Cerca Hotel al miglior prezzo

Racconto di Viaggio da Buenos Aires in Argentina a Santiago del Cile (9 pagine)

Alla scoperta di Cile e Argentina, viaggio di Natale e Capodanno da Buenos Aires a Santiago del CIle attraverso la Patagonia, la Terra del Fuoco, il Perito Moreno e il Parque National Torres del Paine..

Santiago del Cile, visita alla città e i suoi parchi

Gran parte del viaggio in Bus è stata come al solito notturna, e dopo 13 ore abbiamo raggiunto la capitale cilena. Ad accoglierci un afa pazzesca ed un caldo tropicale che a quelle temperature non avvertivamo da parecchi giorni.

Siamo rimasti a Santiago del Cile circa due giorni. E’ un tempo modesto, ma con un po’ di buona volontà si riescono tranquillamente a vedere tutte le bellezze che la città offre, ed a godersi la vita notturna piuttosto importante soprattutto nei quartieri di Bellavista e Barrio Bellas Artes.

L’11 gennaio l’abbiamo dedicato ai numerosi parchi della città, alla visita del museo chileno d’arte precolombiano(museo con una sterminata vastità di reperti, che attira ed incuriosisce anche non esperti in materia, come noi), ed alle zone centrali della città. La plaza de Armas è il cuore pulsante di Santiago, e su di essa vi si affacciano l’edificio neoclassico della Catedral Metropolitana, il Museo Historico Nacional (meraviglioso soprattutto il secondo piano, dove è ripercorsa la storia recente del Cile, con immagini e manifesti dal grande impatto emotivo, e che espone come ultimo oggetto gli occhiali rotti di Salvador Allende), e l’elegante palazzo della posta centrale. La sera abbiamo visitato il Barrio BellasArtes dove impazza il carrete (vita notturna). E’ una zona graziosa, e piena di bar, pub, ristorantini molto colorati. C’è un’aria fresca e giovanile e nei locali è facile trovare gruppi che si esibiscono live fino a tarda ora.

Il giorno seguente intensa giornata cominciata con la visita della Chascona (la casa di Pablo Neruda). Se avete poco tempo e dovete fare scelte nel vostro programma di visita a mio avviso non potete saltare questo edificio. E’ qualcosa di particolare non tanto per la sua architettura, ma per quello che trasmette. E’ una casa dove i mobili, gli oggetti ed i libri trasudano cultura. Uno spettacolo, un vero spettacolo. Inoltre è perfettamente organizzato in quanto la visita è possibile solo in piccoli gruppi al seguito di una guida (inglese o spagnolo) preparata e competente. Ciò permette di apprezzare al meglio ogni singolo oggetto, e di rivivere la storia del poeta.

In seguito ci siamo spostati sul Cerro Santa Lucia, la montagna che domina Santiago, e dalle quale si può godere di un discreto panorama della cordigliera Andina e della città di Santiago. Lo smog purtroppo sta peggiorando di giorno in giorno la visuale creando una patina di perenne foschia.

Abbiamo proseguito nell’arteria principale della città, Av. O’Higgings, visitando nell’ordine il palazzo della biblioteca National, l’ antichissima chiesa de San Francesco, ed il palazzo della moneta (sede del primo ministro). Di fronte a questo mirabile palazzo, ancora in fase di restauro a seguito del terremoto del 2009, è possibile trovare la statua di Salvador Allende che proprio all’interno del palazzo fu ucciso durante il colpo di stato dell’11 settembre 1973 per mano del despota Pinochet, ed una gigantesca (la più grande che abbia mai visto in vita mia) bandiera cilena che sventola nel cielo, quasi a voler simboleggiare una libertà ed una democrazia smarrita per troppo tempo.
Una sosta obbligatoria è anche da effettuare al Mercado Central, che fino alle 16.00 ospita ancora al suo interno decine di pescivendoli intenti negli affari più disparati. Qui si respira l’aria del vero Cile, e se resistete ai forti odori, fermatevi anche per un veloce pranzo di pesce nel ristorante Denisse (economico e gradevole). Smaltite il tutto con una passeggiata fino al Cementerio General. Una mezzoretta a piedi dal centro, ma l’effige della tomba di Salvador Allende vale lo sforzo.

Infine ultimo consiglio è farvi un drink: il Terremoto (vino bianco e gelato), alla Piojera, un locale frequentato da pochi turisti e molti cileni, dove abbiamo affrontato lunghe discussioni sulla storia del paese e sulle prospettive future del Sudamerica.

Ottime anche le discoteche. Quella in cui siamo stati, El Tunnel si trova in posizione abbastanza centrale, ed è frequentata da gente giovane che ha voglia di divertirsi anche durante le serate infrasettimanali. Unico consiglio, non andate prima delle 2.00 altrimenti la troverete desolata.
Entrambi gli ostelli in cui abbiamo soggiornato erano validi, il primo Hostal Forestal è forse stato il migliore dell’intera vacanza, il secondo Hostal Plaza de Armas era decisamente meno organizzato, ma era al sesto piano di un palazzo sulla piazza principale della città. Posizione perfetta.
La mattina del 13 gennaio, non con poche difficoltà, raggiungiamo l’aeroporto internazionale di Santiago e ci imbarchiamo alle 9.30 sul volo diretto a Buenos Aires (170 euro).

 Pubblicato da il 07/04/2011 - 51.107 letture - ® Riproduzione vietata

18 Aprile 2024 La Sagra di Primavera a Pieve Corleto, Faenza ...

La Sagra di Primavera a Pieve Corleto, nella campagna di Faenza, ritorna ...

NOVITA' close