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Pescocostanzo: visita al Borgo Abruzzese, tra sci e natura

Pescocostanzo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Pescocostanzo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Chi pensa che il silenzio e la vivacità non vadano d’accordo, e che la natura incontaminata non possa fondersi con delle splendide creazioni architettoniche, forse dovrebbe visitare Pescocostanzo, un incantevole paese di montagna nel cuore dell’Abruzzo, in provincia dell’Aquila. Qui, a 1400 metri di altitudine, tra pascoli fragranti e vette imponenti, il paese conta meno di 2000 abitanti ma si sa far valere da un punto di vista storico-artistico, tanto da far parte del Club dei Borghi più belli d’Italia.

Parte della Comunità Montana Alto Sangro e Altopiano delle Cinque Miglia, Pescocostanzo è un borgo dalla storia antica, da sempre accarezzato da fermenti artistici fruttuosi che gli hanno regalato monumenti rinascimentali e barocchi notevoli. Alle grandi testimonianze dei secoli d’oro dell’arte italiana, tra il Quattrocento e il Settecento, il paese unisce le tradizioni popolari tipiche della zona, tra cui spiccano la gastronomia eccellente, la transumanza e la lavorazione del merletto a tombolo, della filigrana e del ferro battuto.

In particolare la lavorazione a tombolo si diffuse alla fine del XV secolo, grazie alle mogli dei maestri muratori lombardi che si trovavano qui per rimettere a nuovo Pescocostanzo dopo il tragico terremoto del 1456. Da quel momento in poi la tecnica artigianale ha resistito nei secoli, da una generazione all’altra, e la lavorazione del tombolo è stata una componente fondamentale nella vita delle fanciulle del borgo. Oggi un intero museo è dedicato ai merletti e alla lavorazione artigianale, con una ricca esposizione di manufatti e utensili da lavoro.

Ma la cultura del borgo non si mostra soltanto nelle tradizioni popolari e artigianali: il centro vanta dei veri e propri monumenti di pregio, come la Chiesa Collegiata dell’Assunta, oggi Basilica, eretta in onore di Santa Maria del Colle. Si tratta di una delle chiese più ricche e affascinanti della regione in quanto a opere d’arte e raffinatezza dell’arredo. Già presente nel Quattrocento ma soggetta, in seguito, a numerose modifiche e rifacimenti, la costruzione è accessibile mediante un imponente portale tardo-romanico introdotto da una scalinata. All’interno lo spazio è grandioso e si rimane incantati con lo sguardo all’insù, rapiti dal soffitto a cassettoni in legno scolpito.

A tutta questa ricchezza artistica e culturale, il paese unisce una varietà paesaggistica impareggiabile: tutt’intorno l’ambiente è spettacolare, tutto da ammirare e da vivere, pronto per essere percorso in lungo e in largo ma anche per ospitare sciatori e snowboarder. In effetti Pescocostanzo si è ormai affermata come rinomata meta turistica per ogni stagione, e le infrastrutture delle vicine Rivisondoli e Roccaraso offrono uno scenario magnifico per gli amanti degli sport invernali.

Chi viene in contatto con la natura nella bella stagione avrà l’imbarazzo della scelta: il Parco Nazionale della Majella è un repertorio inesauribile di sentieri, che si snodano per circa 500 km e sanno esaudire i desideri più disparati, accontentando escursionisti esperti e non. Quasi tutti i percorsi ricalcano gli antichi tracciati delle popolazioni montanare, per cui partono generalmente dai centri abitati pedemontani. La stessa ricchezza, e gli stessi scenari incantevoli, si trovano nella zona appartenente al Parco Nazionale d’Abruzzo, e nei pressi di Pescocostanzo si possono visitare alcune grotte naturali dal fascino unico. Da vedere le Grotte di Stiffe, sopra il paese omonimo, collocate nel punto in cui un fiume torna alla luce dopo un lungo percorso sotterraneo, ma anche la Grotta del Cavallone, l’unica caverna di interesse speleologico visitabile nel Parco Nazionale della Majella. Per tutta la sua estensione è compresa nel territorio comunale do Lama dei Peligni, ma l’ingresso è situato nella valle di Taranta Peligna.

Passeggiare in questa natura verdeggiante non significa solo godere panoramici splendidi, fare movimento e respirare a pieni polmoni l’aria limpida della montagna: le camminate ci riportano indietro nel tempo, perché i tratturi venivano utilizzati fino a poco tempo fa dai pastori, che conducevano il gregge dalle cime dei monti sino a valle a seconda della stagione. Oggi i tratturi sono riconosciuti come una risorsa importantissima per i trascorsi economico-sociali di alcune zone, e nel tempo hanno rappresentato una preziosa rete di comunicazione fra popoli diversi.

Ma la cultura paesana si manifesta anche negli eventi popolari che si svolgono nell’arco dell’anno. A Pescocostanzo, come in molti paese d’Abruzzo, è particolarmente sentito il culto di Sant’Antonio Abate. La sera della vigilia, prima dei festeggiamenti, i ragazzi della cittadina si mascherano e passeggiano per le strade del borgo cantando le melodie della tradizione. Il 17 gennaio inizia la festa vera e propria con l’accensione di un enorme falò in Largo Porta Berardo, per poi continuare con la santa messa e, nel pomeriggio, le degustazioni di prodotti tipici presso gli stand gastronomici. La sera, dopo le 18.00, si procede al lancio delle mongolfiere, e la festa culmina con uno spettacolo pirotecnico entusiasmante.

Raggiungere Pescocostanzo non è difficile, qualunque mezzo si scelga per gli spostamenti. Chi viaggia in auto e viene da Roma deve prendere l’autostrada A24 fino al bivio dell’Aquila, poi la A25 per Pescara uscendo a Sulmona/Pratola Peligna. Prima di Sulmona si prende la direzione Napoli/Roccaraso, poi sulla sinistra il bivio per Pescocostanzo. Chi sceglie il treno può raggiungere Rivisondoli passando per Sulmona, poi continuare in bus fino alla meta, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Pescara, a circa 110 km da Pescocostanzo.

Giunti a destinazione scoprirete che, nonostante l’inverno porti la neve sulle vette vicine, il borgo gode di un clima tutt’altro che rigido: in paese gli inverni sono freddi ma gradevoli, adatti allo sci e alla vita di montagna ma con temperature abbastanza piacevoli. L’estate, calda e assolata, gode di temperature miti, perfette per le passeggiate e la vita all’aria aperta. I valori medi di gennaio vanno infatti da una minima di 3°C a una massima di 9°C, mentre in luglio e agosto, i mesi più caldi, si va dai 18°C ai 28°C. Le precipitazioni sono scarse in estate e si concentrano tra novembre e dicembre, quando piove in media per 9 giorni al mese.
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