È a tutti gli effetti il comune più basso d’Italia, registrando la propria sede municipale a -1 m s.l.m. L’atipica caratteristica si conforma all’altrettanto atipico carattere di Jolanda di Savoia, paesino della provincia di Ferrara la cui storia si dimostra alquanto recente.
Storia
La fondazione risale al 1903 sotto il nome di Le Venezie, coniato in relazione alla situazione geografica e morfologica che identificava il territorio come coacervo salmastro di acque torbide e paludi, insomma un ginepraio di acerbe condizioni al quale si pose rimedio con la grande bonifica ferrarese del XX secolo.Fu così che nel 1911 il piccolo e inconsistente centro agricolo della pianura padana orientale assunse una dignità civica ed economica acquisendo rilevanza e spessore, cambiando addirittura denominazione e diventando Jolanda di Savoia, voluto per omaggiare la principessa Jolanda, figlia del re d’Italia Vittorio Emanuele III, il quale si recò in visita alla cittadina.
Il riso di Jolanda di Savoia
Oggi il borgo conta quasi 3.000 abitanti e un vanto, ovvero il suo essere considerato paese capitale del riso, circondato da estese risaie che si perdono all’orizzonte garantendo una costante e massiccia produzione di Riso IGP del Delta del Po, valorizzato a fine agosto durante le fatidiche Giornate del Riso, sagra di grande partecipazione.Le suddette risaie arricchiscono un paesaggio incorniciato dalla spettacolarità spontanea di canali, oasi protette, sentieri che declinano in una porzione di terra giacente a -4 metri s.l.m., laddove presenzia la località Due Magoghe.
La campagna qui offre scorci incredibilmente unici, inscritti nel Parco del Delta del Po nominato da anni Patrimonio UNESCO, in breve lo sfondo naturalistico ideale per Jolanda di Savoia.
Cosa vedere a Jolanda di Savoia
Il comune si fregia di due soli monumenti, epicentri rispettivamente della vita sociale e religiosa. Il Palazzo Municipale non passa inosservato grazie a una facciata perfettamente simmetrica composta da ben 20 finestre equamente divise dal portone d’ingresso e dalla balconata sottostante l’orologio.La Chiesa di San Giuseppe sposo della Santa Vergine Maria corrisponde al simbolo ecumenico del centro urbano, fatto erigere fra il 1904 e il 1914.