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Lisbona low-cost in tre giorni, cosa visitare e sapere? (4 pagine)

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Il castello di Lisbona e il quartiere dell’Alfama, secondo giorno

Un viaggio a Lisbona non può dirsi tale senza aver visitato il castello ed il quartiere popolare dell’Alfama. Con un elétrico raggiungete Portas do Sol, nei pressi del castello di São Jorge, ed avvicinatevi poi a piedi; una volta entrati dedicategli il tempo che ritenete necessario. Successivamente, scendendo sul versante della collina che si affaccia sul fiume, vi troverete immersi nell’affascinante Alfama, che conserva lo spirito autentico di una volta nei suoi labirintici vicoli e piazzette dove non mancheranno le scene di vita quotidiana più vere. Anche in questo caso sarà piacevolissimo lasciarsi trasportare seguendo l’istinto, alla ricerca di scorci unici.
Chi conosce Genova, sarà certamente portato a collegare idealmente le due città.

Tornando a piedi verso la Baixa, potreste prendere un autobus nella piazza del Commercio fino all’Alcântara, il quartiere che si trova a ridosso del Ponte 25 de Abril; qui sono sorte negli ex stabilimenti di un’antica tipografia, degli spazi commerciali decisamente innovativi, dove negozi, uffici e ristoranti occupano e rielaborano i capannoni industriali reinventando stili e concetti. L’area si chiama LX Factory e merita di essere visitata. Non lontano, si possono raggiungere le Docas, per mangiare in uno dei ristoranti, come il “Doca do Santo”, che gode di una meravigliosa vista sul ponte e sul porto. Dopo pranzo potreste approfittarne per andare a visitare la Torre de Belém, sempre sul fiume, in direzione del mare. Con un autobus giungete a Belém e poi a piedi in 5 minuti siete sul posto; la torre, un tempo in mezzo al fiume, ora si trova a pochi metri dalla riva ed è visitabile al suo interno. Percorrendo il lungofiume in senso contrario, dopo essere passati accanto all’imponente Monumento alle Scoperte (in senso geografico), giungerete in prossimità del Museu Colecção Berardo, un imponente edificio che ospita il museo di arte moderna e contemporanea, all’interno del quale spiccano alcuni tra i più importanti artisti del ‘900 e diverse esposizioni temporanee. Questo merita certamente una visita, così come, a pochi metri di distanza sull’altro lato della piazza, l’edificio più bello della città e Patrimonio dell’umanità: il Monastero dei Jeronimos.

Qui la chiesa adiacente ospita le tombe di Vasco da Gama e di Luís de Camões, mentre il chiostro del monastero quella di Fernando Pessoa. Dopo un intero pomeriggio dedicato all’arte, ci si può concedere una pausa per assaggiare i famosi Pasteis de Belém, una vera attrazione culinaria per i più golosi. L’unico luogo al mondo in cui si possono mangiare le vere sfogliatine ripiene di crema calda è all’interno del laboratorio-pasticceria che le produce: la gente giunge sin qui da tutta la città per gustarli. Di ritorno verso Lisbona probabilmente sarete stanchi per l’intensa giornata e vorrete riposare prima di uscire a cenare. Alla sera, potreste scegliere nuovamente un ristorante di cucina tradizionale, e seguendo un po’ l’intuito non dovrebbe essere difficile scovarne uno alla portata delle vostre tasche; diversamente, i più giovani potrebbero scegliere qualcosa di meno tradizionale e più alla moda ed optare per l’Hard Rock Café, in Avenida da Liberdade, non lontano dal Rossio. Qui gli appassionati del rock troveranno pane per i loro denti, grazie ai cimeli delle band più famose del mondo appese alle pareti del locale, in un edificio antico completamente restaurato e che vanta anche al suo interno un’autentica Chevrolet rosa del ’57 appesa al soffitto. Il cibo non è ovviamente quello tradizionale portoghese, quanto piuttosto quello tipico statunitense; qui hamburger, cheeseburger, patatine e quant’altro la fanno da padroni e per gli amanti di questa cucina è certamente un paradiso. Settimanalmente c’è musica dal vivo con le migliori cover band, e si può pertanto decidere di trascorrervi l’intera serata.

 Pubblicato da il 23/03/2011 - 73.570 letture - ® Riproduzione vietata

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