La visita alle Cappelle Medicee di Firenze

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Condividi Samuele Pasquino

Le Cappelle Medicee riassumono nel loro porsi la devozione in seno all’influente famiglia de’Medici che a Firenze fece per largo periodo il bello e il cattivo tempo. La città fiorentina ha saputo sempre valorizzare al massimo grado il patrimonio consegnato via via dalla storia alla “culla del volgare”, disponendo sapientemente dei percorsi di visita alquanto coinvolgenti per gli scopritori della bella Italia.

Le Cappelle Medicee sono state inglobate in un appropriato museo interno alla Basilica di San Lorenzo, parrocchia in passato della casata de’Medici adibita a luogo di sepoltura dei suoi membri fin dal ‘400, tra i quali ricordiamo Giuliano e Lorenzo de’Medici con tanto di tombe realizzate dal geniale Michelangelo Buonarroti fra le mura della Sagrestia Nuova. Uno dei luoghi cult di Firenze.

Le parti occupate dagli stupendi esemplari religiosi sono accessibili dalla porzione retrostante della chiesa, sono due e derivate dall’abside della basilica: parliamo della poc’anzi citata Sagrestia Nuova (1519) e della Cappella dei Principi, edificata nel ‘600 e composta interamente di marmi con incastonamento di pietre preziose. In quest’ambiente riposano le spoglie dei granduchi di Toscana con annessi familiari. Oltre a questi due importantissimi elementi costruttivi, il percorso museale include talune sale della cripta frutto dell’ideazione del Buontalenti, collocata proprio sotto la Cappella dei Principi.

La visita alle Cappelle Medicee di Firenze

Dopo la spiegazione piuttosto approssimativa dei gioielli medicei, impugniamo una lente di ingrandimento che, concettualmente, permetta un’estrazione più accurata dei dettagli fondanti l’esposizione di quello che si pone largamente come il definitivo Mausoleo dei De’Medici. La cripta risulta il primo step di visita e, in vero, qualcosa di mistico e affascinante allo stesso tempo, un ambiente sorretto da basse volte, sacro, silenzioso ed esigente il più profondo rispetto devozionale. Contempla sul pavimento le tombe granducali e un gran numero di teche contenenti reliquiari riconducibili al XVII e XVIII secolo che catalizzano fortemente l’attenzione dei visitatori prima che questi risalgano in superficie attraverso le due scalinate dirette alla soprastante Cappella dei Principi. Quest’ultima si presenta sfarzosa nella sua forma ottagonale, larga 28 metri e sovrastata dalla magnifica cupola di San Lorenzo a un’altezza di 59 metri, qualcosa di maestoso, regale, elegante quasi quanto la cupola del Brunelleschi, godente di maggior fama.

La Cappella fu concepita in un primo momento da Cosimo I ma la concretizzazione fu appannaggio di Ferdinando I, il quale diede ufficialmente l’incarico all’architetto Matteo Nigetti nel 1604, che si limitò a seguire il disegno compiuto da Don Giovanni de’Medici sebbene in parte modificato dal Buontalenti. Ne derivò una perla di rara bellezza, il cui sfarzo è tuttora conferito dagli stupendi intarsi in commesso fiorentino composti da porfidi e graniti leggermente sbiaditi per mantenere un tono funebre, contrapposti a una zoccolatura contraddistinta al contrario da pietre lucenti e variopinte, madreperla, lapislazzuli e stemmi in corallo.

Le statue di Ferdinando I e Cosimo II – eseguite da Pietro Tacca tra il 1626 e il 1642 - sono inserite nelle nicchie inizialmente predisposte per i ritratti scultorei dei granduchi. Il resto dei sepolcri è dedicato nell’ordine a Cosimo I, Francesco I e Cosimo III, che dovevano fungere da corona per l’atriale Santo Sepolcro, mai pervenuto da Gerusalemme nonostante i diversi tentativi di sottrazione commissionati.

Un corridoio conduce alla Sagrestia Nuova di Michelangelo, voluta da papa Leone X insieme al cardinale Giulio de’Medici: l’aggettivo “Nuova” vuole indicare un continuum annesso alla precedente realizzazione della Sacrestia Vecchia del Brunelleschi, dalla quale Buonarroti evinse una pianta modificata e suddivisa in spazi dalle forme più articolate, disseminati di archi trionfali aperti sull’abside e delimitati da due pareti laterali con i sepolcri monumentali di Giuliano de’Medici e Lorenzo de’Medici, personalità alle quali l’artista dedicò alcune sculture: le Allegorie del Tempo, i ritratti personali, il Giorno e la Notte, il Crepuscolo e l’Aurora. Al centro della Cappella giace una Madonna con Gesù in grembo, contornata da statue raffiguranti i Santi Cosma e Damiano. Sotto l’altare si cela la tomba di Lorenzo il Magnifico e di suo fratello Giuliano.

Per chi fosse interessato, nelle immediate vicinanze della Basilica di San Lorenzo – precisamente in Via del Canto dei Nelli 30 - è ubicato il ristorante "Le Cappelle Medicee", ideale tappa dopo aver concluso la visita al Museo.

Come arrivare

L’autostrada A1 prevede quattro uscite verso Firenze, mentre l’autostrada A11 e la Firenze-Pisa-Livorno collegano la città alla costa tirrenica. Dal casello autostradale seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella; in treno si arriva alla stazione di Santa Maria Novella. Il Museo si trova nel centro storico, a 10 minuti a piedi dalla stazione.

Informazioni utili per visitare le Cappelle Medicee

Dove: Piazza Madonna degli Aldobrandini, 6 – Firenze
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 8.15 alle 18.00, con chiusura la 2a e 4a domenica del mese e il 1°, 3° e 5° lunedì del mese
Contatti: tel. 055/2388602 o mail cappellemedicee@polomuseale.firenze.it
Prezzi biglietti: intero € 8.00, ridotto € 4.00 (cittadini UE dai 18 ai 25 anni), gratuito per under 18. Ingresso libero ogni prima domenica del mese.

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