Putzu Idu (Sardegna): le spiagge e cosa vedere

Mostra tutte le foto » Putzu Idu

Condividi Samuele Pasquino

Ai piedi dello scenografico promontorio di Capo Mannu nel nord del Silis, Putzu Idu s’inserisce fra le località di punta del circondario di San Vero Milis, comune a cui amministrativamente appartiene. Alla chiusura del golfo di Oristano, occupa un tratto costiero della Sardegna centro-occidentale, litorale che alterna lingue sabbiose, cumuli di scogli e rugose falesie calcaree.

Il significato del nome

Geograficamente, parlare di Putzu Idu significa identificare un lembo di finissimo quarzo granellato lungo ca. 2 km, inscritta in una rientranza litoranea soprannominata Cala Saline. Se vi chiedete l'origine del nome di questa località, il significato coincide con la traduzione letterale di "Pozzo a vista".

Dall’alto appare come una piccola bocca protesa verso il mare come a volerne assaggiare le acque dal limpido verde sfumato, i cui diversi gradi d’azzurro paiono colorare persino i fondali, poco profondi per decine di metri. Tale caratteristica rende la spiaggia una meta turistica d’eccezione adattissima alle famiglie con figli al seguito. Sicura e molto attrezzata, Pitzu Idu si costella di parecchi punti ristoro e un ventaglio inesauribile di possibilità a livello intrattenitivo, disponendo di attrezzature balneari noleggiabili e di indicazioni che danno il là alla percorrenza di itinerari escursionistici emozionanti, come quello indirizzante all’isola di Mal di Ventre, raggiungibile a bordo di un barcone attivo tutta la giornata.

Il mare esercita un’attrazione molto forte, praticamente irresistibile soprattutto quando s’alza il vento che istiga al kitesurf e al windsurf. Eppure, a sedurre concorrono anche Salina Manna e lo stagno di Sale Porcus, ch’è in particolare il paradiso dei fenicotteri rosa: essi, insieme ad altri esemplari faunistici, arrivano ad ammassarsi creando mosaici animati in cui proprio il rosa dei loro manti quasi abbaglia per intensità. L’intera zona è sotto tutela LIPU in collaborazione con WWF e Italia Nostra.

Le altre spiagge sulla costa di Putzu Idu

La baia di Putzu Idu comprende poi la spiaggia di Mandriola, arenile di sabbia chiarissima e soffice, bagnata da un’acqua che a definirla trasparente s’incappa in un dolce eufemismo. Passando per la Torre di Capo Mannu (seicentesco ex avamposto difensivo che i locali chiamano sa Mora) si accede alla distesa di sabbia ambrata denominata sa Figu e alla Cala dei Tedeschi, in cui è presente un molo utilizzato in passato per il rifornimento dei sommergibili teutonici nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Infine da non dimenticare le restanti perle del Sinis, sa Mesa Longa e su Pallosu. Qui vanno per la maggiore la pesca subacquea e lo snorkeling.

Putzu Idu è fruibile anche a cavallo: questo tipo di escursioni viene organizzato dal centro ippico di San Lorenzo, il cui maneggio e scuderia sono gestiti da Paolo e Manuela Seda. Al calar del sole, cala anche il caldo ma non il divertimento: quello si traduce in movida pura, pizzate, barbecue, lounge e drink sotto le stelle nei ristoranti e nei chioschi che sul lungomare elettrizzano l’atmosfera a suon di karaoke e piccoli concerti live. Se amate queste atmosfere non perdetevi a luglio il Festival Strade di Birra!

Come arrivare a Putzu Idu

Da Oristano, procedere sulla SS 292 e subito dopo Riola Sardo all’incrocio girare a sinistra continuando sulla SP 10 per ca. 17 km fino alla spiaggia.

Seguici anche su
Leggi anche ...