100 anni dalla riscoperta di Machu Picchu, avvenuta il 24 luglio 1911

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Condividi Enrico Montanari

12/02/2011

Quando l'accademico americano ed esploratore Hiram Bingham III compì il suo viaggio in Perù un secolo fa, le storie che raccolse e rivelò al mondo occidentale, riguardo al passato misterioso del popolo Inca, letteralmente affascinarono il mondo. La notizia della sua "riscoperta" della città perduta di Machu Picchu, situata a 2.500 metri di altitudine, con un racconto irresistibile di una civiltà immersa nella foresta e nelle nuvole, fece rapidamente il giro del mondo con una tale entusiasmo e successo paragonabile a certe news globali diffuse oggi grazie ad internet.

Queste storie portarono alla fama internazionale lo stesso Bingham, e sono stati il fondamento per quella che divenne la sua carriera di successo in politica. Dopo i suoi anni ad esplorare le terre degli antichi Inca, Bingham venne eletto governatore del Connecticut nel 1924 e continuò a servire il Senato degli Stati Uniti per quasi un decennio.

La leggenda di Bingham iniziò sulle cime delle Ande il 24 luglio 1911, 100 anni fa. Lo storico tornò l'anno successivo e da Machu Picchu iriportò decine di migliaia di manufatti che furono depositati presso la Yale University's Peabody Museum. Dopo esattamente un secolo, alcuni di questi manufatti verranno restituiti al Perù, dopo che è stato raggiunto un accordo con la Yale University lo scorso novembre. Bingham ebbe il merito di attirare l'attenzione del mondo su questa scoperta, grazie anche all'uscita di un numero del National Geographic che nel 1913 rivelò tutti i dettagli di quella che Bingham reputava come la grande e più importante rovina scoperto in Sudamerica fin dai tempi della conquista spagnola.

Certo è che il percorso che scoprì Bingham è ancora oggi una delle strade più affascinanti del mondo: la salita a Machu Picchu continua ad evocare immagini di romanticismo, mistero, spiritualità e soggezione. Certo oggi non è più un viaggio così insidioso come 100 anni fa, i precipizi e la giungla vengono prima affrontati in treno, che collega Cuzco fino alla stazione di Machu Picchu. Da li i bus elettrici traghettano i visitatori fino all'ultima salita che conduce alla città reale. Gli Inca scelsero questo luogo magico per cercare di essere più vicini possibile al sole, e la spettacolarità della città sovrastata dalla montagna e dal cielo è di rara suggestione. Non sorprende che un tale luogo abbia ispirato film di Hollywood e alcuni cartoni animati della Disney.

Machu Picchu fu costruita per l'Imperatore Inca Pachacuti che era un governante straordinario del suo popolo, una perfetta combinazione tra un leader mistico e politico. Fu lui a scegliere un posto molto speciale come Machu Picchu, ritenuto da lui come il luogo più bello di qualsiasi altro posto. Cambiò la religione Inca in un periodo di tempo molto breve, in appena 50 anni, e lui era molto orgoglioso della magnificenza degli Incas. Lo Stato sotto il suo regno era molto forte e riusciva a controllava quasi tutto il territorio. Gli Inca avevano capacità ingegneristiche molto sviluppate, e grazie ai materiali di qualità (pietre compatte e tenaci) riuscirono ad edificare palazzi di grande bellezza e solidità.

L'evidenza suggerisce che la costruzione del sito di Machu Picchu iniziò intorno al 1450, per poi essere abbandonata 80 anni dopo. Gli spagnoli poi conquistarono il Perù nel 1532, con la capitolazione finale del Inca nel 1572. E Machu Picchu rimase una città fantasma, presto dimenticata dagli stessi sudditi dell'impero Inca. Riscoperto 340 anni dopo il sito oggi è una delle attrazioni turistiche più importanti del mondo, ed il luogo attira oltre che i viaggiatori anche quelle persone in cercano di misticismo e spiritualità, una specie di tempio perfetto per chi abbraccia uno spirito new-age. Comunque lo vediate Machu Picchu è un luogo straordinario che a 100 anni dalla sua riscoperta è in grado di sopportare anche il massiccio flusso turistico senza perdere un grammo del suo fascino, dalla sua regalità e della sua indiscussa magia.

Una nota: Hiram Bingham III per molti fu l'archeologo a cui George Lucas e Steven Spielberg si ispirarano per ideare il personaggio di Indiana Jones!

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