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Tour in Sicilia da Trapani a Palermo, da Agrigento a Noto, fino a Siracusa e Catania (7 pagine)

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Visita a Palermo: il Teatro, il Palazzo dei Normanni e il mercato

Atterrati all’Aeroporto Birgi di Trapani alle 8.30 di mattina, veniamo accolti da un cielo nuvoloso e da un vento piuttosto forte proveniente dal mare. Date le dimensioni ridotte dello scalo, che è comunque servito da numerose compagnie aeree tra cui anche molte low-cost, recuperiamo senza problemi i bagagli e, non appena usciti dal terminal, saliamo sul bus Terravision che in un paio d’ore ci avrebbe condotto a Palermo a fronte di una spesa di 12 euro ciascuno. Puntuale come un orologio, l’autobus ci scarica dinanzi alla stazione ferroviaria di Palermo Centrale alle 11.15. Da qui, percorrendo la monumentale via Roma per circa un quarto d’ora, arriviamo nel cuore del centro, dove ci mettiamo alla ricerca di un Bed & Breakfast per la notte. Alla fine la scelta ricade su un grazioso albergo a 2 stelle situato pochi metri alle spalle del famoso mercato Ballarò: l’Hotel Cortese. A dispetto del nome, una signora piuttosto burbera ci accoglie alla reception e ci mostra la camera, non certo enorme, che ci sarebbe costata 60 euro senza neanche la colazione; sfiniti dal viaggio accettiamo la sistemazione.

Dopo esserci rinfrescati usciamo in strada e, dato che l’orologio segna ormai le 14.00, ci dirigiamo verso il Teatro Massimo, nei pressi del quale ci dovrebbe essere uno dei migliori locali per un pranzo di tutta la città. Il posto in questione è la Focacceria Massimo in via Bara all’Olivella, un locale piccolo, ma accogliente dove spendendo a dir tanto 6 euro si sarà sazi avendo mangiato solo ed esclusivamente squisite pietanze locali.

Ringalluzziti dall’abbondante pranzo cominciamo la visita alla città. La prima tappa è obbligatoriamente il Palazzo dei Normanni, all’interno del quale si trova anche la Cappella Palatina, ma lungo la strada ci intratteniamo ad osservare i Quattro Canti, una piazza ottagonale che individua l’incrocio tra i due assi viari principali di Palermo, via Maqueda e il Cassaro, e la Cattedrale, risultato della commistione di più stili che dall’esterno si presenta come un crogiuolo di architettura medievale e araba. Giunti a Palazzo dei Normanni paghiamo il biglietto, che per studenti al di sotto dei 25 anni costa 3 euro, e ci rechiamo alla Cappella Palatina situata al primo piano del complesso. Gli sfolgoranti mosaici bizantini che ricoprono quasi tutte le pareti sono semplicemente eccezionali, così come il soffitto ligneo lavorato secondo motivi arabeggianti della navata centrale. Dato lo scarso numero di visitatori presenti ci godiamo a pieno la bellezza della basilica fatta costruire da Ruggero II, prima di proseguire la visita del palazzo con il piano terra, dove spiccano le antichissime murature puniche, mentre il secondo piano è chiuso in quanto ospita l’Assemblea regionale siciliana.

Usciti dall’edificio veniamo sorpresi da una debole pioggerella che ci induce a chiuderci in una gelateria poco distante per una granita, prima che il pomeriggio si concluda passeggiando per le affascinanti e variopinte stradine del mercato Ballarò, dove chiassosi venditori vendono ogni sorta di genere alimentare. Per concludere degnamente il primo giorno in Sicilia ci facciamo consigliare dal proprietario dell’albergo una pizzeria, la pizzeria Bellini, ospitata all’interno dell’omonima piazza situata alle spalle dei Quattro Canti. La pizza è ottima, bella spessa, e la vista molto suggestiva, nonostante un cantiere non ci consenta di ammirare la piazza nella sua interezza. Dopo un paio di foto ai piedi della vicina Fontana Pretoria, alziamo bandiera bianca e torniamo all’hotel.

 Pubblicato da il 22/04/2010 - 39.854 letture - ® Riproduzione vietata

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