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Il Grande Bazar (Kapali Carsi), il grande mercato coperto di Istanbul

Il Gran Bazaar o grande bazar di Istanbul, è l'antichissimo mercato sorto dopo la conquista ottomana di Costantinobili, edè venchio quindi quanto istanbul. Qui potete trovare di tutto, dall'oro ai vestiti, ai tessuti, dagli strumenti musicali ai tappeti.

La visita al Grande Bazar di Istanbul potrebbe mettervi un po' di ansia: se non amate i luoghi troppo affollati, forse le stradine dense di negozi straripanti di merci e persone potrebbero risultare troppo claustrofobiche. Ma se amate anche solo un poco fare shopping, questo luogo diventa una sorte di eldorado, un luogo mitico dove trovare tutto e di più ed è in grado di “catturarvi” per ore e re senza che ne rendiate conto. Molti lo considerano una vera “trappola per turisti” ma in realtà il Kapali Carsi, così il nome turco per il Grand Bazaar, o mercato coperto, è molto di più che un semplice luogo commerciale dove fare la spesa.

La sua origine risale addirittura ai tempi di Maometto II, Mehemet II il Conquistatore, colui che fece capitolare Costantinopoli nel 1453, chiudendo definitivamente l'eredità storica dell'Impero Romano d'Oriente. Nella giovane Istanbul il Gran Bazar partì 8 anni dopo la conquista, come un piccolo centro di negozi, specializzato nei materiali edili, c'era una città intera da ricostruire. Gradualmente però, come una ameba, il Kapali Carsi cominciò a fagocitare le botteghe limitrofe di artigiani, e dato che le corporazioni erano forti all'epoca, via via si aggiunsero al complesso varie vie tematiche, come quelle dei gioiellieri, dei venditori di tessuti , tappeti e delle ceramiche. Un grande impulso alla sua crescita si ebbe durante il sultanato di Solimano il Magnifico, nel 16° secolo. Il Gran Bazar crebbe, le botteghe vennero unite da porticati, furono erette tettoie e un po' alla volta il complesso si trasformò in un grande mercato al coperto, un quartiere completamente dedito al commercio al punto che furono costruite delle porte d'accesso (22 in totale), per rendere il gran Bazar svincolato dal resto della città, ed aprirlo e chiuderlo a piacimento in base ad un regolamento comune di orari.

Oggi il Grande Bazar di Istanbul è forse il più grande mercato coperto del mondo. Il bello del Gran Bazar è che potete girarlo a piacimento, senza un ordine particolare, anche semplicemente lasciandovi guidare dalle vostre sensazioni, dai colori sgargianti e dalle disposizioni raffinate delle merce sugli scaffali. Il modo con cui i commercianti turchi dispongono i prodotti da vendere nelle vetrine e bancarelle affascina tantissimo i visitatori, e rendono la passeggiata nel mercato anche un occasione per scattare delle splendide fotografie. Sono più di 4.400 i negozi, distribuiti lungo “Bedesten” inseriti in 58 strade coperte, ma essendo questa una città dentro alla città, non mancano certo i servizi, a partire dai bar alle caffetterie, dai ristoranti agli uffici postali, i bagni turchi, e dalle moschee (2) ai commissariati di polizia, e poi ci sono anche degli uffici di cambio, utilissimi per non rischiare di rimanere a secco di Lire Turche se vi siete fatti prendere troppo dallo shopping compulsivo.

Alcune strade sono comunque più spettacolari di altre, sia per la tipologia di merci esposti che anche per l'architettura dei portici e delle coperture. Da non perdere al centro del mercato coperto il Cevahir Bedesteni, noto come il vecchio bazar, probabilmente la prima costruzione del mercato, eretta durante il regno di Mehmet II. La via principale del Gran Bazar è la Kalpakçilarbasi caddesi, a nord della quale si sviluppa il resto del mercato coperto. Ad ovest di questa strada si trova il famoso bazar dei libri, posto ideale per chi è appassionato di libri antichi. Ortogonale ad essa, e cioè orientata nord-sud troviamo la Sipahi caddesi altra bella strada nella parte occidentale del Gran Bazar.

Note importanti: il Kapali Carsi è anche noto per i suoi abili borseggiatori, specialmente nei periodi più affollati prestate un attenzione particolare ad i vostri oggetti di valore. Per gli oggetti di valore, come gioielli e tappeti sarete coinvolti in trattative. Il trattare fa parte della cultura turca, ma non pensiate di poter ottenere sconti impossibili. Di solito il margine di trattativa non supera il 30% rispetto al primo prezzo dichiarato, cercate quindi di avere già una idea del valore dell'oggetto, e magari chiedete prezzi in giro tra i commercianti concorrenti, prima di avventuravi nel rito tradizionale della contrattazione. Per gli oggetti meno pregiati una trattativa è vista come irrispettosa nei confronti del venditore.

Sito ufficiale: non disponibile
Indirizzo: Si accede da vari punti, posizionato ad ovest di Sultanahmet, in centro città, sulla collina.
Ingresso: gratuito
Orari: dalle 9 alle 19:00 circa dal lunedì al sabato (chiuso di domenica)

 Pubblicato da il 06/04/2011 - 50.921 letture - ® Riproduzione vietata

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