Karlsplatz: la piazza di Vienna con la Secession e la Karlskirche
Karlsplatz č dominata al centro dal Resselpark, ed č uno dei nodi del traffico di Vienna. Su di essa si affacciano importanti edifici come la Karlskirche, le Secession, il Wien Museum, l’Akademie der Bildenden Kunste, Qui si svolge il mercato Naschmarkt .
Se esistesse una classifica dei quartieri dal maggior numero di attrattive di Vienna, Karlsplatz sarebbe indubbiamente ai primi posti. Nonostante questo, la zona è generalmente trascurata dai turisti, anche per via dell’aspetto non troppo invitante col quale si presenta: strade amorfe e trafficate, decine di linee tramviarie e spazi verdi che non rendono giustizia agli edifici che li circondano. Il cuore della zona è il Resselpark, accessibile mediante il sottopassaggio dell’U-Bahn che parte dall’incrocio tra Ringstrasse e Karnterstrasse. Attraversando il parco da ovest a est si possono vedere gli Stadtbehn Pavillons (Padiglioni Ferroviari) di Otto Wagner, l’imponente Karlskirche ed il Wien Museum, ma la perla più brillante di Karlsplatz è il mitico edificio Secession, senza dimenticare la vicina Akademie der Bildenden Kunste.
Chi soggiorna a Vienna e non visita la Secession (1) non sa cosa si perde. Il tempio della “Secessione Viennese”, finanziato da Karl Wittgenstein e progettato da Josef Olbrich nel 1898, è infatti il punto focale del movimento secessionista, rappresentato da un gruppo di artisti che volle rompere con il monotono storicismo della Kunslerhaus, la più influente associazione di artisti della capitale austriaca, introducendo nuove tendenze nel panorama artistico contemporaneo. Il gruppo, capitanato dallo stesso Olbrich e da Gustav Klimt, annoverava ben 19 avanguardisti, tra cui Josef Hoffman e Kolo Moser, ma oggi il presidente è una donna: Barbara Holub. Come testimoniato dall’iscrizione all’ingresso (“All’epoca la sua arte, all’arte la sua libertà”), il complesso nacque come galleria e spazio di incontri. La peculiarità architettonica del palazzo è la delicata cupola dorata che sovrasta una torretta del tetto, ma anche le decorazioni raffiguranti i volti di Medusa sopra la porta sono eccezionali. Gli spazi interni sono piuttosto ristretti, ma generalmente accolgono almeno un paio di mostre contemporaneamente, mentre al piano interrato è esposto il “Fregio di Beethoven” di Gustav Klimt, l’imponente opera lunga 34 metri realizzata in occasione della quattordicesima mostra organizzata nell’edificio nel 1902. Nella stanzetta che precede il fregio è illustrata la storia dell’edificio, utilizzato come ospedale durante la prima guerra mondiale e successivamente dato alle fiamme dai tedeschi in ritirata nel 1945.
A due passi dalla Secession sorge l’Akademie der Bildenden Kunste (2), l’Accademia di Belle Arti che bocciò per due volte un giovane chiamato Adolf Hitler e che oggi ospita una collezione di dipinti interessante. L’opera principale è “Il Giudizio Universale” dipinto tra il 1504 e il 1506 da Hieronymus Bosch, ma spiccano anche quadri di Tiziano, Botticelli, Rubens e Rembrandt, oltre a numerose tele di semisconosciuti pittori fiamminghi. Poco distante si scorgono anche gli Otto Wagner’s Stadtbahn Pavillons (3), gli splendidi padiglioni miracolosamente sopravvissuti alla demolizione negli anni ’60 grazie ad una protesta degli studenti della Technische Universitat; attualmente i due grandi vani accolgono una piccola mostra su Wagner gestita dal Wien Museum ed un caffè con una bella zona all’aperto che la sera si anima con l’apertura Club U.
Il museo più rinomato di Karlsplatz è il Wien Museum (4) che, oltre a gestire diversi piccoli musei sparsi in giro per Vienna, vanta una collezione piuttosto eterogenea della quale fanno parte alcuni bei plastici della città, ma anche oggetti risalenti all’assedio ottomano e alle meritevoli esposizioni temporanee su temi legati a Vienna. Le opere principali sono 4 dipinti di Klimt, chicche di design disegnate da Josef Hoffmann e Kolo Moser per la ditta Wiener Werkstatte ed una fedele ricostruzione del salotto di Adolf Loss. Uscendo dal museo e tornando indietro lungo la strada a doppia corsia si passa davanti alla Musikverein, sede del Concerto di Capodanno, ed alla Kunstlerhaus, prestigiosa istituzione culturale ospitata in un edificio rinascimentale del 1868.
