Adagiata ai piedi delle Alpi tre la catena della Belledonne ed i massicci della Chartreuse e del Vercors, Grenoble è un affascinante incontro tra innovazione e tradizione; capitale della provincia storica del Delfinato, la città si è sviluppata ai piedi delle Alpi presso la confluenza dei fiumi Drac e Isère, in una splendida posizione tra pianura e montagna; nonostante infatti la sua geografia evochi scenari montuosi, Grenoble è tra le città più pianeggianti dell'intera Europa.
Il capoluogo dell'Isère è una meta culturalmente ricca e cosmopolita che combina un'architettura regale vecchio stile con edifici ultra-moderni; non mancano certamente gli spunti interessanti da vivere e da vedere nella seconda città della regione Rhone-Alpes (Rodano-Alpi). L'intero agglomerato urbano conta oltre 400000 abitanti, di cui almeno 60000 sono studenti; il polo scientifico di Grenoble è infatti all'avanguardia mondiale nello studio e nella ricerca delle micro e nanotecnologie e vanta strutture di prim'ordine. La storia cittadina comincia oltre duemila anni fa (si parla del 43 a.C.) come insediamento gallico chiamato Cularo, prima di divenire nel IV secolo d.C una città romana fortificata (Gratianopolis) racchiusa da un'imponente cinta muraria che per lunghi secoli ne pregiudicò l'espansione.
Con la caduta dell'Impero Romano la città diviene parte del primo regno di Borgogna e successivamente, durante il medioevo, passò sotto il dominio di conti e re fino a quando nel 1349 l'intero territorio, di proprietà dei del delfino di Vienne (da cui il nome della provincia del Dauphiné), fu venduto definitivamente al re di Francia a patto che l'erede al trono francese mantenesse il titolo di delfino. Sul finire del XIX secolo e fino agli anni Sessanta del Novecento Grenoble, e più in generale la regione Rhone-Alpes, ha visto l'arrivo in massa di immigrati italiani provenienti soprattutto da Puglia e Sicilia, i quali hanno portato con loro un enorme bagaglio culturale, sociale ed economico che ancora oggi caratterizza la città; è molto comune infatti trovare persone con cognome italiano, così come è consuetudine per buona parte della gente parlare almeno qualche parola della nostra lingua.
La fama di meta del turismo invernale è ormai nota ai più; alcune tra le più rinomate stazioni sciistiche alpine (come Les Deux-Alpes, l'Alpe d'Huez o Chamrousse, per citarne alcune) si trovano a brevissima distanza dalla città, ma ciò che forse non tutti immaginano è che Grenoble è un'ottima località da visitare in ogni stagione dell'anno.
Nel solo centro storico si possono ancora vedere i resti dell'antica cinta muraria gallo-romana nei pressi di Rue Lafayette od ammirare la Porte de Bonne, costruita attorno all'anno 1670. Non mancano certamente gli edifici con valore storico come l'Ancien Palais du Parlement (Antico Palazzo del Parlamento) che costeggia la Place Saint-André; sul lato opposto della stessa piazza si trova invece la Collegiata Saint-André, edificata nel XIII secolo per volere del Delfino Guigues VI. L'Hôtel de Lesdiguières sorge invece sul del Jardin de Ville, antico giardino dei duchi di Lesdiguières divenuto pubblico nel XVIII secolo; il palazzo, costruito nel Seicento, fu per oltre due secoli sede del Municipio di Grenoble. Non mancano neanche alcune interessanti antiche soluzioni architettoniche private come le vecchie corti di rue Chenoise; intrufolandosi nei portoni di alcune abitazioni (in particolare quelle che si trovano al civico n°8 e al n°10) si possono scoprire tesori nascosti non solitamente visibili ad un turista distratto, così come le splendide residenze in rue Voltaire non dovrebbero passare inosservate agli occhi del visitatore.
E' sempre nel centro storico, in rue Jean-Jacques Rousseau, che si trova anche la casa natale del famoso scrittore Henry Beyle, universalmente noto con il nome di Stendhal, mentre ad appena un isolato di distanza si trovano le Halles Sainte Claire, il mercato coperto del XIX secolo ancora oggi - tutti i giorni dal martedì alla domenica – in funzione.
