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Islamabad, viaggio nella moderna capitale del Pakistan

Islamabad, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Islamabad dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

  • Pakistan National Monument,
Islamabad sorge su una pianura circondata da colline e abitata da migliaia di anni nella zona settentrionale del Pakistan; non lontano dalla capitale, ad appena 15 chilometri di distanza, sorge la “città gemella” di Rawalpindi, più piccola della prima, ma decisamente più animata.
Chi visita una delle due città generalmente approfitta della vicinanza per visitare anche l’altra, dove comunque troverà un’atmosfera nettamente diversa. Rawalpindi si è sviluppata nel XIX secolo, grazie alla sua posizione strategica sulla rotta della Grand Trunk Road; da piccolo villaggio quale era si trasformò rapidamente in un grosso centro commerciale. A metà dell’Ottocento però gli inglesi conquistarono la località, iniziando a costruire edifici e quartieri, di cui ancora oggi rimane un’impronta nell’architettura cittadina.

La nascita di Islamabad, invece, avvenne nel XX secolo, quando i britannici decisero di creare dal nulla una capitale precisa ed ordinata in una posizione comoda; è per questa ragione che la città si presenta come un perfetto reticolo di viali e parchi, con zone residenziali e servizi distribuiti in ogni quartiere. Come detto, mentre a Rawalpindi imperversano il traffico ed il caos tipici delle città commerciali, qui l’atmosfera è fin troppo tranquilla, e le sue funzioni principali sono quelle amministrative e politiche; è tuttavia prevedibile che in un futuro non troppo lontano le due località finiranno per fondersi in un’unica metropoli.

Pur non presentando numerosi punti d’interesse, Islamabad offre qualche scorcio interessante ai suoi visitatori; merita una passeggiata al proprio interno lo Shakarapian, un parco urbano a sud della capitale da cui si può godere di una bella vista panoramica sulla città. Su queste colline si trova lo spettacolare Pakistan National Monument, che celebra la storia della nazione pakistana, con un museo annesso dalla concezione moderna.

Anche il Museo Lok Virsa merita una visita: esso nasce come museo etnografico ed ospita diverse collezioni tra cui oggetti tradizionali, gioielli e sculture in legno e una fornita biblioteca. Chi desiderasse immergersi nella vita quotidiana pakistana, potrebbe recarsi alla domenica allo Juma Bazaar, un enorme mercato dell’artigianato dove sarà difficile trattenere la tentazione di fare acquisti di oggetti tradizionali, tappeti, gioielli e quant’altro.

Una delle maggiori attrazioni di Islamabad è la Moschea Shah Faisal, a ridosso delle Margalla Hills, in assoluto una delle più grandi dell’intera Asia. Terminata nel 1986, vanta 4 minareti alti 88 metri e una sala principale che può ospitare fino a 10.000 persone; la moschea è visitabile anche dai non fedeli (si consiglia discrezione, tuttavia) adeguandosi alle regole e alle norme di comportamento specifiche (ad esempio ricordando di lasciare le scarpe al banco prima di entrare).

Sempre in tema di luoghi di culto, ma spostandosi fuori città di alcuni chilometri, nel villaggio di Nurpur Shahan, si trova un santuario intitolato a Shah Abdul Latif Kazmi (conosciuto anche come Bari Imam), santo patrono di Islamabad. Particolarmente interessante è la serata del giovedì, quando giungono numerosi pellegrini che fanno festa ed intonano canti islamici. Nella zona delle Margalla Hills, Daman-e-Koh è un luogo particolarmente indicato per i picnic, da cui è possibile anche osservare il panorama sulla capitale e su tutta la zona circostante; non lontano si trova anche Saidpur, un villaggio molto rinomato per la produzione di ceramiche.

Le Margalla Hills fanno parte dell’omonimo Parco Nazionale, e sono attraversate da diversi sentieri percorribili a piedi; gli amanti del trekking possono organizzarsi in autonomia acquistando una guida cartacea disponibile in città e scegliendo un’escursione da compiere tra le varie proposte, tenendo presente che la durata delle diverse camminate può variare da poche ore a tre giorni.

Nella vicina Rawalpindi, invece, la principale attrazione è data dall’affollato Rajah Bazaar che si estende per la città partendo da Fowara Chowk; qui si può trovare ogni genere di merce, ed in ogni caso sarà un piacere perdersi al suo interno e lasciarsi trasportare dal flusso di gente e dai colori che lo caratterizzano.

Non lontano da Islamabad sorge anche uno dei siti archeologici più interessanti del paese (e forse dell’intera Asia); Taxila era un tempo un’importante città buddhista, nonché uno dei principali centri della regione del Gandhara. Nel VI secolo a.C. essa divenne la capitale di questa zona, ed ospitò anche, duecento anni più tardi, Alessandro Magno durante un suo viaggio verso l’India. Successivamente divenne sede di una grande università buddhista, prima di diventare anche capitale di un impero, fino a quando gli unni bianchi la distrussero nel V secolo d.C. I resti dell’antica città sono visitabili al pubblico, così come numerose altre rovine che sorgono nei suoi paraggi in un’area dall’estensione totale di oltre venticinque km quadrati. Molti reperti sono conservati all’interno del Taxila Museum, tra cui statue buddhiste, manufatti, monete e molti altri oggetti.
Per raggiungere Taxila vi sono varie opzioni:da Rawalpindi con un autobus o minibus in partenza da Haider Road o Railway Road in 40 minuti, oppure in treno con un comodo viaggio di 50 minuti. In alternativa, si può prendere anche un tonga o una Suzuki in servizio tra le due località. Una volta a Taxila, per spostarsi tra un sito e l’altro si possono utilizzare i taxi, i tonga, gli autobus o le Suzuki, ricordando tuttavia che tra alcuni siti possono bastare anche solo le proprie gambe.

Islamabad è collegata al resto del mondo grazie all’aeroporto internazionale; da qui partono voli sia per destinazioni nazionali che estere. Dall’Europa esistono collegamenti diretti da Parigi, Londra, Amsterdam, ma sono soprattutto le destinazioni asiatiche ad essere particolarmente servite dai voli in partenza da Islamabad: da Singapore a Dubai, da Bangkok al Kuwait, non mancano certamente le possibilità di spostarsi per il continente.
Per ciò che concerne gli spostamenti interni al Pakistan, non essendoci nella capitale una stazione degli autobus a lunga percorrenza, il modo migliore per muoversi è recarsi a Rawalpindi e scegliere uno dei numerosi autobus in partenza dalla stazione Pir Wadhai.
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