Visita al Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa

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Condividi Sonja Vietto Ramus

Ci sono il Teatro Greco e l’Anfiteatro Romano, le Latomie del Paradiso, l’Ara di Ierone II° e l’Orecchio di Dioniso. E poi ancora la Grotta dei Cordari e la presunta Tomba di Archimede. Il Parco Archeologico della Neapolis è una vasta area naturale di Siracusa situata sul rilievo montuoso del colle Temenite, colma di reperti archeologici appartenenti a varie epoche della storia cittadina.

Fra le più importanti della Sicilia e le più vaste del Mediterraneo, quest’area venne istituita con i fondi economici della Cassa per il Mezzogiorno fra il 1952 e il 1955 salvaguardando così alcuni monumenti già riportati alla luce durante gli scavi archeologici; lo sviluppo demografico della città portò in quegli anni a costruire nuovi edifici su strade antiche, necropoli e terme danneggiando, così gravemente, le strutture preesistenti.

Il parco, che è valso alla città di Siracusa il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, è oggi una delle mete turistiche più visitate della Sicilia (sono possibili anche tour guidati individuali o di gruppo della durata di circa 1 ore e 30 minuti). Ma quali sono i reperti da non perdere se la visita la si preferisce fare per conto proprio?

Itinerario per visitare il parco archeologico

Il percorso (in ordine cronologico) può iniziare dalla chiesa di San Nicolò ai Cordari costruita in epoca normanna: qui nel 1093 furono celebrati i funerali di Giordano d’Altavilla, figlio di Ruggero I° di Sicilia. Nel 1955, con l’istituzione del parco, è diventata sede dell’ufficio informazioni per i visitatori. Poco sotto si trova la Piscina romana, un insieme di serbatoi un tempo utilizzati per riempire di acqua l’Anfiteatro Romano in occasione di giochi nautici. Scavato in parte nella roccia, l’anfiteatro è stato riportato alla luce nel 1839 dimostrando le sue dimensioni monumentali (140 mt di lunghezza per 119 di larghezza). Si prosegue poi con l’Arco Trionfale di Augusto di cui rimangono però solo le fondamenta e, sempre nei pressi dell’anfiteatro, con i resti di case di epoca ellenistica e sarcofagi romani.

Dedicata a Zeus Eleutherios è l’Ara di Ierone II° che oggi si presenta solo più con le strutture basamentali (la parte superiore venne asportata dagli spagnoli per innalzare le fortificazioni di Ortigia). Simbolo del Parco Archeologico della Neapolis è il Teatro Greco costruito nel V° secolo a.C. e poi rifatto e ristrutturato nel III° secolo a.C. e in epoca romana. Celebre per la rappresentazione di tragedie e commedie, tutt’oggi è scenario di eventi culturali soprattutto nei mesi estivi.

L'Orecchio di Dioniso e le Latomie

Procedendo la visita al parco archeologico, sul colle Temenite si trovano la Grotta del Ninfeo con statue dedicate alle muse e la Via dei Sepolcri, una suggestiva strada che si inerpica per 150 metri sino alla cima del rilievo. I Mulini di Galerme, complesso di mulini ad acqua sopra la cavea del teatro, risalgono al periodo tardo-medievale (rimane solo più la casetta dei mugnai). Fra gli altri monumenti vi sono le Latomie del Paradiso, una vasta area verde del sito famosa per le sue cavità di roccia bianca calcarea; l’Orecchio di Dioniso (chiamato così dal Caravaggio); la Grotta dei Cordari dove si narra venissero rinchiusi i prigionieri del tiranno Dioniso I° e quella del Salnistro il cui nome sarebbe dovuto al colore simile alla sfumature di questo minerale; la Latomia dell’Intagliatella, frutto dell’erosione secolare e delle piogge che ne hanno levigato le pareti; la Latomia di Santa Venera, quella situata più a oriente dell’area della Neapolis.

Infine, la Necropoli Grotticelle con al suo interno numerose tombe di epoca sicula, greca e romana; tra queste vi è anche la presunta Tomba di Archimede, la più vistosa fra tutte, con semicolonne doriche e un frontone a timpano scolpito sulla roccia: in realtà, la datazione e le urne cinerarie scoperte all’interno hanno ribaltato questa tesi. A tutt’oggi, il luogo in cui si trova la vera sepoltura del matematico e inventore siracusano risulta sconosciuto.

La Necropoli

Esteso su una superficie di circa 240 mila metri quadrati, il parco, gestito dalla Regione Sicilia, presenta una vegetazione ricca di ulivi, cipressi e pini mediterranei, palme da dattero, ficus, carrubbi, melograni e altre specie botaniche (ne sono state censite 250 differenti tipi diversi). Non mancano neppure arbusti di mirto, edera rampicante, piante di bouganvillea, hibiscus e malva silvestre.

Informazioni utili, orari e prezzo biglietti dell'area archeologica

Orario di apertura: l’area archeologica è aperta tutti i giorni compresi i festivi. Per conoscere gli esatti orari di ingresso e chiusura si suggerisce di consultare il sito del parco; di norma, comunque, nei periodi di alta stagione l’orario è dalle 8.30 a 1 ora prima del tramonto (eccetto il Teatro Greco che nel periodo degli spettacoli chiude prima); in inverno la chiusura è invece di primissimo pomeriggio.

Tariffe d’ingresso: intero 10€; ridotto 5€ (under 25); gratuito per under 18, over 65, studenti e insegnanti in visita scolastica, studenti universitari di corsi attinenti ai beni culturali e architettura muniti di libretto. Non esistono biglietti di gruppo. La biglietteria si trova nell’area recintata nei pressi di via Augusto e nei pressi dell’anfiteatro romano.

Indirizzo: via Paradiso, 14 – 96100 Siracusa, telefono +39 09314508258. Il sito non presenta barriere architettoniche.

Sito di riferimento www.regione.sicilia.it

Come arrivare al parco archeologico

In auto, per chi proviene da Catania: percorrere l’autostrada sino all’ultima uscita di Siracusa; dall’uscita imboccare la SS 124 (Siracusa-Floridia) in direzione Siracusa, oltrepassare i cimiteri di guerra e comunale sino a raggiungere l’ingresso sud della città dove si trova un grande rotonda; girare a sinistra in viale Paolo Orsi, proseguire sino alla seconda rotonda e di li girare a sinistra imboccando corso Gelone: al primo semaforo girare nuovamente a sinistra su via Augusto raggiungendo così il parco archeologico. Parcheggi: gratuito in via Augusto; a pagamento in via Ettore Romagnoli o in via Giuseppe Agnello (biglietti acquistabili alle macchinette automatiche lungo la strada o al bar dell’area souvenir del parco). Con i mezzi pubblici: dal terminal bus accanto alla stazione ferroviaria (via Rubino) partono varie linee che percorrono corso Gelone; scendendo alla fermata dell’Ospedale Umberto I° o a quella successiva ci si trova a poca distanza dall’area della Neapolis. Dal terminal bus al Molo Sant’Antonio (situato all’ingresso del centro storico di Ortigia) è possibile prendere la navetta elettrica che passa anche al parco (biglietto 1€ da acquistare sul bus). I punti di attesa dei taxi si trovano in piazza Pancali a Ortigia, in corso Gelone oppure alla stazione.

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