La principale attrazione di Grenoble tuttavia – quella che di fatto richiama il maggior afflusso di persone – pare essere la fortezza della Bastille, ovvero il forte militare costruito a metà dell'Ottocento per volere del Generale Haxo a scopo difensivo in caso di attacco del vicino Ducato di Savoia. Più che per l'interesse della Bastille in sé, ciò che probabilmente la rende così affascinante è la sua posizione – certamente strategica difensivamente allora, strategicamente turistica oggi – sul Monte Rachais a dominare l'intera città e dalla cui sommità si può godere di un panorama assolutamente affascinante. Non bastasse la spettacolare veduta sulla città e sulle cime innevate circostanti (nei giorni più sereni si può distinguere nitidamente anche il Monte Bianco), buona parte del fascino del luogo è dato anche dalla famosa teleferica che dalla riva sinistra dell'Isère risale il dislivello di 260 metri fino alla stessa fortezza. Le cinque cabine sferiche della téléphérique che da mattina a sera salgono e scendono sul fianco della montagna sospese nel vuoto sono divenute il simbolo per eccellenza di Grenoble ed una frequentata attrazione turistica in sé.
Oltre al valore storico della Bastille, sono da segnalare anche gli itinerari a piedi che da qui dipartono in direzione della città o, nel senso opposto, in mezzo alla natura, senza dimenticare la presenza attorno al forte – per chi volesse dedicarsi all'avventura – dell'unica via ferrata urbana al mondo; i sentieri da/per la città sono rispettivamente quello di Saint-Laurent e di Porte de France, mentre con il percorso GR9 si giunge sul Monte Jalla.. Se questi sentieri sono piuttosto brevi e di scarsa difficoltà, più lungo ed impegnativo è sicuramente quello che dalla Bastille si inoltra nel Parco naturale della Chartreuse, dal quale partono numerosi altri sentieri; sempre con il percorso GR9 si può andare alla scoperta del Parco regionale con un'escursione di più giorni nella natura.
Per tornare verso il centro città, come detto, si può compiere la passeggiata a piedi scendendo per il Jardin des Dauphins e magari visitando l'adiacente Musée Dauphinois, un ottimo museo che vanta collezioni riguardanti la storia regionale e che organizza frequenti eventi culturali; ospitato nell'ex convento delle suore Visitandine di Sainte-Marie d'en-Haut, l'edificio è anche un monumento storico.
Non mancano ovviamente anche altri musei in città, come l'importante Musée de Grenoble in Place de Lavalette, uno dei più prestigiosi a livello nazionale per le sue collezioni d'arte e per le mostre temporanee che ospita periodicamente. A livello più strettamente locale, invece, il Musée de la Résistance et de la Déportation che ripercorre la storia della Resistenza nell'Isère durante la Seconda Guerra Mondiale.
Poco al di fuori del centro il Parc Paul Mistral è il principale parco pubblico cittadino, al cui interno trova sede il Palazzo dello Sport Pierre Mendès-France, dove nel febbraio 1968 si tennero le Olimpiadi invernali; proprio accanto al Palais des Sports si trova anche lo Stade des Alpes, casa della locale squadra di calcio.
Il periodo più indicato per un viaggio a Grenoble dipende chiaramente dalla tipologia di vacanza che si vuole fare: l'estate presenta caratteristiche tipiche delle regioni alpine con temperature calde nel fondo valle, ma al contempo con un'ottima ventilazione che consente di godersi il soggiorno. Alcuni isolati temporali di tanto in tanto irrompono a spezzare la calura dei mesi estivi, mentre agli amanti della settimana bianca si ricorda che l'inverno è decisamente più fresco con minime che scendono sottozero e con massime che in genere si attestano sui 5-6 °C.
Per raggiungere Grenoble dall'Italia il percorso più rapido per chi viaggia in automobile è sicuramente quello che passa da Torino, seguendo la A 32 (percorso E70) che conduce al tunnel del Frejus; una volta superato il traforo a Modane si segue per la A 43 in direzione di Saint-Pierre-d'Albigny/Pontcharra sulla A41 lungo la valle dell'Isere. A quanti viaggiano in aereo si segnala che Grenoble è servita dall' Aéroport de Grenoble-Isère ad appena mezz'ora di distanza dal centro, mentre numerosi sono anche coloro i quali scelgono di volare su Lione (aeroporto Saint Exupéry) e da lì spostarsi in autobus con un tragitto di circa un'ora verso la cittadina alpina.