Varsavia e il Tragitto Reale, cosa vedere nella Capitale della Polonia

Mostra tutte le foto » Varsavia

Condividi Gianluca Galanti

Varsavia (Warszawa) è la capitale della Polonia, una metropoli di quasi due milioni di abitanti in rapida espansione che, dopo secoli di storia tormentata, si sta riaffermando sulla scena internazionale come uno dei centri più vitali d’Europa.

Sorta sulle rive del fiume Vistola (Wisła) intorno al X secolo, la città ha guidato la Polonia all’ingresso nella Comunità Europea nel 2004, quando ebbe inizio una fase di grande sviluppo economico tutt’ora in atto, anche considerando che, diversamente da altri Paesi europei, la Polonia ha subìto poco il contraccolpo della crisi economica iniziata nel 2008.
Il boom si è registrato anche nelle arti e nella vita culturale della capitale polacca, seconda solo a Cracovia per numero di musei, gallerie d’arte e monumenti. Qui, tuttavia, è dove nascono le mode e le tendenze, dove dimora il cuore culturale del paese, anche grazie alla rinomata università alla base della vivace vita notturna.

Storia

Sebbene nei pressi del centro siano stati rinvenuti reperti risalenti al Neolitico, gli storici sono concordi nell’affermare che Varsavia venne alla luce intorno al X secolo, quando sulle rive della Vistola sorsero alcuni piccoli villaggi.
All’inizio del XV secolo, al nucleo originario, già chiamato Warszewa o Warszowa, si aggiunse un nuovo centro fortificato in cima alla vicina scarpata, dove Janusz I il Vecchio trasferì la capitale del ducato di Masovia. Nel 1569 Varsavia divenne sede permanente del Parlamento polacco, ma la rapida crescita della nuova capitale fu interrotta dagli svedesi tra il 1655 ed il 1657.

Dopo l’estenuante contesa tra la Prussia e gli imperi di Austria e Russia, Varsavia fu costretta a vivere gli orrori delle due guerre mondiali, seguite dall’avvento del regime comunista. A questo periodo risalgono la ricostruzione del centro storico e la realizzazione su vasta scala di edifici ispirati ai dettami del Realismo socialista, con la conseguente soppressione di ogni espressione artistica indipendente. Uscita dell’epoca del comunismo, Varsavia è stata molto determinata nel volere entrare a far parte della Comunità Europea, separando definitivamente la propria immagine dal blocco orientale d’Europa.

Cosa vedere a Varsavia

Nonostante le inevitabili difficoltà del passaggio al capitalismo, la città ha saputo cogliere al volo l’opportunità offerta dall’Unione Europea. Il centro storico, letteralmente raso al suolo nel 1944 e ricostruito dai sovietici con artificiosa perfezione, è tornato ad essere ospitale e incanta oggi i visitatori con la sua atmosfera pacata, agli antipodi rispetto alla frenesia che contraddistingue la periferia.
I punti d’interesse sono tanti e tutti di grande valore. La maggior parte di essi, così come dei ristoranti e dei locali, si trova a ovest del fiume Vistola.

Vita notturna ed eventi

Nel tentativo di raggiungere e superare l’eterna rivale in ambito culturale Cracovia, la città si è dotata di un ricco e variegato calendario di eventi.
Si comincia in primavera, tra marzo e aprile, con il Festival Ludwig van Beethoven, al quale partecipano musicisti provenienti da tutto il Paese che celebrano il maestro con un serie di concerti e performance all’aperto.
Il 19 aprile è il giorno che ricorda l’inizio della rivolta nel ghetto ebraico del 1943, mentre con l’arrivo dell’estate ha inizio la grande stagione concertistica in cui la figura di Chopin è omaggiata con i concerti al Parco Łazienki.

Fra giugno e luglio si tiene il Festival Internazionale di Arte di Strada, seguito ad agosto da spettacoli e concerti in tutta la città, che culminano con l’atteso festival di cultura ebraica “La Varsavia di Singer”,
Anche in autunno prosegue la stagione della musica e dei festival, mentre nel periodo dell’Avvento si svolgono i tradizionali mercatini di Natale.

