Il nome dice già tutto: Piemonte significa “ai piedi del monte”, e rende bene l’idea di un territorio dominato da massicci imponenti, dove le colline e le città non possono fare altro che volgere gli occhi ammirati al cielo, e inchinarsi di fronte alla maestà dei giganti innevati. Ma questa grande regione del nord d’Italia non è fatta solo di panorami surreali, o di ardue esplorazioni in terre impervie: nel profondo del Piemonte batte un cuore vivo e avventuroso, fatto di ambienti vari e tradizioni centenarie.
L’indole del posto non è del tutto italiana, ma si arricchisce di sfumature originali provenienti da altre culture: a confinare col Piemonte infatti, oltre a Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria, ci sono anche la Francia a ovest e la Svizzera a nord. Prevalentemente montuoso e addolcito qua e là dalle catene di colli, il territorio è costellato di laghi e intessuto di fiumi, tra cui spicca il Po coi suoi numerosi affluenti. Incantati Di dalla magnificenza della natura, che dà il meglio di sé nel far sentire la piccolezza sublime dell’uomo, i primi abitatori moderni della zona l’hanno divisa in 8 province, e hanno battezzato come capoluogo Torino.
Regine incontrastate della regione sono le Alpi, che cingono il Piemonte sul versante nord-occidentale, mentre gli Appennini segnano un confine naturale con la Liguria e l’Emilia Romagna. Particolarità della catena alpina piemontese è l’assenza di prealpi, che conferisce al paesaggio un fascino ancor più drammatico e sconvolgente: dai picchi più aspri, di tremila metri di quota e oltre, si passa bruscamente alle zone pianeggianti, dove verdeggiano i pascoli teneri o prosperano le foreste. Le conifere, molto diffuse nel classico paesaggio montuoso, si affiancano a faggeti e castagneti.
Il cielo del Piemonte, vanitoso e lucente, si specchia nei numerosi laghi alpini che interrompono il verde dominante: di origine glaciale e morenica, tra gli specchi d’acqua si distingue soprattutto il Lago Maggiore, tra i più grandi d’Italia, collocato al confine con la Lombardia. Come sempre avviene in prossimità dei laghi, anche lungo le rive del Lago Maggiore si gode di un microclima particolarmente mite, con temperature medie meno rigide che nel resto della regione.
Il clima generale del Piemonte, invece, è di tipo temperato sub-continentale, ma sulle Alpi diventa a poco a poco più freddo, man mano che si aumenta di altitudine. A bassa quota gli inverni sono freddi e umidi, spesso ingrigiti da una coltre spessa di nebbia, mentre le estati si fanno calde, afose e piuttosto piovose, soprattutto nella zona a nord del Po, dove sono frequenti i temporali. Le stagioni più colpite dal maltempo, in ogni caso, sono la primavera e l’autunno, quando si registrano valori medi piuttosto elevati ovunque, ad eccezione delle pianure a sud del Po, in provincia di Alessandria.
Il paesaggio da cartolina, con le montagne a vegliare sulla regione e le vette innevate sempre sullo sfondo, attrae ogni anno una valanga vera e propria di appassionati di sport invernali: in particolare il Sestrière, affacciato verso la Val Chisone e la Valle di Susa, è una delle più moderne e rinomate stazioni sciistiche del paese. Ma chi non ama lo scii non si deve scoraggiare: il Piemonte è una terra generosa, con un’infinità di risorse e proposte che aspettano di essere scoperte. Per restare in tema di natura non si possono dimenticare i 193 mila ettari di aree protette, che comprendono i parchi nazionali del Gran Paradiso e Val Grande, il parco Regionale dei Laghi d’Avigliana, il Parco Naturale della Collina Torinese e un incantevole parco provinciale nei pressi del Lago di Candia.
Tuttavia, se ci si fermasse al patrimonio paesaggistico e non ci si spingesse oltre, ci si priverebbe di una ricchezza inestimabile: secolo dopo secolo, in un proliferare sorprendente di vicende storiche e avvenimenti culturali, la regione ha accumulato un tesoro fatto di città, villaggi, monumenti, castelli e chiese, immersi nell’atmosfera magica di una zona vivace, dove si amano la buona tavola e la spensieratezza. Prima rappresentante delle bellezze piemontesi è Torino, capoluogo regionale nonché capitale del cioccolato gianduia. Un tessuto infinito di portici, viali alberati, gallerie, antichi caffè e piazze eleganti, si snoda per chilometri componendo una città accogliente e vitale.