Visibile da ogni angolo di Karlsplatz, Karlskirche (5) è un capolavoro di architettura barocca con un tocco di romano e persino di bizantino. La sua costruzione fu commissionata dall’Imperatore Carlo VI a Fischer von Erlach, che progettò una chiesa per la fine della peste del 1713 dedicata alla memoria di San Carlo Borromeo, figura chiave nella cura delle vittime della peste del 1576 a Milano. Dinanzi alla facciata si trova una grande vasca ornamentale abbellita da una scultura di Henry Moore sulla quale si riflettono le incredibile curve dell’esterno, caratterizzato da una commistione stilistica non proprio lineare, mentre l’interno si mostra subito leggero, luminoso, così da valorizzare l’immenso affresco di Rottmayr sopra l’altare.
A Karlsplatz si tiene uno dei migliori mercati di Vienna: il Naschmarkt (6). Esteso per più di 500 metri lungo Linke Wienzeile, questo vasto mercato offre beni di ogni genere, da delizie alimentari tipicamente austriache, a pittoreschi capi di abbigliamento. In particolare, la parte occidentale nei pressi di Kettengasse propone carni, frutta e verdura di ogni genere, oltre a spezie, formaggi, vini e specialità indiane e mediorientali, come kebab e falafel; particolarmente ricchi sono i banchi imbanditi di olio e aceto, dei quali si possono acquistare decine di qualità diverse. All’altro capo di Naschmarkt, invece, ci sono i venditori di abbigliamento indiano, gioielli e oggetti vari.
(1) Secession è aperta martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 10.00 alle 18.00, il giovedì dalle 10.00 alle 20.00. L’ingresso alle mostre e al fregio costa 6 € (intero) e 3.50 € (ridotto), mentre le sole mostre vengono rispettivamente 4.50 e 3 € / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / phone: 587 53 07 / web: www.secession.at
(2) Akademie der Bildenden Kunste è aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Il biglietto d’ingresso costa 7 € (intero) e 4 € (ridotto), mentre è gratuito per i minori di 10 anni / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / tram: 1, 2, D, J / phone: 588 16-0 / web: www.akademiegalerie.at
(3) Otto Wagner’s Stadtbahn Pavillons sono aperti da aprile a ottobre, da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 18.00. L’ingresso costa 2 € (intero) e 1 € (ridotto) / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / phone: 505 87 47
(4) Wien Museum è aperto da martedì a domenica dalle 9.00 alle 18.00. L’ingresso costa 6 € (intero) e 3 € (ridotto), mentre è libero la domenica / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / tram: 1, 2, D, J / bus: 3A / phone: 505 87 47 / web: www.wienmuseum.at
(5) Karlskirche è aperta dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 13.00 alle 18.00 da lunedì a sabato, dalle 12.00 alle 17.45 la domenica. Per accedervi si pagano 6 € (intero) e 4 € (ridotto), mentre l’ingresso è libero per i minori di 10 anni / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / phone: 504 61 87
(6) Naschmarkt si tiene da lunedì a venerdì dalle 6.00 alle 18.30, il sabato dalle 6.00 alle 17.00 / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz, U4 Kettenbruckengasse
Chi soggiorna a Vienna e non visita la Secession (1) non sa cosa si perde. Il tempio della “Secessione Viennese”, finanziato da Karl Wittgenstein e progettato da Josef Olbrich nel 1898, è infatti il punto focale del movimento secessionista, rappresentato da un gruppo di artisti che volle rompere con il monotono storicismo della Kunslerhaus, la più influente associazione di artisti della capitale austriaca, introducendo nuove tendenze nel panorama artistico contemporaneo. Il gruppo, capitanato dallo stesso Olbrich e da Gustav Klimt, annoverava ben 19 avanguardisti, tra cui Josef Hoffman e Kolo Moser, ma oggi il presidente è una donna: Barbara Holub. Come testimoniato dall’iscrizione all’ingresso (“All’epoca la sua arte, all’arte la sua libertà”), il complesso nacque come galleria e spazio di incontri. La peculiarità architettonica del palazzo è la delicata cupola dorata che sovrasta una torretta del tetto, ma anche le decorazioni raffiguranti i volti di Medusa sopra la porta sono eccezionali. Gli spazi interni sono piuttosto ristretti, ma generalmente accolgono almeno un paio di mostre contemporaneamente, mentre al piano interrato è esposto il “Fregio di Beethoven” di Gustav Klimt, l’imponente opera lunga 34 metri realizzata in occasione della quattordicesima mostra organizzata nell’edificio nel 1902. Nella stanzetta che precede il fregio è illustrata la storia dell’edificio, utilizzato come ospedale durante la prima guerra mondiale e successivamente dato alle fiamme dai tedeschi in ritirata nel 1945.
