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Racconto di Viaggio da Buenos Aires in Argentina a Santiago del Cile (9 pagine)

Alla scoperta di Cile e Argentina, viaggio di Natale e Capodanno da Buenos Aires a Santiago del CIle attraverso la Patagonia, la Terra del Fuoco, il Perito Moreno e il Parque National Torres del Paine..

Ultimi giorni a Buenos Aires, il viaggio volge al termine

Il 13, il 14 ed il 15 gennaio sono state le nostre ultime giornate nella capitale argentina prima del ritorno in Italia. Parrebbe strano una nuova sosta a BsAs, ma è motivata dal fatto che un volo A/R dall’Italia con la partenza del volo di ritorno da una città diversa rispetto a quella dell’atterraggio è assai più caro rispetto ad un volo interno. Perciò abbiamo preferito volare nuovamente su BsAs da Santiago, per poter anche completare la visita della città.

Il 13 gennaio ci siamo recati nuovamente in Plaza de Mayo perché ogni giovedì alle 15.30 le Madres de la Plaza de Mayo continuano a marciare intorno alla piazza, portando avanti la loro campagna per spingere il governo a riconoscere le proprie responsabilità per le terribili atrocità commesse quando il paese era dominato dalla dittatura militare, culminate nella sparizione di decine di migliaia di persone nel nulla, i cosiddetti “desaparecidos”. Siamo poi rientrati nel nostro ostello (Palermo House Hostel, economico ma dalle discutibili condizioni igeniche) nel quartiere Palermo, per aspettare lo zaino di Tazzi (rimasto a Santiago), e per ricaricare le batterie in preparazione della serata che si è rivelata essere abbastanza tonica.

Il quartiere di Palermo (diviso in Palermo Hollywood e Palermo Soho) è ricco di movida, e pullula di posti dove poter mangiare, bere e divertirsi. Qui vi sono anche i negozi più trendy della città, ma l’inconfondibile atmosfera argentina si continua a percepire anche in queste zone. Autobus variopinti, macchine scassate, e tavoli di legno in ogni angolo creano il giusto mix che permette di apprezzare molto questo quartiere.
Abbiamo cenato in una Parilla che alla modica cifra di 8 euro ci ha portato carne a catena finché non abbiamo detto basta. Carne squisita, gustosa e di tanti tipi diversi. Una vera delizia. Se poi si aggiunge al tutto, gradevole vino tinto, patatine al forno e una socievole cameriera si creano i presupposti per la miglior cena della vacanza.

Dopo l’abbuffata era d’obbligo la passeggiata digerente, fatta in compagnia di Dajana, un' amica serba conosciuta a Ushuaia e incontrata di nuovo a BsAs. Per essere sicuri di una completa digestione abbiamo degustato svariati Fernet-Cola in un tipico pub di Palermo.

Il giorno seguente, sveglia presto, e partenza dell’itinerario da Plaza Italia. Importante piazza dove svetta un enorme statua equestre di Garibaldi. Poi cimitero de Recoleta per rendere omaggio alla famiglia Peron-Duarte, e via veloci verso la Boca, un quartiere un po’ movimentato, dove bisogna tenere gli occhi aperti, ma dove non vi è assolutamente nulla da temere. Siamo stati a vedere la Bombonera, il gigantesco stadio del Boca Juniors, e tutte le strade limitrofe allo stadio sono perennemente colorate ed agghindate con bandiere, maglie ed oggettistica della Selecion e del Boca Juniors. Si vive davvero il clima di una partita, anche in pieno giorno e quando il campionato è lontano. E’ un posto dove bisogna assolutamente passare, senza necessariamente sostare per troppo tempo, ma da aggiungere all’agenda dei posti imperdibili, anche perché offre ottime occasioni per i rituali regalini da portare a casa.

Ovviamente l’idolo incontrastato di tutti non può che essere Diego Armando Maradona. Amato da tutti come un dio, è raffigurato in murales, dipinti, e statue. L’ultima serata è partita con una cena a base di melone e cerveza in ostello, e poi è continuata in una discoteca di Palermo Hollywood il Niceto Club. Musica carina, ma piena di turisti. Anche in Argentina se avete occasione di andare a ballare, non spostatevi da casa prima delle 2.00 (e nei weekend anche più tardi) se non volete essere i primi ad entrare nel locale. Comunque la vita notturna è incredibilmente florida, e BsAs può soddisfare tutti i gusti.

Il 15 gennaio è stato il nostro ultimo giorno in terra argentina, e l’abbiamo passato nelle vicinanze dell’ostello, in quanto ci mancava da vedere un gigantesco giardino, con erba all’inglese, aiuole fiorite, laghetti con paperelle …etc… Un vero momento di relax. C’era anche una statua del sommo Dante Alighieri. La chiusura della vacanza è stata sensazionale perché proprio in quella zona di Plaza Italia stava arrivando la Dakar 2011. Per qualche ora purtroppo non abbiamo potuto vedere macchine e moto dell’incredibile rally desertico, ma era tutto pronto, ed è stato emozionante poter vedere anche solo il podio, le strutture montate e l’arrivo dei primi meccanici. Un bello spettacolo, e una bella conclusione per questo incredibile avventura.

Queste terre sono luoghi fantastici. Ricchi di storia e di fascino. A mio avviso il modo migliore per gustarli è vivere un’ esperienza piena e totalizzante, mischiando un po’ di tutto, dalle grandi città ai parchi naturalistici, dal trekking andino ai laghi e vulcani, dai ghiacciai agli oceani, dalle isole alle scalate.
Se siete affascinati da tutto questo, non esitate a partire perché ne vale davvero la pena. Tornerete sicuramente cambiati ed arricchiti da una nuova cultura ed attenzione verso il grande e magico Sudamerica.
Sperando di essere riuscito a farvi un po’ partecipi di quelle che sono state le nostre grandi emozioni, auguro a tutti un buon viaggio!!!!

Lorenzo Benfenati


 Pubblicato da il 07/03/2011 - 51.032 letture - ® Riproduzione vietata

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