Seydisfjordur (Seyðisfjörður), Islanda. escursione nel piccolo villaggio

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Condividi Enrico Montanari

Seydisfjordur, Seyðisfjörður in islandese, è un piccolissimo villaggio in Islanda di neanche mille abitanti situato all’estremità conclusiva dell’Eastfjords, all’interno della regione dell’Austurland, nella parte nord-orientale dell’Islanda. Dal punto di vista geografico, la cittadina, distante 27 chilometri da Egilsstaoir, è circondata su tre lati dalle montagne, mentre tutt’intorno al paese si possono ammirare spettacolari cascate. Pur essendo nato come villaggio di pescatori, negli ultimi anni Seydisfjordur ha scoperto il turismo e con questo tutti i benefici economici che esso comporta; di conseguenza un numero sempre maggiore di abitanti è impegnato nel settore che, oltre ai panorami mozzafiato che caratterizzano la regione, ha da offrire anche un centro artistico, svariati musei e diverse attrattive culturali.

I primi abitanti a stabilirsi a Seydisfjordur furono uno sparuto drappello di pescatori norvegesi che decisero di fermarsi in questa zona intorno al 1848. Da quell’anno in poi, il numero di cittadini crebbe molto lentamente, ma in maniera costante, con la maggior parte degli abitanti che risultava impegnata nel settore della pesca. Di quegli anni restano ancora alcune graziose costruzioni in legno, uno dei simboli più conosciuti ed apprezzati in assoluto di Seydisfjordur. Tra i momenti storici più importanti per la città vi è la seconda guerra mondiale, durante la quale la cittadina divenne sede di un’importante base militare angloamericana.

Il centro cittadino è suggestivo, ma non vi si trovano numerose attrattive. Tra i pochi luoghi da visitare spicca il Taekniminjasafn Austurlands, il museo storico cittadino situato in Hafnargata 44 istituito nel 1995 per ricordare il centenario della nascita della cittadina di Seydisfjordur. L’allestimento è ospitato all’interno della casa di Otto Wathne, risalente al 1894, una pittoresca costruzione in legno che ben riassume lo stile architettonico tipico della zona.

Ben più interessanti ed emozionanti sono le escursioni che si possono compiere nei dintorni della cittadina, ad esempio quelle che da Seydisfjordur portano a Vestdalur e viceversa. Un meraviglioso primo percorso da seguire è quello che, risalendo per Vestdalur attraverso la nuova riserva naturale, gira intorno al Monte Bjolfur fino alla strada che collega Seydisfjordur a Egilsstadir, con l’unica controindicazione rappresentata dalle abbondanti precipitazioni nevose che in inverno rendono spesso impraticabile il tragitto. Durante il percorso, risalendo il fiume Vestdalsa dal centro, si incontrerà la centrale idroelettrica di Fjaroarsel, un’antica testimonianza tecnologica che risale al 1913 e che di conseguenza è una delle più vecchie centrali del mondo ancora attive.

Un’altra escursione interessante è quella che porta a Loomundarfjordur. La passeggiata, della durata di circa sette ore, incomincia a Sunnuholt, sulla riva settentrionale dello Seydisfjordur, accanto ad un cumulo di auto vecchie e di rottami metallici, e porta innanzitutto a scalare la montagna Gryta seguendo un percorso segnalato da paletti di legno fin nella valle di Kolstadadalur, dove avrete una bella vista sul Seydisfjordur ed oltre. Dopo essere saliti fino all’imboccatura della valle e poi fino al Monte Hallio entrerete nella brughiera di Hjalmardalsheidi, da attraversare mantenendo alla vostra sinistra il Monte Gunnhildur. Il percorso, chiaro e ben segnalato per tutta la valle fino al Loomundarfjordur, lambisce la fattoria Stakkahlio, posta all’inizio del fiordo, ed il ponte sul fiume Fjardara.

I caldi flutti della Corrente del Golfo, percepibili più distintamente sulla costa occidentale, ed i venti prevalenti da sud-ovest in arrivo dall’Atlantico tropicale contribuiscono a dare a Seydisfjordur ed alla sua costa temperature invernali relativamente miti. L’aspetto negativo della presenza di questa massa d’aria calda è che, entrando in contatto con i relativamente freddi mari polari e con le coste montagnose, da luogo ad abbondanti piogge che bagnano la cittadina ed in generale tutta l’Islanda sia d’estate che d’inverno, quando i giorni di sole si contano davvero sulle dita delle mani. Il vento è onnipresente e di conseguenza le temperature estive vengono percepite sensibilmente più basse.

Ogni giorno, anche se con orari spesso non molto comodi, c’è almeno una corsa d’autobus per e da Egilsstadir, mentre dall’1 giugno al 31 agosto partono autobus in entrambe le direzioni due volte al giorno il lunedì e il martedì, tre volte il giovedì, quattro il mercoledì ed una gli altri giorni. Sempre in estate, quando il numero dei visitatori cresce leggermente, il traghetto della Smyril Line Norrona arriva da Esbjerg (Danimarca), Torshvan (Isole Far Oer) e Bergen (Norvegia) il giovedì alle 7 e riparte per Torshvan ed Esbjerg alle 11.

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