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Week end lungo ad Anversa (Antwerpen) la cittā gioiello delle Fiandre (5 pagine)

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L'arrivo ad Anversa, in un'atmosfera natalizia

Il treno si ferma ad Anversa alle 22.10 (siamo decollate da Bologna alle 17.10), e la mini-vacanza ci regala subito la prima sorpresa, per premiare la nostra pazienza: la stazione ferroviaria che ci accoglie è un vero gioiello, un edificio spettacolare pulito e luminoso, dalle linee architettoniche eleganti. Dal binario alziamo lo sguardo: tanti piani di scale mobili gremite di turisti, vetrate e elementi in acciaio, un enorme orologio in stile ottocentesco, palloncini colorati giganti come decorazione e, sotto questi, la nostra amica Sara che saluta con la mano. Poco dopo, tra saluti e abbracci, ci spiega che nel febbraio del 2009 la stazione di Anversa è stata eletta da un giornale americano la 4° stazione ferroviaria più bella del mondo.

Uscite dalla stazione, accolte da una piazza ordinata, iniziamo subito una prima esplorazione della città: il viaggio ci ha un po’ affaticate ma la bellezza degli edifici e la vivacità dell’atmosfera, nonostante l’orario, ci invitano a passeggiare. Proprio a fianco dell’edificio ferroviario c’è una delle attrazioni più famose di Anversa, lo zoo: sulle pagine della nostra mini-guida leggiamo che è il parco faunistico più antico del Belgio, istituito nel 1843, e che inizialmente era gestito dalla Società Reale dello Zoo di Anversa. Le gigantografie appese all’ingresso mi ricordano immediatamente un fatto recente, molto pubblicizzato da giornali e televisione: nel maggio del 2009 è nato il primo elefantino dello zoo! Le scritte e le immagini dimostrano quanto i cittadini siano fieri della creatura esotica.

Camminiamo tranquille verso casa di Sara, curiose e ammirate di fronte a ogni dettaglio. L’atmosfera è già natalizia: l’aria è frizzante, forse un poco più fredda rispetto a Bologna, e le strade sono agghindate di luci, costellate di negozi splendenti. Mi colpiscono le casette alte e strette, con i tetti a punta e i davanzali decorati, ma anche la vivacità delle strade e dei locali: Sara ci spiega che la vita notturna deve ancora iniziare, le chiacchiere e la musica andranno avanti per molte ore. Persino l’odore è magico: profumo di legno e cannella, con ondate di waffeln caldo, il tipico dolce belga servito nei chioschi all’aperto. La prima impressione ci incanta, siamo tutte impazienti di svegliarci domani e vedere le stesse meraviglie alla luce del sole.

 Pubblicato da il 28/04/2010 - 19.824 letture - ® Riproduzione vietata

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