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Crociera sul Volga da Mosca a San Pietroburgo: la rotta fluviale degli Zar (6 pagine)

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Uglich, Yaroslavl la città principale dell’Anello d’Oro, Goritzy, Kizhi e Mandrogy

Mercoledì 11 agosto - Arriviamo a Uglich, una piccola cittadina della regione di Yaroslavl. Fa sempre molto caldo, ma nonostante ciò ci avventuriamo in una graziosa passeggiata per vie di questo piccolo centro fondato poco prima dell’anno 1000. Uglich non offre molto (visitiamo la Chiesa di San Dimitri e la cattedrale della Transfigurazione che è situata all’interno del Cremlino), ma ci dà la possibilità di addentrarci nella campagna russa. Infatti soltanto fino a ieri eravamo nella grandissima e caoticissima Mosca; ora l’atmosfera è molto più tranquilla e rilassante. Rientriamo sulla nave e la sera salpiamo per Yaroslavl.

Giovedì 12 agosto - La motonave approda a Yaroslavl, la città principale dell’Anello d’Oro. La guida ci spiega che questo è il nome che viene dato a una zona situata a Nord Ovest di Mosca che racchiude alcune città di particolare interesse storico e artistico. Diverse centri fanno parte dell’Anello d’Oro ma il più importante è appunto Yaroslavl. Il centro storico di questa città è stato anche dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. La nostra guida ci spiega, inoltre, che siamo stati particolarmente fortunati perché proprio quest’anno la città di Yaroslavl festeggia i suoi mille anni, essendo stata fondata da Yaroslavl il saggio, principe di Kiev, nel 1010. Questo ha fatto sì che la maggior parte dei suoi gioielli architettonici siano stati sottoposti ad un recente restauro.

Visitiamo la Cattedrale di Sant’Elia che ci colpisce per la sua bellezza sia esternamente (ha delle graziose cupole verdi) sia all’interno: infatti l’intera superficie della cattedrale è ricoperta di affreschi che raffigurano perlopiù figure di Santi. Dopo aver visitato le molte cattedrali di Mosca e quelle di Uglich, abbiamo avuto modo di apprezzare la tipica arte russa, fatta soprattutto di icone e iconostasi. Tuttavia rimaniamo sempre piacevolmente colpiti dalla sontuosità e dalla ricchezza di decorazioni e mosaici. Ci rechiamo, poi, al Cremlino di Yaroslavl, il cui complesso costituisce appunto la parte più antica della città. Occupiamo il poco tempo libero rimasto prima della ripartenza della nave facendo un giretto tra i negozi di souvenir alla ricerca di qualche regalino per i parenti a casa. La sera ceniamo sulla nave e partiamo in direzione di Goritzy.

Venerdì 13 agosto - Questa mattina, contrariamente al solito, dormo più a lungo. Siamo ancora in navigazione e arriveremo a Goritzy in tarda mattinata. Faccio colazione insieme ai miei compagni di viaggio e scambio due chiacchiere con la nostra accompagnatrice sulla nave che è sempre molto gentile e disponibile. Parliamo in particolare, del gran caldo che sta interessando la Russia; lei mi conferma che non si ricorda un’estate così calda. In effetti lei è molto giovane ma i giornali russi scrivono che questa è la seconda estate più calda che si sia mai registrata nel Paese. Nel pomeriggio ci rechiamo in visita al Monastero di San Cirillo, un tempo uno dei luoghi più importanti della religione russa. Devo dire che questi monasteri sono davvero interessanti da un punto di vista architettonico e religioso, anche se visto uno sembra di averli visti tutti.Verso sera rientriamo sulla nave e ripartiamo per l’isola di Kizhi.
Dopo cena io e Sergio assaggiamo al bar della nave un bicchierino di vodka: da quando siamo arrivati in Russia non l’abbiamo ancora provata e non possiamo lasciare questa terra senza gustare uno dei suoi prodotti tipici.Il risultato è che appena tocco il letto crollo.

Sabato 14 agosto - Arriviamo nella piccola isola di Kizhi. Anche questa località è stata dichiarata “patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO, devo dire a ragione. Infatti l’isola è davvero graziosa. Ci troviamo sul lago Onega, uno dei più grandi della Russia (il più grande è il lago Ladoga che attraverseremo più avanti prima di arrivare a San Pietroburgo). L’isola che visitiamo è lunga circa 8 chilometri; questo arcipelago conta numerose unità alcune delle quali piccolissime (una misura addirittura 2 metri per 2!). Con la guida visitiamo il museo all’aperto di arte lignea, molto interessante perché ci consente di immergerci nella realtà rurale russa.
Ritorniamo poi alla nostra nave dove ceniamo e salpiamo verso Mandrogy.

Domenica 15 agosto - Mi sveglio come sempre di primo mattino. La tappa di oggi prevede la cittadina di Mandrogy (Mandroga). Siamo particolarmente curiosi perché oggi ci aspetta un picnic al posto del pranzo sulla nave: si prospetta una giornata interessante. Prima di partire faccio una telefonata a casa per fare gli auguri di ferragosto. Prima di partire avevo acquistato tramite l’agenzia SanPietroburgo.it una sim card russa: si è trattato di un consiglio molto utile in quanto con la scheda italiana avrei davvero pagato tantissimo.

Arriviamo a Mandrogy e visitiamo a piedi il paese. In realtà rimaniamo un po’ delusi quando la guida ci spiega che si tratta di un villaggio interamente ricostruito nel 1996. Tuttavia la visita è interessante e consumiamo questo picnic sulle rive del Volga. Nel pomeriggio ci stacchiamo dal gruppo e decidiamo di fare una passeggiata per assaporare per l’ultima volta l’atmosfera campagnola russa, prima di rientrare in una grande città come San Pietroburgo. Rientriamo sulla nave. La sera l’ennesima cena a base di zuppe, anche se, devo ammettere, presentano una certa varietà (di pollo, di verdure, di trota,ecc). Alcuni miei amici si lamentano, ma io sono del parere che bisogna sempre adattarsi ai posti che si visitano, anche perché sarebbe ridicolo chiedere un piatto di pasta o una pizza. Nel complesso si può dire che abbiamo mangiato decorosamente.

 Pubblicato da il 22/04/2010 - 38.476 letture - ® Riproduzione vietata

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