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Racconto di Viaggio da Buenos Aires in Argentina a Santiago del Cile (9 pagine)

Alla scoperta di Cile e Argentina, viaggio di Natale e Capodanno da Buenos Aires a Santiago del CIle attraverso la Patagonia, la Terra del Fuoco, il Perito Moreno e il Parque National Torres del Paine..

Tour attraverso la Patagonia Argentina e la Penisola Valdes

Dopo 18 ore di Bus da BsAs a Puerto Madryn arriviamo finalmente in quella che è la porta d’ingresso all’immensa e spettacolare riserva faunistica della Penisola Valdes. I nostri spostamenti in Argentina sono quasi sempre stati via Bus perché è il mezzo di trasporto più veloce ed economico, ed in Argentina dove le strade sono migliori rispetto al Cile, abbiamo optato per questa scelta che permette anche di vedere il paesaggio che ti circonda. Il fascino patagonico si respira anche dai finestrini di un autobus in movimento, magari ascoltando gli Intillimani, e leggendo “In Patagonia” di Bruce Chatwin.La spesa del ticket cambia a seconda della comodità che si ricerca nel sedile. Anche quelli più economici sono confortevolissimi. Per questo viaggio, compagnia Don otto, spesa di 80 euro.

Per poter vivere a pieno la Penisola Valdes, il mio consiglio è di noleggiare un’auto. “Centauro Rent a Car”, per 2 giorni, circa 90 euro a persona. Av. Roca 733 a P. Madryn. Così abbiamo fatto, e siamo partiti a bordo della nostra Volkswagen Gol (modello economico della Golf adattato al mercato Sud Americano) in direzione della Penisola.

Le giornate del 28 e 29 dicembre le abbiamo passate immersi nella natura della Penisola Valdes (patrimonio dell’Unesco), dove si riescono a vivere emozioni grandiose. Ci si sposta su strade dissestate finché non si raggiungono insenature, spiagge e punti di osservazione dove è possibile ammirare leoni marini, elefanti marini, foche, pinguini ma anche con un po’ di fortuna balene ed orche. Vi sono anche guanachi (cugini dei lama), nandù (piccoli struzzi), armadilli, mucche, e cavalli selvatici che si muovono liberi per gli immensi spazi e capita anche di trovarli in mezzo alla strada. E’ speciale vederli nel loro habitat naturale, liberi e spontanei. Non vi è contatto diretto con gli animali, ma la possibilità di ammirare le loro abitudini senza che siano in cattività è a mio avviso una cosa splendida. In questa riserva, come in tanti altri parchi sudamericani, sono bravi a sfruttare le proprie risorse senza esagerare ed intaccare la bellezza della flora e fauna locale.

Le nostre tappe all’interno della Penisola sono state Caleta Valdes dove vi è un immensa colonia di pinguini, Punta Delgada e Punta Norte. Gli spostamenti sono molto lenti, la tassa di ingresso è di circa 5 e a persona + 5 e per l’auto, ma ne vale la pena. Abbiamo anche dormito all’interno della nostra macchina a fianco di una spiaggia meravigliosa: Playa Pardelas. Luogo inimmaginabile e fantastico, che mi rimarrà per sempre nel cuore, come la serata trascorsa nella tenda di una famiglia di veterinari di Cordoba a bere Fernet-Cola (tipico drink argentino), Cerveza, raccontandoci differenze e somiglianze dei nostri paesi. L’incontro con questa famiglia ci ha arricchito di una conoscenza più profonda della storia e delle tradizioni argentine.

In questa regione, ed al di fuori della Penisola vi sono altri siti di grande interesse: Punta Tombo, altra colonia di pinguini e Gaiman, cittadina di origine gallese immersa nel verde e ricca di case da thè che risulta davvero particolare considerando l’ambiente patagonico dominato da bassi arbusti, sabbia ghiaiosa e perenne vento frontale. Ripartiamo da questa zona il 29 dicembre in Bus diretti verso la Terra del Fuoco.

 Pubblicato da il 07/03/2011 - 51.033 letture - ® Riproduzione vietata

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