Accogliente è anche il territorio circostante, fatto di valli verdeggianti e fertili, in cui sono sorti alcuni dei più importanti centri agricoli e industriali della regione. Tra le principali valli alpine c’è la Valle di Susa, famosa a livello internazionale per le strutture sportive: tra queste si ricorda la stazione sciistica della Via Lattea, composta dalle località di Sauze d'Oulx, San Sicario, Cesana e Claviere, oltre alla già citata Sestrière. Proprio qui, dove sorgono i più moderni impianti sportivi, dove i turisti scivolano sugli scii e le tavole da snow con il sorriso sul volto e l’adrenalina a mille, transitavano i pellegrini in epoca medievale. Via di comunicazione con la Francia, tramite il traforo del Frejus, la vallata era una delle maggiori arterie della Via Francigena e ancora oggi è pronta a testimoniare la sua storia con chiese, abbazie e villaggi senza tempo.
Da non perdere Sant’Antonio di Raverso, con il suo magnifico complesso abbaziale gotico, o la vicina Avigliana, con il borgo medievale che si mantiene abbarbicato alla collina; o ancora Susa, con la deliziosa Chiesa di san Francesco, il convento annesso e la Cattedrale di San Giusto. A nord di Susa, incastonata alle pendici di Rocciamelone, si snoda la storica via di transito della Val Cenischia, mentre poco lontano si incontra Novalesa con l’omonima splendida abbazia.
Scivolando invece a sud di Torino si raggiunge la zona delle Valli del Pinerolo, composta dalla Valle del Chisone, dalla Val Germanasca e dalla Val Pellice. La Valle Germanasca si contraddistingue soprattutto per il suo fascino un po’selvaggio e ostile, fatto di montagne aspre intervallate da percorsi tortuosi e stretti, talvolta addolciti dalla spettacolare fioritura della lavanda. La Valle del Pellice, invece, è la storica patria della comunità protestante valdese.
Da non perdere, infine, un’esplorazione delle province di Alessandria e Asti, scenari di importanti avvenimenti storici sin dall’epoca romana, per non parlare dell’assedio di Federico Barbarossa in età medievale alla città di Alessandria, sino ai numerosi episodi di lotta partigiana nella Seconda Guerra Mondiale. Queste due province contengono la storica regione piemontese del Monferrato, dai confini geografici non ben definiti, ondulata di pendii dolci e impreziosita dagli acini d’uva che brillano al sole: la coltivazione della vite dà qui frutti generosi, che si trasformano in vini pregiati come il Barbera, il Grignolino e l’Asti.
Terra dalla natura selvaggia e possente, scrigno di tesori storico-artistici immortali, culla di vini profumati e delizie culinarie, il Piemonte è animato per tutto l’anno da una nutrita rassegna di eventi e manifestazioni. Sempre ad Asti, nel secondo fine settimana di settembre, si svolge ad esempio una festa tipica e originalissima: è il Festival delle Sagre, che riunisce tutta la città nella Piazza del Palio per ricreare le atmosfere di un borgo contadino. Decine di migliaia di buongustai si danno appuntamento qui per gustare le prelibatezze della tradizione regionale. Nella stessa città, poi, si tiene la terza domenica di settembre il celebre Palio di Asti, preceduto da una sfilata per le vie del centro.
Un altro evento suggestivo è il “Saltinpiazza”, festival di artisti di strada che invade il paese di Viarigi, nel Monferrato, nell’ultimo fine settimana di agosto. Giocolieri, saltimbanchi, musicisti e cantastorie si riversano per un giorno nelle piazzette e lungo le stradicciole del borgo, accompagnati da mostre di pittura, mercatini e stand gastronomici irresistibili.
Per chi ha deciso di volare in Piemonte e trascorrere qui una vacanza, l’aeroporto principale della regione è quello di Torino-Caselle “Sandro Pertini”, situato a nord del capoluogo, servito da un raccordo autostradale che si sviluppa dalla tangenziale e dalla linea ferroviaria Torino-Ceres.