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Tour di Valencia e dintorni: dalla Città delle Arti e della Scienza fino alla spiaggia di Denia (8 pagine)

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Las Arenas la spiaggia di Valencia, la Feria de Julio e la vista notturna all'Ivam

L’indomani la sveglia suona piuttosto tardi e come prima cosa ci rechiamo a piedi al Mercado Central per acquistare l’occorrente di un pranzo al sacco da consumare in spiaggia. Jamon serrano, queso e pan gallego, oltre ad una cestina di ciliegie: questi gli ingredienti del ricco pic-nic. Da Colon, la stazione della metropolitana più vicina al mercato, ci dirigiamo a Neptù, la fermata del porto, dove arriviamo verso le 14.00. Al momento di fare il biglietto alle macchinette ci rendiamo conto che, acquistando contemporaneamente più titoli di viaggio, il prezzo di ogni corsa diminuisce rispetto a quello del tagliando singolo. Ergo: anche se siete da soli, conviene sempre acquistare più corse contemporaneamente.

La spiaggia è immensa, molto lunga, ma il fastidioso vento proveniente dal mare ci dissuade dal mangiare sulla sabbia, alla quale preferiamo una panchina riparata sul lungomare pedonale. Dopo aver completato il pranzo con un caffè in uno dei tanti bar che si susseguono parallelamente al litorale di Las Arenas, ci sistemiamo in riva al mare. Essendo sabato c’è parecchia gente e, a causa del vento, il mare è piuttosto mosso. La sabbia è molto fine e l’acqua relativamente limpida, ma a ben vedere non c’è molta differenza con le spiagge della nostra Romagna. Tra un pisolino sotto il sole, un bagno e un gelato si fanno le 18.00, così decidiamo di tornare sul lungomare per un aperitivo. Consigliati dalla guida prendiamo un Agua de Valencia, un cocktail a base di spumante locale, gin, vodka e succo d’arancia, e una sangria. A differenza di quanto letto, l’Agua de Valencia è piuttosto forte per essere un aperitivo ed il consiglio è di accompagnarlo con qualcosa da sgranocchiare.

Rientrati in camera ci accingiamo a tornare in centro dove, nell’ambito della Feria de julio, si sarebbero tenuti alcuni eventi. Essendo uno dei sabato sera clou della Feria de julio, consolidatasi tra le manifestazioni più importanti del calendario valenciano, i ristoranti traboccano di gente, ma nonostante tutto verso le 23.00 troviamo da sederci in un bel posto in Plaza Tossal. La terza paella della vacanza è probabilmente la migliore mai provata fino ad ora, forse anche per via della cornice molto suggestiva nella quale la mangiamo, con i fuochi d’artificio che illuminano il cielo sopra le nostre teste. Finito di cenare ben oltre la mezzanotte, chiedo a Sofia un ultimo sforzo per accompagnarmi all’IVAM, l’Institut Valencià d’Art Modern, aperto eccezionalmente fino alle 3.00 del mattino.

Situato ai margini nord-occidentali del centro, l’edificio è eccezionale sia all’esterno che all’interno, ed ospita 4 collezioni temporanee. Al piano terra, tra i capolavori della sezione “Masterpieces of Painting past, present and future”, spiccano una tela di Lucio Fontana e alcuni dipinti pop di artisti spagnoli, mentre al primo piano trovano posto le sale dedicate a Rui Macedo e Ignacio Pinazo. Al secondo e ultimo piano è invece collocata la mostra “A Gigant”, un cacofonico contenitore di diverse espressioni artistiche dove a sorprenderci sono soprattutto giochi di luce e musica. L’ora è tarda, Sofia stremata: non resta che fermare un taxi e tornare in albergo.
 

 Pubblicato da il 23/03/2011 - 63.777 letture - ® Riproduzione vietata

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