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Diario di viaggio nella Sardegna Orientale a fine agosto (4 pagine)

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Da Dorgali ad Olbia, tra ulivi millenari e tombe dei giganti

La colazione del mattino aveva la triste consapevolezza della fine vacanza, ma durante l'ultima tazza di caffè Pierpaolo ci ha proposto di accompagnarci fino ad un ulivo millenario distante appena 1200 m dall'agriturismo. Ovviamente abbiamo aderito con entusiasmo e si è unita a noi una famiglia di Milano. Pierpaolo ci ha fatto scoprire paesaggi impensabili: un profondo ed inaspettato canyon che si tuffa da pochi metri dal Biriddo fino al vicino lago del Cedrino, un particolare albero a forma di gufo, un sentiero in mezzo alla macchia mediterranea, in mezzo ai profumi e gli aromi tipici della Sardegna, fino ad arrivare al grande albero e un sito in cui si trova una tomba dei giganti della civiltà nuragica.

L'incontro con l'albero è stato un momento magico, la vetusta età della pianta, confermata dagli uomini della forestale, stimata in 1200 anni circa, era dimostrata da alcuni rami che sono cresciuti attorcigliati in un abbraccio spettacolare e molto particolare. Nonostante il caldo torrido (il giorno prima erano 38 °C a Dorgali!) sotto la sua chioma la temperatura era gradevole e si respirava un'atmosfera solenne, di quelle che si possono vivere solamente al cospetto di un grande vecchio. Dobbiamo ringraziare Pierpaolo di averci accompagnati di persona a scoprire questo remoto, ma meraviglioso angolo di Sardegna! Al ritorno poi ci ha offerto un rinfresco improvvisato ma gradevolissimo date le temperature! Però erano giunte le 12 del mattino, il programma prevedeva la visita del complesso nuragico di Serra Orrios, prima di chiudere questa 3 giorni in Barbagia, alla volta di Olbia e dell'incontro con gli amici della Gallura: a malincuore abbiamo abbandonato l'agriturismo Biriddo e la sua magica scenografia di ulivi secolari, ma con la voglia di tornare a vedere questi luoghi in una stagione diversa, magari in primavera quando il verde domina sul giallo tipico invece dell'estate. Arrivederci Biriddo!

Purtroppo la vicina Serra Orrios, raggiunta verso le 12:20 era chiusa! In realtà l'orario prevedeva la chiusura alle 13, ma la visita richiede almeno 45 minuti, e siamo stati lasciati fuori dalla custode. In alternativa la stessa sorvegliante ci ha consigliato di recarci alla Tomba dei Giganti di sa Ena 'e Thomes posta appena a 6 km a nord di Serra Orrios, in direzione della superstrada 131. Un parcheggio sterrato e un sentiero che parte dopo un cancello da bestiame non potevano farci intuire la meraviglia del luogo, raggiunto dopo 400 metri di cammino tra i cespugli della macchia mediterranea. Una grande stele in granito ed una serie di massi disposti in modo concentrico alla stele si ergono in mezzo al verde, mentre sul retro si trova il corridoio funebre, perfettamente intatto. Questa tomba è quindi un vero spettacolo da non perdere, consente di vedere una struttura megalitica perfettamente conservata, e possiede un fascino davvero spettacolare. E' stata per noi il modo perfetto di lasciare la Barbagia, lasciandoci un una bella immagine da ricordare durante il nostro trasferimento ad Olbia. Durante il nostro rientro la bianca struttura del Monte Albo ci ha accompagnato per parecchi km facendoci rimpiangere un poco questa breve vacanza tra i massicci calcarei del nuorese. E mentre all'orizzonte le rocce granitiche annunciavano l'approssimarsi dei paesaggi galluresi, un forte vento di maestrale che da li a breve avrebbe abbassato le temperature, spazzava forte le coste ponendo fine all'afa estiva e alla nostra vacanza...

Lasciata la costa sud di Cala Gonone... il ritorno a Olbia

Una breve ma intensa vacanza, di sicuro la costa a sud di Cala Gonone è uno dei patrimoni naturalistici dell'Italia, da preservare e promuovere. Il soggiorno al Biriddo è stato gradevolissimo, un paradiso di tranquillità e relax, sicuramente da consigliare agli amanti della buona cucina rustica e tradizionale! Varrebbe la pena tornare in questi luoghi in autunno o primavera, quando le campagne presentano i colori freschi dell'aerba, e specie ad aprile, le campagne si presentano colme di fiori. Sicuramente un approfondimento da sviluppare sono i percorsi e i sentieri tra le montagne del nuorese, come ad esempio la famosa gola di Gorroppu, che non abbiamo avuto il tempo di visitare, cosa tra l'altro complicata in estate, per via delle temperature torride.

 Pubblicato da il 08/04/2010 - 35.436 letture - ® Riproduzione vietata

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