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Crociera sul Volga da Mosca a San Pietroburgo: la rotta fluviale degli Zar (6 pagine)

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Tour alla scoperta di San Pietroburgo: cosa non perdersi...

Lunedì 16 agosto - La mattina mi sveglio ansioso perché finalmente oggi sbarcheremo a San Pietroburgo. Ho letto molto di questa città, soprannominata la “Venezia del Nord”, e tutte le opinioni di coloro che l’hanno vista sono sempre più che positive. Tutti parlano di una città magnifica, quasi fiabesca: oggi avrò modo di verificare di persona. A colazione contagio anche gli altri miei amici con il mio entusiasmo tant’è che siamo i primi davanti all’autobus che ci deve portare a fare il giro panoramico della città. Partiamo dal porto fluviale di San Pietroburgo che è situato nella zona sud della città. Il tour in autobus tocca tutti i punti di principale interesse: la prospettiva Nevskij, la via principale della città, di cui ho spesso letto nei grandi romanzi russi. Passiamo, poi, dal canale Griboedov, in fondo al quale si staglia maestosa la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, davvero stupenda. Ci fermiamo e scattiamo moltissime foto. Al termine di questa lunga via giungiamo alla piazza del Palazzo d’Inverno che ospita il famosissimo Hermitage: colpisce da subito il colore verdino dell’edificio. Facciamo solo una breve sosta, in quanto visiteremo con calma il museo nella giornata di domani.

Ci rechiamo poi al teatro Mariinskij, famoso nel mondo soprattutto per i balletti russi: ci piacerebbe assistere a uno di questi, per esempio, a “Il Lago dei Cigni”, ma ci dicono che durante l’estate le compagnie russe sono spesso all’estero per le varie tourneè e quindi rimandiamo: sarà una scusa per ritornare in questa splendida città (magari d’inverno!). Il giro in pullman prevede anche il passaggio di fronte al palazzo dell’Ammiragliato, l’incrociatore Aurora (quello che aveva dato il segnale d’inizio della rivoluzione bolscevica) e la fortezza dei Santi Pietro e Paolo. Qui ci fermiamo perché è prevista la visita all’interno del complesso che ospita le tombe degli zar. La guida di fronte alla tomba di Pietro il Grande ne approfitta per raccontarci in sintesi la storia della città. Infatti il nome Pietroburgo deriva proprio dal nome del sovrano che aveva fortemente voluto la costruzione della città, Pietro I.

Egli voleva creare una nuova capitale per il Paese che si affacciasse sull’Occidente, per aprire la Russia verso l’Europa. Per costruire questa città vennero impiegati moltissimi uomini e mezzi, in quanto era una zona paludosa. Si trattò di un lavoro imponente durato alcuni anni. Lo zar fece arrivare in Russia i migliori costruttori, artisti e architetti europei. Tra questi spiccano anche alcuni italiani come Giacomo Quarenghi e Bartolomeo Rastrelli. A pranzo, invece di ritornare sulla motonave, ci portano in un grazioso ristorante del centro, molto caratteristico e molto buono. Nel pomeriggio abbiamo del tempo libero: decidiamo di visitare autonomamente la famosissima Cattedrale di Sant’Isacco. L’esterno è davvero imponente: sulla guida leggo che il costruttore si è ispirato alla basilica di San Pietro a Roma. In effetti la cupola, in particolar modo, richiama molto quella del Vaticano e non ha nulla a che vedere con le chiese in stile russo che abbiamo visto finora. Saliamo in cima.

Da qui il panorama è davvero magnifico: si vedono tutti i canali e le isole sulle quali si è sviluppata questa splendida città. Guardando il fiume Neva mi viene in mente un altro punto di osservazione che potrebbe essere interessante: l’acqua. Dico, quindi, ai miei amici che se avremo tempo, potremo fare un giro sui canali della Neva. Loro sono entusiasti. La sera, esausti, dopo questa prima giornata di “Piter” (come viene chiamata affettuosamente dai suoi abitanti San Pietroburgo) rientriamo alla nave. Cena e poi a dormire: domani ci aspetta un’altra giornata intensa.

 Pubblicato da il 22/04/2010 - 38.480 letture - ® Riproduzione vietata

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