La nightlife di Varsavia è piuttosto vivace, come in qualsiasi altra capitale europea. Ogni quartiere, soprattutto quelli delle zone centrali, ha i propri locali e ristoranti, per cui la scelta è decisamente variegata. Si può trascorrere la serata a bere wodka e birra in un pub o mangiando in ristoranti raffinati, ma anche ascoltando jazz o ballando in discoteca. Ci sono proposte per tutte le tasche e tutti i tipi di pubblico. Per approfondimenti rimandiamo alla lettura del nostro articolo dedicato alla vita notturna a Varsavia.
A chi fosse interessato, segnaliamo anche al presenza di alcuni locali gay friendly, non così scontati in un Paese fortemente cattolico e intransigente su certe tematiche.

Clima. Quando andare a Varsavia?

La maggior parte dei visitatori si concentra nel periodo che va da giugno alla fine di agosto, quando le temperature sono generalmente comprese tra 18°C e 26°C.
Di notte può fare fresco anche in piena estate, mentre le massime pomeridiane superano occasionalmente i 30°C in luglio e agosto.
In questa stagione piove spesso e si verificano improvvisi temporali.
In inverno, invece, fa decisamente freddo: le temperature sono quasi sempre sotto lo zero e si attestano solitamente tra -1°C e -3°C, ma possono scendere fino a -15/-20°C in gennaio e febbraio.

I mesi migliori per visitare Varsavia sono dunque maggio, giugno e settembre, caratterizzati da un clima mite, un minor numero di turisti e prezzi leggermente più bassi rispetto all’estate.
In ogni caso, un buon consiglio per quanto riguarda l’abbigliamento è quello di vestirsi a strati in qualsiasi stagione, in modo da fronteggiare abilmente i cambi repentini di temperatura e del meteo.

Documenti, fuso orario e moneta

La Polonia è nell’Unione Europea e fa parte dell’area Schengen, per cui si può entrare nel Paese esibendo semplicemente la carta d’identità o il passaporto. La moneta è però differente: non è adottato l’Euro, per cui occorre cambiare i propri soldi in Złoty polacchi, il cui cambio è indicativamente 1 złoty = 0,23 euro.
Il fuso orario della Polonia, infine, è lo stesso dell’Italia.

Come arrivare a Varsavia? I trasporti

L’aeroporto di Varsavia è intitolato a Fryderyk Chopin ed è situato una ventina di minuti di automobile a sud-ovest della città (circa 10 km).
È servito sia dalla compagnia di bandiera Lot che da diverse compagnie lowcost, con collegamenti diretti dalle principali città italiane.
L’Aeroporto della Masovia, invece, sorge a Modlin, nel comune di Nowy Dwór Mazowiecki, circa 40 km a nord-ovest della capitale, è servito soprattutto dalla Ryanair con collegamenti da/per l’Italia con le città di Bergamo, Bologna, Pisa, Roma e Trapani.

Dall’aeroporto si può raggiungere il centro prendendo il treno dalla stazione Warszawa Lotnisko Chopina (aeroporto) fino alla stazione Centralna ogni mezz’ora dalle 5 alle 22:30 circa oppure fino alla stazione Śródmieście, con partenze ogni ora.
In alternativa, si può optare per l’autobus: la linea n°175 parte ogni 15 minuti e arriva fino a Plac Piłsudskiego, non distante dalla Città Vecchia. Ovviamente non mancano i taxi, che attendono i viaggiatori all’uscita della hall degli arrivi.

Varsavia è dotata di tre stazioni ferroviarie principali: la Zachodnia, a ovest, la Centralna (in pieno centro) e la Wschodnia, ad est, ma ne esistono anche diverse secondarie.
Quella centrale è la meglio servita sia dai treni nazionali che internazionali, ma anche le altre presentano un gran numero di collegamenti ogni giorno. Dal parcheggio nei pressi della stazione Warszawa Zachodnia partono quasi tutti gli autobus diretti oltreconfine (compresa l’Italia, 35 ore di viaggio da Roma), mentre altri hanno come riferimento l’area antistante al Palazzo della Cultura e della Scienza in Plac Defilad.

Una volta in città ci si può servire dell’efficiente metropolitana (due linee) o dei trasporti pubblici, che comprendono autobus e tram. Attenzione ai biglietti: i controlli sono frequenti e improvvisi, per cui è bene rispettare le regole.

Seguici anche su
Leggi anche ...