La Liguria, calda di sole e disposta ad arco sul mare, ha il sapore di un abbraccio. E certi comuni costieri di questa regione sanno abbracciare in un sol colpo paesaggi completamente diversi, che spaziano dall’ambiente mediterraneo alla roccia cruda dei monti, dal profumo salato delle vacanze estive al gusto antico di borghi arroccati. Finale Ligure è così, proteso verso le onde ma un po’ arrampicato verso le alture più interne, incastonato lungo la Riviera Ligure di Ponente a 25 km da Savona (capoluogo di provincia) e a una settantina di chilometri da Genova. Abitata da circa 12 mila persone, la città è la quinta della provincia per popolazione, ma soprattutto è tra le prime località della zona amate dai turisti: cinta a ovest dal promontorio di Caprazoppa, a est da Capo Noli, è una parentesi idilliaca nella curva magica della Liguria.
Finale Ligure si compone di tre frazioni, che in passato costituivano tre località differenti: ecco che sul mare campeggia Finalmarina, ripopolata negli ultimi tempi grazie ai tanti visitatori estivi, poi Finalpia, sempre sulla costa ma di impianto più antico, e infine la dolce Finalborgo, inclusa tra i Borghi più belli d’Italia. Verso l’interno o la periferia, lanciate qua e là come tessere di un mosaico affascinante, altre frazioni di Finale Ligure costellano i monti e il litorale: sono calvisio, Olle, Gorra, Monticello e Perti San Bernardo, ma anche Varigotti, in direzione Noli, con la sia rinomata spiaggia e le suggestive case saracene dei pescatori.
Finalborgo: il cuore medievale
Sebbene le spiagge, luminose e pittoresche, attirino il maggior numero di visitatori, il vero cuore di Finale Ligure è proprio l’antico nucleo di Finalborgo (tra i borghi più belli d'Italia), di origine medievale, incorniciato dalla cinta muraria quattrocentesca e dominato dagli imponenti castelli di Govone e di San Giovanni. Molto tempo fa era la capitale del Marchesato di Finale, vecchio stato preunitario che sopravvisse per vari secoli, tra il 1162 e il 1797: qui, prima dell’unità d’Italia, la moneta utilizzata si chiamava “finarino”, ed è per questo che gli abitanti del luogo sono tuttora soprannominati finarini, oltre che finalesi.Il monumento più interessante di Finalborgo è la Basilica Collegiata di San Biagio, fondata nel 1372 ma rimaneggiata nel XVII secolo secondo il ricco gusto barocco di Andrea Storace. Della prima versione resistono l’abside e il campanile lievemente pendente a pianta ottagonale, dalle linee gotiche, intarsiato di eleganti bifore su ciascuno degli otto lati. Nella Basilica si trova il mausoleo dell’ultimo esponente della famiglia Del Carretto, Giovanni Andrea Sforza, ma basta l’interno in sé, così grandioso rispetto alla semplice facciata, a stupire i visitatori.
Cosa vedere a Finale Ligure
Non è da meno la Collegiata di San Giovanni Battista, che gli esperti d’arte considerano tra i migliori esempi di architettura barocca della Liguria. Un risultato magnifico, frutto di un lungo lavoro: cominciata nel 1619 e terminata solo cinquantacinque anni più tardi, la chiesa venne solennemente consacrata nel 1675. Situata nella frazione costiera di Finalmarina, ha una facciata ricca e imponente, adorna delle statue realizzate da Bartolomeo Bagutti che rappresentano San Giovanni Battista, San Pietro e San Paolo, le virtù della Speranza e della Fede. È del 1780 la cupola, alta 24 metri, progettata da Giuseppe Barella. L’interno è stupefacente, di dimensioni grandiose, suddiviso in tre navate e custode di numerose opere d’arte: sono particolarmente pregiati gli affreschi ottocenteschi della controfacciata e i dipinti delle dodici cappelle laterali, il quadro seicentesco del Martirio di Sant’Andrea e il pulpito di Pietro Ripa, risalente alla seconda metà del Settecento.Tra le architetture civili, che comprendono innumerevoli palazzi nobiliari degni di nota, ci sono l’Arco di Margherita Teresa di Spagna e l’Arco a Carlo Alberto di Savoia. Il primo si trova sul lungomare di Finalmarina, fu disegnato dal finalese Sebastiano Bocciardo e realizzato nel 1666, in occasione della visita al Marchesato da parte di Margherita Teresa, figlia del re spagnolo, diretta a Vienna per le nozze di Leopoldo I d’Austria. Il secondo arco, quello per Carlo Alberto, domina la parte orientale della stessa frazione ma è successivo, del 1836, e vuole ricordare il passaggio del sovrano durante un viaggio verso Nizza.
Chi ha il pallino della storia può ammirare i ponti romani di Finale Ligure, nel piccolo borgo di Verzi, appartenuti all’antica via romana che attraversava la val Ponci. I ponti, ben conservati, oggi sono cinque: il Ponte delle Fate sorge accanto alle grotte omonime, del Ponte Sordo rimane solo una piccola rampa, e i Ponti delle Voze, dell’Acqua e di Magnone si trovano a breve distanza dalla cappella di San Giacomo.