Primavera alle erbe nel Sulcis Iglesiente

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Condividi Lorenzo Lovato

31/03/2009

C’è una terra nel sud-ovest della Sardegna, nel cuore del Mediterraneo, che ha tanto da rivelare, un luogo ancora poco conosciuto, autentico e unico, in grado di regalare ai suoi visitatori sensazioni ed emozioni indimenticabili. È il Sulcis Iglesiente, terra ricca di itinerari suggestivi, dalle dune di candida sabbia finissima alla splendida costa, passando per siti archeologici e minerari, boschi di inattesa bellezza e una macchia mediterranea dai profumi intensi, testimone di una natura ancora selvaggia che in primavera si fa generosa di gustosi frutti spontanei ricchi di virtù salutari.

Risale a tempi antichissimi il gesto di raccogliere i frutti della terra per una sana e completa alimentazione, e ancora oggi sono numerose le erbe spontanee apprezzate in cucina per la preparazione di gustosi piatti o in medicina per le loro virtù officinali. Il momento più ricco e magico per raccoglierle è la primavera, quando il caldo sole riporta vita e colore nella natura, rallegrando le campagne e inebriando lo spirito col profumo intenso del rosmarino in fiore, del timo, del mirto, del corbezzolo, del cisto e dell’elicriso. Ed è proprio questa stagione di rinascita il momento propizio per guidare il visitatore in un un percorso tra mare e campagna di scoperta e riconoscimento delle erbe selvatiche, aromatiche, mangerecce e officinali, care alla più antica tradizione sulcitana.

Nella zona di mare, in prossimità delle scogliere, una delle piante più diffuse è il Crithmum maritimum, meglio conosciuto come “finocchio di mare”, le cui foglie saporite si gustano in insalata o sott’olio dopo averle sbollentate in acqua e aceto. Allontanandosi un po’ dalla costa si raggiungono terre dalla ricca vegetazione mediterranea, ed è qui che si può cogliere una vera prelibatezza, l’Asparagus acutifolius (asparago selvatico), con cui cucinare ottimi primi o gustose frittate. Nella campagna interna, dove il terreno diventa più umido, bastano pochi passi e tutto intorno la natura è ancora più generosa e regala piante di tarassaco, borragine, ortica, piantaggine, con cui si può preparare la migliore insalata o saporite minestre, essendo tutte piante ricche di virtù salutari.

E ancora, tra le piante che si incontrano più di frequente sulle aree costiere e nell’entroterra, le più comuni sono il rosmarino, ideale per aromatizzare piatti di carne e verdure arrosto, e il finocchio selvatico (Feniculum Vulgares) apprezzato fin dall’antichità per i suoi semi aromatici utilizzati per insaporire una varietà di pietanze, dai dolci di pasta frolla agli insaccati, il cui stelo viene utilizzato al naturale per preparare la tradizionale salamoia nella quale lasciar riposare le olive appena colte.

Il caldo sole di primavera vi invita quindi a chiudere gli occhi e lasciarvi trasportare da tutti gli altri sensi per assaporare e gustare i frutti che avete raccolto passeggiando lungo i sentieri di una terra forte e generosa, che regala prodotti unici, dai sapori intensi, protetti dall’amorevole passione e dall’orgoglioso rispetto della gente del luogo.


A scuola di erbe con le tre B del Sulcis Iglesiente: Bed, Breakfast e Buona cucina
Volete saperne di più sulle erbe spontanee, sul loro utilizzo curativo e magari imparare a cucinarle secondo antiche ricette?
Il Bed & Breakfast “Le Ginestre” vi propone per questa primavera escursioni e attività all’aria aperta, per andare alla ricerca di erbe selvatiche mangerecce, seguire lezioni sulla loro preparazione e raccogliere piante aromatiche da distillazione.
I proprietari del B&B, Paola e Mario, coinvolgono gli ospiti in interessanti e suggestive emozioni botaniche. I corsi di raccolta ed utilizzo delle piante selvatiche ed aromatiche officinali tipiche della macchia mediterranea, come il rosmarino, la lavanda, l’elicriso e la borragine, si alternano a più movimentate proposte di itinerari tra mare e montagna.

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