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Xining (Cina), viaggio nella capitale della provincia del Qinghai

Xining, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Xining dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

L’unica città di una certa importanza e di notevoli dimensioni del Qinghai è Xining, metropoli di oltre 800.000 abitanti situata a 2.275 metri di altitudine nella parte centro-orientale della provincia. Da lungo tempo avamposto dei cinesi han, Xining è stata sede di un presidio militare e fin dal XVI secolo una città commerciale. Abbarbicata ai margini dell’altopiano tibetano, questa località ha il grande pregio di essere più a misura d’uomo rispetto all’estesa Lanzhou, nel Gansu, sebbene sia anch’essa in via d’espansione.

La città, da qualche decina d’anni divenuta un moderno agglomerato urbano, gravita intorno al centro costituito dall’incrocio dal quale partono verso nord la Beidajie, verso sud la Nandajie, verso est la Dongguan Dajie e verso ovest la Xiguan Dajie. Su questo incrocio si ergono l’ufficio postale e i grandi magazzini, mentre proseguendo sulla Beidajie verso nord si incontrano sulla sinistra il negozio dell’arte e dell’artigianato e in fondo la Xining Guest Home. Sempre dall’incrocio principale, prendendo a est la Dongguan Dajie, si raggiungono gli uffici delle compagnie aeree e, a metà strada prima di arrivare al Xining Daxia Hotel, la Grande Moschea. All’angolo con quest’ultimo albergo c’è invece la Jiangguo Lu, che verso nord conduce alla stazione ferroviaria.

La storia di Xining affonda le proprie origini intorno al 100 a.C., anche se l’abitato cominciò a connotarsi di un ruolo piuttosto importante solo qualche secolo più tardi, quando divenne un rinomato centro commerciale del corridoio di Hexi sulla carovana verso il Tibet. Anticamente chiamata Huangzhongdi, la città prese il nome attuale nel 1104, quando l’antico splendore e la ricchezza data dai commerci stavano affievolendosi a discapito di condizioni di miseria che gravarono su tutta la provincia fino alla fine della Guerra civile. A partire dagli anni ’50 del Novecento, Xining si è affermata come centro industriale, facendo registrare un sensibile incremento demografico.

Oltre ad essere la base di partenza ideale per la visita di Taersi e del Lago Koko Nor, Xining offre qualche interessante spunto monumentale, un paio di musei e alcune testimonianze ben conservate del suo passato. L’edificio principale del centro è la Qingzhen Dasi, la Grande Moschea, che si trova sulla Dongguan Dajie, la via principale che dal centro porta verso est; la moschea, che è stata costruita verso la fine del XIV secolo, è una delle più grandi di tutta la Cina e ricorda poco l’architettura mediorientale dei luoghi di culto musulmano, mentre è più simile a quella degli edifici di Pechino. L’accesso alla sala principale non è consentito ai visitatori, che possono invece passeggiare nei giardini circostanti, ma il venerdì, durante le preghiere dell’ora di pranzo, la moschea trabocca di fedeli che si riversano nelle vie adiacenti. Da non perdere anche il Monastero Beishan, che si trova nella periferia nord-occidentale della metropoli e si erge in posizione elevata offrendo una bella veduta sul centro dalle terrazze ricavate a strapiombo sulla valle, ed il Jinta Si, un piccolo ma incantevole tempio in stile tibetano che prende il nome da un chorten (stupa tibetano) dorato andato distrutto molto tempo fa.

Per quanto riguarda gli allestimenti museali, il sito di maggiore interesse di Xining è il Museo Provinciale del Qinghai; dedicato principalmente alla cultura tibetana, il complesso custodisce un vero mandala di sabbia e magnifiche maschere utilizzate per le festività. La collezione comprende inoltre alcuni reperti provenienti dalla Via della Seta e utensili rituali di giada risalenti all’età della pietra. Risalendo per circa un quarto d’ora il brullo fianco del monte a nord-ovest della città si arriva al Beishan Si, il “Tempio del Monte Settentrionale”, dove è possibile compiere passeggiate rilassanti immersi nel verde e godere di splendidi scenari paesaggistici. A rendere ancor più affascinanti gli scorci della zona contribuiscono alcuni spettacolari templi ottenuti scavando nella parete rocciosa più di 1.700 anni fa e attualmente chiusi al pubblico.
Il mercato più grande e animato di Xining è il Shuijing Xiang Shangchang, che si estende su diverse strade a est della Xi Men, la “Porta Occidentale”. Immersi tra la folla incuriosita dalla vostra presenza, potrete dare uno sguardo alle variopinte bancarelle e acquistare o gustare sul posto qualche succulento spuntino.

Il clima è condizionato dall’elevata altitudine e presenta perciò inverni piuttosto rigidi e estati gradevoli, anche se caratterizzate da un notevole sbalzo termico tra le ore diurne e quelle notturne. In gennaio le temperature oscillano mediamente tra 1 e -13 gradi, ma almeno fino alla fine di marzo le minime si mantengono sotto lo zero; in luglio e agosto, invece, a fronte di massime miti, nell’ordine dei 23/24 gradi, si registrano minime piuttosto basse, di poco superiori ai 10 gradi. Ad accomunare tutte e quattro le stagioni è la scarsità di precipitazioni, che si intensificano leggermente solo tra giugno e agosto, quando cade quasi il 50% dei 400 mm di pioggia che generalmente bagnano la città ogni anno.

La città è servita da un piccolo aeroporto situato 27 chilometri a est del centro: lo Xining Caojiabu Airport, da cui ogni settimana partono voli diretti a Pechino, Chengdu, Shanghai e Xi’an. La stazione degli autobus a lunga percorrenza serve tutte le destinazioni ad eccezione del Ta er Sì, mentre dalla stazione ferroviaria partono ogni giorno due treni espresso per Lanzhou, oltre a numerosi altri convogli per destinazioni più lontane.
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