Il Palazzo dei Papi a Viterbo

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Condividi Samuele Pasquino

Viterbo è stata per 24 anni fra il 1257 e il 1281 la sede prestigiosa del papato, un onore di cui si è fregiata una città che in quel periodo è stata capace di sostituire degnamente Roma offrendo la necessaria protezione e adeguato lustro ai pontefici dell’epoca.

Il celebre capoluogo della Tuscia concentrò sforzi e sfarzi nel suo simbolo più luminoso e magniloquente, il Palazzo dei Papi, altresì conosciuto come Palazzo Papale, in grado di inglobare ambienti esclusivi e d’emblematica storia, su tutti l’Aula del Conclave, la sala che ospitò appunto il più lungo e complesso conclave (termine che deriva dall’espressione latina clausi cum clave, ovvero "chiusi a chiave" indicando la coercizione necessaria cui fu soggetto il consiglio clericale) mai riunitosi per l’elezione di uno dei cinque papi proclamati a Viterbo (in città ne soggiornarono in tutto nove), Gregorio X: durò 1.006 giorni (poco meno rispetto alla durata del pontificato che ne derivò, 3 anni e 10 mesi), richiese la partecipazione di diciannove cardinali elettori e coprì un arco di tempo compreso fra il 1268 e il 1271.

La loggia medievale

I lavori per l’erezione del palazzo iniziarono nel 1255 e vennero ultimati nel 1266, fatto salvo il 1267 in cui ci fu il completamento del loggiato in stile gotico, in realtà un elemento ideato e voluto dal Capitano del Popolo Andrea Gatti per conferire bellezza a una struttura dallo spiccato carattere militare che abbisognava di sacrosanta eleganza.

È stata soprannominata Loggia delle benedizioni ma la consuetudine le attribuì il più prosaico nome di Loggia dei Papi per via del fatto che da qui si affacciavano i neoeletti pontefici al termine del Conclave. È essa costituita da un tripudio armonioso di archi trilobati e a sesto acuto sostenuti da colonnine slanciate, intrecciati in un gioco che favorisce la risonanza di una trabeazione recante formelle quadrate d’espressiva simbologia.

Nel 2014 è stata riaperta la stupenda Sala Gualterio, tributata al Vescovo Sebastiano Gualterio: si distingue per i copiosi affreschi, ben quattro porte, il soffitto a cassettoni e lo stemma di papa Clemente VIII.

Tornando alla complessità del palazzo, esso prevedeva e prevede tuttora un impianto massiccio, un’ampia scala conducente alla Sala del Conclave – un ambiente assai luminoso in virtù delle sue dodici bifore a tutto sesto sovrastate da monofore più piccole - e una facciata arricchita da merlature rettangolari.

Questa solida summa così solida non si dimostrò tale quando l’11 maggio 1277 un’ala del palazzo cedette provocando la morte di papa Giovanni XXI. È uno degli aneddoti ripetutamente narrati dalle guide del Museo del Colle del Duomo di Viterbo, di cui l’edificio fa parte, gestito dal Polo Monumentale del Colle del Duomo di Viterbo.

Il Palazzo ha ospitato trenta papi ed è stato visitato da cinquanta pontefici, ultimi dei quali Giovanni Paolo II, Benedetto XIV e Francesco.

Informazioni utili, orari e prezzo biglietti per visitare il palazzo

Palazzo dei Papi
Dove: Piazza San Lorenzo – Viterbo
Orari di visita: le visite vengono organizzate dal Museo Colle del Duomo, includono l’Aula del Conclave, la Loggia dei Papi, la Sala Gualterio, Coro e Sacrestia della Cattedrale di San Lorenzo tutti i giorni in inverno con orario 10-13 e 15-18, in estate con orario 10-13 e 15-19 (agosto orario prolungato fino alle 20)
Contatti: Museo Colle del Duomo tel. 320/7911328 – 320/8753622 o mail info@museocolledelduomo.com
Costo percorso museale: € 9.00 intero, € 7.00 ridotto (ragazzi fra i 12 e i 18 anni), € 3.00 (scolaresche), € 4.00 (gruppi min. 20 persone), gratuito per under 12 e disabili.

Come arrivare
In auto bisogna uscire a Orte dall’Autostrada A1; la stazione ferroviaria è ubicata a Orte, collegata da autobus di linea; Roma Fiumicino risulta l’aeroporto di riferimento.

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