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Donnavventura 2010: il reportage di viaggio di Chiara, tra l'Italia e l'Egitto (14 pagine)

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Le prime due settimane itinerario tra Italia, Grecia e Turchia

LA MIA PRIMA SETTIMANA (24.08.2010)
La prima settimana è sempre la più difficile.
La squadra deve ingranare, prendere il ritmo della spedizione, memorizzare compiti ed indicazioni che piovono a raffica come chicchi di grandine. Giornate lunghe e notti brevi, ma in genere, col passar del tempo, le cose migliorano, o semplicemente ci si abitua e si innescano automatismi che fanno sentire meno la fatica. 
Un’altra cosa rimane immutata, a prescindere dalla meta, che sia l’Australia, la Malesia o l’Egitto ed è l’affiatamento che si crea da subito all’interno della squadra. C’è sempre qualcuno che lavora con te, pronto a darti una mano e a farsi una risata quando serve. Ciò che resta, alla fine del viaggio, è un’esperienza straordinaria, condivisa con persone altrettanto stra-ordinarie e decisamente fuori dal comune. 
Sarà così anche quest’anno, ne sono certa.

CHIARA DA ISTANBUL (31.08.2010)
Sono trascorsi dieci giorni dalla partenza del Grand Raid d’Egitto, eppure sembra di essere via da almeno un mese! La giornate si susseguono lente ed intense, sveglia presto e a letto tardi… come nella migliore tradizione di Donnavventura, non si riesce ad andare a nanna prima dell’una e mezza di notte, le cose da fare sono tante, compreso il redigere reportage che permettano, a chi sta a casa, di sapere come stanno andando le cose.
Scrivere a quest’ora non è affatto facile, la stanchezza per la giornata trascorsa si fa sentire e non è ancora finita.
Questa mattina abbiamo lasciato la Grecia per raggiungere Istanbul, 548 km di guida con arrivo in città nell’ora di punta, durante il Ramadan, quando le persone si muovono all’unisono per essere a casa prima del tramonto per consumare il pasto, dopo il digiuno diurno. La città è ancor più bella e fascinosa di quanto la ricordassi, soprattutto di sera. Ora però, è meglio che spenga il computer e vada a leggermi qualcosa, altrimenti domani cosa racconto davanti alla telecamera… ;)



COME SONO DIVENTATA UNA DONNAVVENTURA (01.09.2010)
Sabato pomeriggio, ora della merenda, tè e biscotti. Vedo in televisione un gruppo di ragazze in un villaggio africano, fatto di paglia e fango, mi soffermo ad osservarle, penso che sarebbe bellissimo poter essere una di loro, ma credo si tratti di professioniste e che quindi la cosa non sia alla mia portata.
Passa qualche tempo quando un amico, chiacchierando, mi dice che secondo lui, sarei tagliata per fare Donnavventura. Addirittura si informa e mi spiega cosa bisogna fare per candidarsi, vale a dire iscriversi al sito e incrociare le dita.
Ha funzionato!
Sono partita quello stesso anno per l’Australia, l’anno dopo per la Malesia ed ora sono in Turchia. Non male come iter…

Grazie Faber

LA MIA ESPERIENZA IN NAVIGAZIONE TRA LE ISOLE GRECHE E LA COSTA TURCA (12.09.2010)
Inizialmente ero un po’ scettica, navigare su di un catamarano, per quanto confortevole come Diabolica e condividere spazi comunque ristretti, pensavo sarebbe stato difficile. Temevo un po’ il mare che è un elemento che non mi appartiene, mi sento molto più legata alla terra, al verde dell’erba e degli alberi, invece ho dovuto ricredermi ed anche piuttosto in fretta. Mi piace il dinamismo della barca, cazzare o lascare una cima a seconda delle esigenze, spiegare le vele e “poggiarle” seguendo il vento, osservare l’orizzonte e timonare. Quando in barca succede qualcosa ci si deve muovere velocemente ed in modo ordinato, efficienza e lucidità sono le imprescindibili doti di un marinaio. Le manovre devono essere rapide e precise, niente panico quando il vento sembra che ti strappi le vele o quando in fretta si deve gestire l’ancora, filarla o recuperarla per evitare collisioni con altre imbarcazioni o con il molo al quale si sta attraccando. Il vento poi è compagno inseparabile, un amante bizzoso e dolcissimo, con un sussurro ti gonfia le vele e ti fa scivolare leggero sull’acqua, ma un attimo dopo si fa prendere dalla rabbia e ti urla in faccia, prepotente ed arrogante, è allora che ti mette alla prova. Puoi tenergli testa fino a che la sua ira si sarà placata o puoi farti travolgere dalla sua furia. Solo conoscendolo bene puoi sperare di averla vinta e di continuare quell’amorevole idillio fino alla prossima sfuriata.

CHI L’AVREBBE MAI DETTO (17.09.2010)
E chi l’avrebbe mai detto che di nuovo, per la terza volta, sarei ripartita con Donnavventura, per una nuova, lunghissima spedizione!!
Quasi quattro mesi. Lontano da casa, dagli affetti, dal beach volley, tra l’altro tutta la mia banda di amici e beacher si è appena cimentata nel più goliardico dei tornei: Bilione e io non so neanche com’è andata. Niente sabati mattina con Marta, pranzi al giapponese e weekend romantici… non con Marta però ;)
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