A due passi dalla Secession sorge l’Akademie der Bildenden Kunste (2), l’Accademia di Belle Arti che bocciò per due volte un giovane chiamato Adolf Hitler e che oggi ospita una collezione di dipinti interessante. L’opera principale è “Il Giudizio Universale” dipinto tra il 1504 e il 1506 da Hieronymus Bosch, ma spiccano anche quadri di Tiziano, Botticelli, Rubens e Rembrandt, oltre a numerose tele di semisconosciuti pittori fiamminghi. Poco distante si scorgono anche gli Otto Wagner’s Stadtbahn Pavillons (3), gli splendidi padiglioni miracolosamente sopravvissuti alla demolizione negli anni ’60 grazie ad una protesta degli studenti della Technische Universitat; attualmente i due grandi vani accolgono una piccola mostra su Wagner gestita dal Wien Museum ed un caffè con una bella zona all’aperto che la sera si anima con l’apertura Club U.
Il museo più rinomato di Karlsplatz è il Wien Museum (4) che, oltre a gestire diversi piccoli musei sparsi in giro per Vienna, vanta una collezione piuttosto eterogenea della quale fanno parte alcuni bei plastici della città, ma anche oggetti risalenti all’assedio ottomano e alle meritevoli esposizioni temporanee su temi legati a Vienna. Le opere principali sono 4 dipinti di Klimt, chicche di design disegnate da Josef Hoffmann e Kolo Moser per la ditta Wiener Werkstatte ed una fedele ricostruzione del salotto di Adolf Loss. Uscendo dal museo e tornando indietro lungo la strada a doppia corsia si passa davanti alla Musikverein, sede del Concerto di Capodanno, ed alla Kunstlerhaus, prestigiosa istituzione culturale ospitata in un edificio rinascimentale del 1868.
Visibile da ogni angolo di Karlsplatz, Karlskirche (5) è un capolavoro di architettura barocca con un tocco di romano e persino di bizantino. La sua costruzione fu commissionata dall’Imperatore Carlo VI a Fischer von Erlach, che progettò una chiesa per la fine della peste del 1713 dedicata alla memoria di San Carlo Borromeo, figura chiave nella cura delle vittime della peste del 1576 a Milano. Dinanzi alla facciata si trova una grande vasca ornamentale abbellita da una scultura di Henry Moore sulla quale si riflettono le incredibile curve dell’esterno, caratterizzato da una commistione stilistica non proprio lineare, mentre l’interno si mostra subito leggero, luminoso, così da valorizzare l’immenso affresco di Rottmayr sopra l’altare.
A Karlsplatz si tiene uno dei migliori mercati di Vienna: il Naschmarkt (6). Esteso per più di 500 metri lungo Linke Wienzeile, questo vasto mercato offre beni di ogni genere, da delizie alimentari tipicamente austriache, a pittoreschi capi di abbigliamento. In particolare, la parte occidentale nei pressi di Kettengasse propone carni, frutta e verdura di ogni genere, oltre a spezie, formaggi, vini e specialità indiane e mediorientali, come kebab e falafel; particolarmente ricchi sono i banchi imbanditi di olio e aceto, dei quali si possono acquistare decine di qualità diverse. All’altro capo di Naschmarkt, invece, ci sono i venditori di abbigliamento indiano, gioielli e oggetti vari.
(1) Secession è aperta martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 10.00 alle 18.00, il giovedì dalle 10.00 alle 20.00. L’ingresso alle mostre e al fregio costa 6 € (intero) e 3.50 € (ridotto), mentre le sole mostre vengono rispettivamente 4.50 e 3 € / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / phone: 587 53 07 / web: www.secession.at
(2) Akademie der Bildenden Kunste è aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Il biglietto d’ingresso costa 7 € (intero) e 4 € (ridotto), mentre è gratuito per i minori di 10 anni / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / tram: 1, 2, D, J / phone: 588 16-0 / web: www.akademiegalerie.at
(3) Otto Wagner’s Stadtbahn Pavillons sono aperti da aprile a ottobre, da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 18.00. L’ingresso costa 2 € (intero) e 1 € (ridotto) / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / phone: 505 87 47
(4) Wien Museum è aperto da martedì a domenica dalle 9.00 alle 18.00. L’ingresso costa 6 € (intero) e 3 € (ridotto), mentre è libero la domenica / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / tram: 1, 2, D, J / bus: 3A / phone: 505 87 47 / web: www.wienmuseum.at
(5) Karlskirche è aperta dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 13.00 alle 18.00 da lunedì a sabato, dalle 12.00 alle 17.45 la domenica. Per accedervi si pagano 6 € (intero) e 4 € (ridotto), mentre l’ingresso è libero per i minori di 10 anni / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz / phone: 504 61 87
(6) Naschmarkt si tiene da lunedì a venerdì dalle 6.00 alle 18.30, il sabato dalle 6.00 alle 17.00 / metro: U1, U2, U4 Karlsplatz, U4 Kettenbruckengasse