Castel Bolognese (Emilia-Romagna): la sua storia e cosa vedere

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Condividi Gianluca Galanti

Castel Bolognese è un paese in provincia di Ravenna situato lungo la Via Emilia, a metà strada tra le città di Imola e Faenza, allo sbocco della vallata del torrente Senio.
Conta poco più di 9500 abitanti ed è un importante centro industriale ed agricolo, favorito da una posizione perlopiù pianeggiante, dove si coltiva la frutta (in particolare kiwi e pesche), ma anche e soprattutto viti, da cui si producono i grandi classici vini romagnoli come l'Albana e il Sangiovese.

Storia

L’antico borgo fu fondato dal Senato di Bologna il 13 aprile 1389 come avamposto in difesa dei loro territori e in ottica espansionistica verso la Romagna.
Come parte dello Stato Pontificio dal 1506, continuò ad essere legato a Bologna per secoli; grazie alla sua felice posizione e per i benefici fiscali di cui godeva, il paese era considerato un importante centro di commercio per i privilegi come enclave bolognese, che di traffici, tanto che fiorì il contrabbando fra la Toscana, Bologna e Ravenna.
È proprio per interrompere questi traffici che Pio VI, nel 1791, staccò Castel Bolognese da Bologna per annetterlo alla legazione di Ravenna, togliendo nel contempo ogni privilegio.
Con Napoleone Bonaparte, per un breve periodo ritornò sotto il controllo di Bologna, per poi passare nel 1814 alla Legazione di Ravenna.

In origine, il castrum era dotato di una cinta muraria, che fu parzialmente distrutta il 29 luglio 1501 da Cesare Borgia, per poi essere immediatamente riedificata. Oggi solo una piccola parte delle mura e alcuni bastioni d’angolo sono ancora visibili, principalmente sul lato rivolto verso la ferrovia. Le porte furono invece abbattute nel 1876 perché si pensava che non avessero valore artistico e che costituissero un ostacolo per i grossi carichi e le carrozze.

La peste del 1630, che stava mietendo vittime in regione, non colpì Castelbolognese; la popolazione attribuì lo scampato pericolo a un miracolo della Madonna, ancora oggi venerata nella chiesa di San Francesco come Beata Vergine della Concezione, decidendo di festeggiarla in segno di ringraziamento durante la Pentecoste.

È invece del 1861 la creazione della locale fermata del treno sulla tratta Bologna-Ancona, mentre risale a due anni più tardi il collegamento per Ravenna.
Nel XX secolo, il fronte della Seconda Guerra Mondiale si fermò tra l’autunno del 1944 e la primavera del 1945 in prossimità di Castel Bolognese, lungo il corso del vicino torrente Senio, che scende a valle dalla Toscana attraversando la Romagna fino a confluire nel Reno.
Furono notevoli i danni che il paese subì, come la distruzione della torre civica del 1394 ad opera dei nazisti, l’antica chiesa del Suffragio (XVIII secolo), il Palazzo Comunale, e i campanili delle chiese di San Petronio e di San Francesco.

Episodio particolarmente drammatico della guerra fu l’eccidio di Villa Rossi: i tedeschi, per rinforzare le proprie linee difensive per fronteggiare gli Alleati, ormai insediati lungo il fiume, spianarono la frazione Biancanigo e la zona verso il Senio per avere migliori possibilità di tiro; all'alba del 17 dicembre 1944 Villa Rossi e le case coloniche adiacenti furono fatte saltare in aria con l'esplosivo, causando la morte di ventuno persone, compresi bambini e anziani.
Castel Bolognese fu liberato il 12 aprile 1945 dalla 3ª Divisione del II Corpo d'armata polacco, che nei giorni seguenti proseguì il percorso di liberazione lungo le altre città della Via Emilia.
Grazie alla spirito di resistenza della popolazione al nazifascismo, nel 2006 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano conferì la medaglia d’argento al merito civile a Castel Bolognese.

Cosa vedere a Castel Bolognese

Il paese è piccolo e basta poco per scoprire i suoi principali punti d’interesse, concentrati nella zona centrale.

Dintorni di Castel Bolognese

La sua posizione geografica colloca il paese in posizione centrale rispetto alle cittadine di Imola, Faenza e Riolo Terme; nel primo caso si può scoprire l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari o visitare la Rocca Sforzesca, mentre a Faenza, oltre a una visita all’elegante centro storico, si può approfondire la conoscenza della ceramica presso il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche.
Riolo Terme, come suggerisce il nome, è famosa per lo stabilimento delle Terme di Riolo, tra i più importanti della Romagna.

Eventi e manifestazioni

A Castel Bolognese si svolge ogni anno dal 1631, la Sagra di Pentecoste, una delle più longeve di tutta la regione, istituita per ricordare il voto fatto dalla popolazione castellana alla Madonna della Concezione che aveva garantito l’incolumità dalla peste che l’anno prima aveva decimato la popolazione negli altri paesi romagnoli. È dunque da qui che ha origine la tradizionale Sagra di Pentecoste, manifestazione ricca di iniziative folcloristiche e gastronomiche.

Di carattere più prosaico e moderno, invece, è la festa di Portofranko, che ogni anno in estate propone arte, musica e birra per raccogliere fondi da donare in beneficenza.

Infine, sulla Via Emilia, all'ingresso del paese, si trova la sempreverde Discoteca Le Cupole, dal 1970 un punto di riferimento per tutte le generazioni: una curiosa struttura fatta a cupole, con cinque sale che propongono altrettanti generi musicali diversi, tra dj set e musica dal vivo, con le mitiche orchestre di liscio.

Come arrivare

Castel Bolognese è servita dalla linea ferroviaria Bologna-Ancona e Ravenna-Castel Bolognese (di cui è capolinea) e da collegamenti in autobus.
Per chi viaggia in auto, il paese si trova sul percorso della Via Emilia SS9. Viaggiando in autostrada A14, Castel Bolognese si raggiunge dal casello di Imola (provenendo da nord) oppure dal casello di Faenza (da sud).
Castello, com'è comunemente conosciuto, dista circa 42 km da Bologna, 43 km da Ravenna, 20 km da Lugo e 8 km da Faenza, Imola e Riolo Terme.

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