con picchi di oltre 3.000 metri adombrando parentesi lacustri come Braies e Dobbiaco ma anche Limo, Piciodel e Rufiedo, circondati a loro volta da manti di conifere in grado di ospitare, in virtù del loro specifico carattere boscoso, caprioli, cervi, marmotte, tassi e volpi, ai quali s’aggiungono altre specie come il camoscio, lo stambecco, la lepre e la faina. San Vigilio di Marebbe nutre grande orgoglio per questa proficua vicinanza, tanto da prevedere entro confini un centro visite ad accesso libero, preposto a fornire ai visitatori informazioni dettagliate inerenti le caratteristiche morfologiche e geologiche del parco.

Cosa vedere in centro a San Vigilio di Marebbe

L’hinterland potenzia le attrattive da un punto di vista prettamente territoriale e alimenta il cospicuo bacino di attività da svolgere (corsa, ciclismo, equitazione, motociclismo e raccolta funghi), mentre la località in sé ingloba tutta una serie di reali punti d’interesse turistico aventi ognuno una flebile sfumatura di eccezionalità: in ambito puramente architettonico spiccano la parrocchiale dedicata al culto di San Vigilio (gotica ma ricostruita in stile rococò tra il 1781 e il 1782, con l’unico elemento originale costituito dal campanile cinquecentesco) e il monumento a Caterina Lanz (detta "la Giovanna d’Arco del Tirolo"), impavida figura femminile che, secondo i racconti popolari, avrebbe contrastato nel 1797 un drappello di soldati transalpini brandendo una semplice forca da fieno.

Diceria, leggenda o verità, la storia di Caterina seguita a essere tramandata come esempio di coraggio e dedizione ai principi fondamentali di libertà e orgoglio. Altri edifici di richiamo sono la residenza nobiliare conosciuta come La Gran Ciasa, il castello di Ras e les viles, vale a dire le tradizionali abitazioni ladine.

Eventi e manifestazioni a San Vigilio di Marebbe

Gli appuntamenti più divertenti a cui non mancare sono nell’ordine la Festa di Carnevale il 17 febbraio in frazione e il Festival delle sculture di neve dal 14 al 21 gennaio a Marebbe, dove a marzo è anche di scena il Rock sulla neve. A questi si aggiunga a suggello il Plan Folk Festival, una poliedrica kermesse della cultura giunta alla 10ima edizione e molto partecipata poiché adatta anche ai bambini e posta in calendario dal 27 agosto al 4 settembre per cavalcare l’estate con tanto brio e coinvolgimento passionale.

Come arrivare a San Vigilio di Marebbe

In auto occorre percorrere l’A22 (Autostrada del Brennero) fino al casello di Bressanone; da qui va imboccata la SS 49 della Pusteria verso Brunico fino al bivio di San Lorenzo di Sebato; il passo successivo indica la svolta a destra per la SS 224 della Val Badia; 8 km e si giunge a Longega, dove è necessario infine girare a sinistra per San Vigilio di Marebbe, distante soltanto 4 km.

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