Immaginate una campagna variopinta, ricamata di orti e costellata di poderi, a due passi dalla tavolozza blu e turchese di un mare cristallino; aggiungete, poco lontano, la distesa verde del Tavoliere delle Puglie e specialmente, tra la terra e il mare, le saline più grandi d’Europa. E’ questo lo scenario in cui si immerge Magherita di Savoia, cittadina pugliese di circa 13 mila abitanti in provincia di Barletta Andria Trani.
Origine del nome
Il nome è quello della regina d’Italia, ma fino al 1879 il comune era denominato Saline di Barletta, in onore delle preziose saline, usate sin dall’antichità per la raccolta del sale, note in tutto il mondo per il prodotto di qualità. A dire il vero i punti di forza di Margherita di Savoia sono numerosi: sede termale, città d’arte e di cultura, adagiata su un lungo litorale basso e sabbioso punteggiato di stabilimenti balneari, la località è ricchissima di attrattive ma mantiene, allo stesso tempo, le tradizioni e i ritmi dei piccoli paesi di mare.Le Saline e cosa vedere a Margherita di Savoia
Il centro si estende a 40 chilometri d Foggia, nell’abbraccio avvolgente del Golfo di Manfredonia, e occupa la lingua di terra compresa tra il mare e le saline. Proprio queste ultime regalano ai visitatori spettacoli emozionanti: montagne lucenti di sale abbagliano lo sguardo sotto il sole, ma al tramonto le tinte si fanno più dolci e i bacini d’acqua diventato iridescenti, percorsi da guizzi di luce rosata. In questo panorama sconfinato, dove la linea dell’orizzonte si confonde col cielo, si stagliano le sagome eleganti dei fenicotteri.L’aria ricca di iodio dà un senso di energia e purezza a chi la respira, e nelle giornate di sole si rimane incantati guardando il mare. L’acqua trasparentissima lascia intravedere il fondale, dorato dove la sabbia è scoperta, bruno o verde scuro dove gli scogli si lasciano ricoprire dalle alghe e dai muschi.
Le Terme
Sono proprio le acque delle saline, le cosiddette “Acque Madri” o acque rosse, ad alimentare gli stabilimenti termali di Margherita di Savoia, frequentati da giugno ad ottobre da visitatori di ogni parte d’Italia e non solo. Le acque salso-bromo-iodiche sono ideali per i fanghi, i bagni, le inalazioni o le nebulizzazioni, e vengono sfruttate sin dall’antichità: la leggenda narra addirittura che Annibale, dopo la battaglia di Canne, si fosse recato in questa zona per bagnarsi nelle acque rosse.La speciale colorazione, così come le proprietà curative, è dovuta alla presenza nel Golfo di Manfredonia di speciali alghe che, macerandosi, rilasciano sali di iodio, bromo, zolfo e altri preziosi minerali. Non lontano da qui, lungo la strada statale delle saline che da Margherita di Savoia raggiunge Manfredonia, si erge la Torre della Saline, nota anche come Torrione. Edificata dopo la ristrutturazione del castello di Barletta nel 1540, ad opera dell’architetto militare Evangelista Menga da Copertino, la torre è alta quasi 13 metri e pare che in origine avesse funzioni di avvistamento, ma anche doganali e di carico, legate all’estrazione del sale.
Insomma, la fascia litoranea è certamente la zona più interessante di Margherita di Savoia, ma non per questo bisogna trascurare il centro, con le sue stradicciole pittoresche e le belle chiese. Tra queste spicca la Chiesa Madre del Santissimo Salvatore, realizzata alla fine dell’Ottocento su una struttura preesistente del 1798, custode di preziose tele cinquecentesche e di alcune statue del tardo Ottocento. Un oggetto di particolare valore è la campana maggiore del 1595.